Ferrante, Cinquepalmi
Ferrante, Cinquepalmi
Politica

Caso Ferrante-Cinquepalmi: le decisioni del giudice

Archiviazione parziale con formulazione imputazione ai danni di Nacci

Tutto cominciò il 4 agosto 2020: durante la seduta del Consiglio comunale da remoto, causa restrizioni da covid, l'oramai ex consigliera Mariagrazia Cinquepalmi, durante una discussione con l'allora presidente consiliare Fabrizio Ferrante, disse: "...e lei ci ammorba con le fotografie con cui strumentalizza le persone disabili". All'indomani di quel Consiglio arrivò la replica di Ferrante su Facebook (qui per rileggerla), risposta non piaciuta alla diretta interessata che denunciò per diffamazione il suo avversario politico.

Ora, a distanza, di circa due anni da quell'avvenimento sono i diretti interessati a ritornare sull'argomento annunciando cha il caso finito sui banchi del Tribunale di Trani è stato archiviato, per la seconda volta, dal Gip. Rinvio a giudizio invece per Gaetano Nacci, al tempo Amministratore Unico di Amiu, che commentò sotto quello stesso post e fu anche lui denunciato dalla consigliera.

«La mia condotta è stata corretta - scrive oggi il vicesindaco Fabrizio Ferrante sulla sua pagina Facebook. Nelle motivazioni del Gip c/o Tribunale di Trani si legge..."non è ravvisabile la lesione dell'onore e della dignità….nella frase "ci ha ammorbato" e ancora "…la quale, a sua volta, ha ironizzato aspramente su un aspetto della vita pubblica del Ferrante fortemente legato a quella privata, vivendo lo stesso la disabilità negli affetti familiari". Ma andiamo con ordine. La scorsa consigliatura si è chiusa con un duro scontro verbale tra me ed una ex consigliera di opposizione che, tra le altre cose, mi attaccava dicendo che strumentalizzavo la disabilità….per risposta scrissi un post su Facebook. Pensavo fosse finita lì e, ai tanti che mi incoraggiavano a sporgere querela, rispondevo che preferivo non venisse strumentalizzata la disabilità per una questione politica. E invece mi sbagliavo perché l'ex consigliera proponeva lei denuncia/querela nei miei confronti in quanto riteneva il mio post diffamatorio…ovviamente il Pubblico Ministero ha chiesto l'archiviazione, ma l'ex consigliera evidentemente non soddisfatta formulava opposizione su cui oggi il GIP ha deciso ancora per l'archiviazione ritenendo la mia condotta non integrante nessun reato (diffamazione). Avrei dovuto io, come mi dicevano tutti, proporre querela per le frasi a me indirizzate ovvero:"…. E Lei ci ammorba con le foto dei disabili". Ma siccome ritengo la disabilità una cosa seria che non va tirata per la giacca non l'ho fatto...

Mi fa pensare quando non si comprenda che su certi temi sia meglio lasciar stare perché magari l'interlocutore passa tutti i giorni ad affrontare l'ignoranza dei più sulla disabilità, la vive quotidianamente, la guarda in faccia sperando che anche gli altri lo facciano.

A consuntivo di questa vicenda: mi hanno offeso, mi hanno denunciato, hanno chiesto l'archiviazione, hanno fatto opposizione e hanno ri-archiviato la mia posizione ingolfando l'attività della magistratura per queste ripicche personali.

Ci sono persone aduse a presentare sistematicamente denunce pensando che la politica si faccia così: se non si riesce a sostenere posizioni con le idee, si cerca di farlo per altre vie. Il tempo che non ho dedicato a fare la mia sacrosanta querela mi piace pensare che io possa averlo utilizzato proprio per fare qualche cosa in più sulla disabilità…mi piace pensarlo, ma forse l'ho fatto davvero e ,se così è stato, allora sono soddisfatto molto più che se l'avessi presentata».

Questo invece il commento di Mariagrazia Cinquepalmi: «L'imputazione coatta dell'amministratore unico di Amiu Gaetano Nacci è la dimostrazione che le offese personali che mi sono state rivolte travalicavano la dialettica politica. Durante un consiglio comunale ci fu uno scambio di battute infelici tra me e Ferrante.

Quest'ultimo postò commenti su Facebook sull'accaduto suscitando la reazione di alcuni commentatori. La posizione di Ferrante è stata archiviata mentre cosi non è per un commentatore, amico del primo. Può anche darsi che dal Ferrante non siano stati commessi reati ma resta il fatto che una censura sulla sua cattiva educazione istituzionale rimane ferma. Ricordo che egli, in qualità di presidente del consiglio, si rivolse nei miei confronti in modo irrispettoso ed offensivo, con l'unico intento di porre fine ad un mio intervento ritenuto dallo stesso particolarmente "irritante".

L'affermazione non sarà stata ritenuta diffamatoria, ma certamente non è stata elegante. E, a quanto pare, il Ferrante se ne vanta pure. Il rinvio a giudizio per il suo amico (amministratore Unico di Amiu, Gaetano Nacci), invece, è un dato di fatto».
  • Fabrizio Ferrante
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