
Cronaca
Carcere femminile, serve un servizio medico continuativo
Lettera di Mastrulli in Regione ed al Ministero della salute. «A Trani è stata soppressa la figura della guardia medica h24»
Trani - giovedì 21 luglio 2011
Il problema della precarietà della sanità penitenziaria pugliese e la situazione critica in cui versa il carcere femminile di Trani sono finiti di nuovo sotto la lente d'ingrandimento dopo la morte in cella di una reclusa di 32 anni, deceduta per cause naturali. L'Osapp, sindacato guidato da Domenico Mastrulli, ha sottolineato la mancanza di un adeguato e continuativo servizio infermieristico e medico all'interno della struttura che ospita circa 42 recluse. Con una lettera (l'ennesima) Mastrulli ha sollecitato il dipartimento e le autorità sanitarie regionali e nazionali ad istituire un tavolo di concertazione con le parti sociali.
Nel caso specifico di Trani, Mastrulli ha evidenziato il problema sanitario: «Su disposizione della Asl e della Regione – scrive Mastrulli – a Trani è stata soppressa la figura della guardia medica h24. Il servizio, prima funzionante, è stato trasferito nella casa circondariale maschile. L'amministrazione penitenziaria del carcere femminile è costretta a rivolgersi al 118 ed alla guardia medica dell'ospedale cittadino in casi anche di piccola somministrazione di terapia, tra cui quella della tossicodipendenza e delle medicine riguardanti la sfera psicomentale». Mastrulli ha dunque chiesto «l'immediato riassetto medico sanitario e paramedico infermieristico in tutte le carceri della Puglia senza alcuna interruzione del servizio, al fine di evitare ulteriori tragedie umane».
Nel caso specifico di Trani, Mastrulli ha evidenziato il problema sanitario: «Su disposizione della Asl e della Regione – scrive Mastrulli – a Trani è stata soppressa la figura della guardia medica h24. Il servizio, prima funzionante, è stato trasferito nella casa circondariale maschile. L'amministrazione penitenziaria del carcere femminile è costretta a rivolgersi al 118 ed alla guardia medica dell'ospedale cittadino in casi anche di piccola somministrazione di terapia, tra cui quella della tossicodipendenza e delle medicine riguardanti la sfera psicomentale». Mastrulli ha dunque chiesto «l'immediato riassetto medico sanitario e paramedico infermieristico in tutte le carceri della Puglia senza alcuna interruzione del servizio, al fine di evitare ulteriori tragedie umane».
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