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Politica

Caos impianti a Trani: l'MCL chiede la verità su costi e sicurezza

Fari non collaudati, gradinate limitate e piscina assente: un'analisi critica della gestione pubblica che penalizza cittadini e società sportive.

Il circolo MCL di Trani, attraverso una nota ufficiale, formata dal prof. Giuseppe De Simone, indirizzata al Sindaco Amedeo Bottaro e all'Assessore allo Sport Paola Valente, denuncia con forza lo stato di criticità in cui versa l'impiantistica sportiva cittadina. Al centro dell'esposto vi è la gestione dello stadio "Nicola Lapi", definita emblema di un "fallimento annunciato" a causa di ritardi burocratici, lavori incompleti e carenze nella sicurezza che ne limitano la fruibilità. Con il documento, l'associazione non si limita a segnalare il degrado delle strutture — dall'assenza della piscina comunale alle problematiche dell'illuminazione — ma richiede formalmente all'Amministrazione comunale trasparenza sui costi sostenuti, sulle certificazioni mancanti e sulle procedure di affidamento, al fine di tutelare il diritto allo sport delle società locali e dei cittadini tranesi. Ecco il testo:

Al Sindaco Avv. Amedeo Bottaro
All'Assessore allo Sport Valente Paola del Comune di Trani


Gli iscritti e i simpatizzanti del circolo MCL, con sede in Trani in via De Robertis n. 74, rivolgono al Sindaco e all'Assessore allo Sport, Paola Valente, una formale richiesta di chiarimenti in merito alla presenza, alla gestione e allo stato degli impianti sportivi situati nel territorio comunale di Trani.

Trani e lo stadio che non c'è: cronaca di un fallimento annunciato
La vicenda dello stadio "Nicola Lapi" e degli impianti sportivi di Trani non è solo una storia di degrado o di polemiche politiche. È, prima di tutto, un esempio lampante di gestione pubblica inefficiente, in cui bandi, fondi comunali, progetti tecnici e responsabilità politiche si sono intrecciati senza mai produrre risultati concreti.
A quasi due anni dall'inizio della procedura di affidamento, lo stadio non è ancora pienamente agibile: parte degli impianti resta chiusa, la gradinata può ospitare solo 750 spettatori e le società sportive continuano a chiedere tempi certi per poter lavorare. Una situazione che, se osservata da vicino, mette in luce problemi procedurali, tecnici e contabili, che vanno ben oltre le dichiarazioni politiche o le polemiche da social.

I primi passi: il bando e le prime polemiche
A dicembre 2023 il Comune pubblica un bando per la gestione di quattro impianti sportivi, tra cui il "Nicola Lapi".
Fin dall'inizio, però, i cittadini sollevano dubbi sulla trasparenza della procedura. Già ad aprile 2024 viene chiesta la sospensione della gara in autotutela e l'intervento del segretario generale del Comune, per chiarire presunti conflitti di interesse e mancanza di chiarezza sui punteggi tecnici.

L'estate dei problemi: impianti inagibili
L'estate 2024 avrebbe dovuto segnare il rilancio degli impianti sportivi a Trani, ma ben presto è diventata il palcoscenico delle prime ammissioni di inefficienza. I sopralluoghi effettuati tra luglio e agosto mostrano uno scenario sorprendente: il campo da calcio del "Nicola Lapi" è in condizioni pessime, con il manto erboso danneggiato, pozze d'acqua stagnante e zone completamente bruciate dal sole.
Le torri faro, elemento cruciale per garantire allenamenti e partite serali, risultano installate ma non collaudate, e alcune non erano nemmeno collegate all'alimentazione elettrica.
In parallelo, la gradinata principale mostra segni di degrado, con seggiolini mancanti, corrimano instabili e scalinate che non rispettano le norme di sicurezza. Il timore è che l'impianto possa essere pericoloso per il pubblico, un dettaglio non trascurabile quando si parla di eventi sportivi con centinaia di spettatori.

Settembre – dicembre 2024: inaugurazioni simboliche e lavori incompleti
L'autunno 2024 vede una serie di inaugurazioni simboliche, ma la realtà dei lavori racconta tutt'altra storia. L'erba viene riseminata, ma resta un intervento tampone in attesa del sintetico programmato. Le torri faro vengono montate, ma senza collaudi né certificazioni, e quindi non operative.
Sono pubblicate fotografie e note critiche: alcune aree del campo risultano ancora impraticabili e l'assenza di un piano di controllo tecnico-amministrativo impedisce la piena fruibilità. La gradinata, seppur completata formalmente, non ha ancora ricevuto il certificato dei Vigili del Fuoco, elemento indispensabile per ospitare pubblico e garantire la sicurezza.
Le società sportive denunciano ritardi nell'avvio degli allenamenti, costrette a spostare attività in impianti limitrofi o temporanei, aumentando costi e disagi. Il Comune, pur comunicando un cronoprogramma, non fornisce date certe, alimentando frustrazione tra gli operatori locali e i cittadini che osservano con crescente preoccupazione l'uso dei fondi pubblici.
Anno 2025: tra ritardi e promesse mancate
Il 2025 segna il momento più critico della vicenda.

Gradinate e limiti di capienza
La gradinata principale è limitata forse a 750 posti per mancanza di collaudi e verifiche antincendio. L'assenza di documentazione tecnica completa impedisce qualsiasi evento sportivo di rilievo.

Torri faro
Secondo l'articolo più recente del Giornale di Trani, le torri faro, pur installate, sono state staccate dall'alimentazione elettrica e risultano inutilizzabili. L'impianto non può ospitare partite serali né allenamenti serali, nonostante i fondi investiti.

Criticità aggiuntive
  • Alcuni lavori interni al palazzetto sportivo sono completati solo parzialmente;
  • La pista di atletica esterna resta inagibile;
  • I tecnici denunciano la mancanza di supporto dall'amministrazione, con il rischio di perdere talenti sportivi locali.
Lavori interni incompleti: il palazzetto sportivo ha interventi ancora in corso. I tecnici della Società lamentano la mancanza di supporto concreto dall'amministrazione, sottolineando il rischio di perdere giovani talenti locali, che potrebbero rivolgersi ad altre città con strutture funzionanti.
1.Impianti sportivi carenti e manutenzione
Trani continua a essere carente di impianti sportivi essenziali: non dispone di una piscina comunale né di una pista di atletica leggera adeguata. Il Contratto di Quartiere II ha contemplato, tra i numerosi interventi programmati, anche la realizzazione di una piscina comunale. Alla luce di ciò, si rinnova una domanda che molti cittadini continuano a porsi: per quale motivo il Sindaco non ha ancora fornito riscontro alle legittime richieste della comunità?
2. Problemi di sicurezza e certificazioni
Secondo gli articoli del 13/11/2025 su TraniLive, la riduzione dei posti nella gradinata dello stadio Lapi non è una scelta politica, ma una limitazione imposta dalle autorità per la sicurezza pubblica. L'amministrazione ha ottenuto il certificato di prevenzione incendi per la tribuna, ma per la gradinata il certificato è ancora in corso di ottenimento, e gli uffici comunali hanno già presentato il progetto ai Vigili del Fuoco. Eppure lo stadio ha ospitato la serie B che richiedeva requisiti che allora erano in possesso. Ed oggi? Solo domenica 23 novembre sono stati accesi i fari, per eventuale collaudo.
3.Gestione e concessioni degli impianti
Per la prima volta nella storia di Trani, lo stadio Lapi è stato affidato in concessione decennale a una società sportiva, con l'obiettivo dichiarato di riqualificare completamente l'impianto. La speranza dell'amministrazione è che la società concessionaria lavori in sinergia con il Comune per rendere lo stadio pienamente operativo, ma vi sono rischi legati alle risorse economiche e alla capacità della società di portare avanti un progetto complesso. La gestione degli impianti, inclusa la manutenzione ordinaria e straordinaria, comporta infatti un impegno economico significativo e richiede trasparenza e controllo costante. Si profila il rischio che soggetti esterni possano arrivare a gestire le strutture comunali in assenza dei necessari presupposti di legge, con potenziali ricadute sul corretto utilizzo e sulla tutela del patrimonio pubblico.
5. Tempistiche e aspettative
I lavori di ammodernamento del palazzetto Assi e le procedure per certificare la gradinata dello stadio richiederanno tempi lunghi. L'assessore Paola Valente ha invitato tifosi e cittadini alla pazienza e comprensione. Le associazioni temono che le limitazioni temporanee possano compromettere le attività sportive e il diritto allo sport per tutti.
6. Critica politica e trasparenza
Il dibattito pubblico e le note ufficiali pubblicate su TraniViva evidenziano la pressione politica sull'assessore Paola Valente: non si tratta solo di risolvere problemi tecnici, ma anche di comunicare in modo trasparente l'avanzamento dei lavori e delle concessioni. La gestione delle criticità ereditate dalla vecchia amministrazione sarà un banco di prova importante per la credibilità dell'assessorato.

Conclusioni
Il Comune ha mostrato una gestione disorganizzata e priva di coordinamento tra gare, lavori e controlli tecnici. L'urgenza con cui sono stati banditi e assegnati i contratti non è mai stata accompagnata da verifiche preventive sullo stato reale degli impianti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: gradinata limitata a 750 posti, pista di atletica esterna chiusa, lavori interni al palazzetto incompleti, manto erboso danneggiato. In pratica, la città dispone di strutture che esistono solo sulla carta e che non sono fruibili né sicure. Per quali motivi Tranesi non possono usufruire di una piscina comunale?
Le società sportive, spesso lasciate senza supporto, subiscono ritardi e danni concreti, mentre i cittadini pagano con le tasse un servizio incompleto
Non si tratta di polemiche sterili o di accuse infondate: i fatti documentati indicano chiaramente una gestione miope e inefficace, in cui le scelte politiche e amministrative hanno avuto la priorità sulle esigenze tecniche e sulla sicurezza degli impianti. La lentezza dei lavori, l'assenza di collaudi e la comunicazione frammentaria creano un danno sia materiale sia di credibilità per il Comune.
Questa vicenda dimostra la necessità urgente di trasparenza totale, rendicontazione pubblica e controlli rigorosi. Ogni euro speso dai cittadini deve essere tracciabile e giustificato da risultati concreti. Non basta bandire gare o inaugurare simbolicamente strutture: la politica e la burocrazia devono garantire che ciò che viene promesso diventi reale, e che le responsabilità siano chiaramente attribuite in caso di inefficienze.
Restano inoltre da chiarire le eventuali responsabilità da attribuire in caso di inefficienze nella gestione degli impianti.
Il Sindaco e l'Assessore allo Sport, Paola Valente, sono pertanto chiamati a garantire alle società sportive locali condizioni di utilizzo delle strutture comunali improntate a criteri di imparzialità, trasparenza e assenza di influenze esterne. È fondamentale evitare situazioni che possano generare conflitti tra le diverse realtà sportive del territorio: ogni attività deve essere programmata e svolta in modo coordinato e concordato, nel rispetto dei principi di parità di trattamento e buon andamento della pubblica amministrazione.
Domenica 23 novembre 2025, in occasione della partita tra Soccer Trani e San Severo — valida per la dodicesima giornata del campionato di Promozione —, per la prima volta dopo un lungo periodo di difficoltà sono stati accesi i fari dello stadio. Su questo punto, sarebbe utile conoscere con precisione l'iter amministrativo seguito e, soprattutto, i costi effettivamente sostenuti per giungere a tale risultato.
È altrettanto legittimo chiedersi quale sarà il futuro dell'impianto: i nuovi fari potranno continuare a svolgere regolarmente la funzione per cui sono stati installati?
Appare inoltre singolare che l'intera procedura relativa all'affidamento dei lavori, alla realizzazione e al collaudo dell'impianto di illuminazione sia stata conferita a professionisti esterni, nonostante il Comune disponga di un organico che comprende numerosi ingegneri qualificati. Alla luce di tali circostanze, sarebbe doveroso — per rispetto della città e dei principi di trasparenza amministrativa — fare piena luce su ogni passaggio della vicenda.
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