Politica
«Città allagata: amministrazione colpevole, altro che scuse»
Nota di Nenna (PdCI). Pronto soccorso invaso da contusi
Trani - martedì 2 novembre 2010
«Come al solito, basta un temporale per evidenziare i mali di una città che sprofonda ogni giorno di più e non solo per la cattiva gestione amministrativa. Il Comune si mette il cuore in pace e rassicura i cittadini con l'ennesimo comunicato stampa. Questa mattina al pronto soccorso di Trani si è presentata un moltitudine di persone, in particolare anziani, per farsi medicare contusioni e abrasioni varie dovute a cadute, molte delle quali verificatesi all'interno del cimitero di Trani, ed anche scivolando sui marciapiedi e strade allagate.
Le colpe evidenti dell'amministrazione comunale non sono poche: si pensa solo a rifare le piazze, a mettere il belletto alla città, trascurando di intervenire sui problemi reali che mettono in evidenza carenze strutturali obsolete o totalmente inesistenti. E' il caso di quanto accade puntualmente al cimitero di Trani non appena cadono poche gocce. Non è da oggi che la chiesa del cimitero si allaga, che le cappelle private diventano rischiose per la pubblica incolumità e che i viali siano autentiche trappole per chi li percorre. Ma non è solo il cimitero a fare acqua. Nel giro di pochi giorni si è rischiata la tragedia nei due sottopassi che puntualmente si allagano intrappolando le auto. Qualche giorno fa il solerte assessore Di Savino (si è preso la croce di minimizzare buche e allagamenti vari) dette la colpa alle caditoie otturate. Scattarono immediatamente i lavori di ripristino con grande enfasi sulla stampa. Sfortuna ha voluto che Giove Pluvio abbia fatto piovere di nuovo ed ecco che un'auto e addirittura un camion sono rimasti impantanati nel sottovia. E allora c'è da chiedersi: a cosa sono serviti i tanto decantati interventi di riparazione?
Oltre ai famigerati sottovia, non dimentichiamoci di evidenziare problemi simili anche per la biblioteca. Ancora una volta i lettori sono stati costretti ad allontanarsi in gran dretta dalle sale della Bovio per l'acqua entrata dalla porta principale. Era già accaduto ma i lavori per aumentare le caditoie vista la pendenza che insiste tra piazza della Libertà e l'ingresso della biblioteca, pare non siano stati mai eseguiti, o eseguiti all'acqua di rose, come si dice a Trani, per non usare una terminologia scurrile che non fa parte del nostro background.
In compenso però il sindaco si è fregiato di inaugurare con grande spolvero i due posacenere donati dalla benemerita associazione Fareverde, dimenticando, forse, che la legge contro il fumo, di recente emanazione, prevede il divieto anche all'aperto sopratutto nei luoghi adiacenti frequentati da persone e bambini. E nella piazzetta San Francesco, oltre alla biblioteca, c'è anche una chiesa.
Rifare Piazza Quercia e Piazza Longobardi, però, è cosa più importante di tutto. Senza nulla togliere alla bravura dei tecnici comunali, non sarebbe stato più opportuno indire un concorso di idee tra architetti a livello nazionale per abbellire due autentici gioielli quali appunto sono le due piazze Quercia e Longobardi, senza dimenticarci di quella denominata Sacra Regia Udienza, per lasciare una rilevante impronta del proprio operato? I nostri amministratori forse non sanno che Trani è stata presa ad esempio dagli urbanisti nazionali ed internazionali. Se solo avessero approfondito un pò il tema dell'urbanistica cittadina, senza sprecare risorse a fantomatici piani urbani del traffico, commissionati a gente che nemmeno conosce la città, forse le loro decisioni sarebbero state più illuminate».
Cosimo Nenna
Segretario Comunisti Italiani Trani
Le colpe evidenti dell'amministrazione comunale non sono poche: si pensa solo a rifare le piazze, a mettere il belletto alla città, trascurando di intervenire sui problemi reali che mettono in evidenza carenze strutturali obsolete o totalmente inesistenti. E' il caso di quanto accade puntualmente al cimitero di Trani non appena cadono poche gocce. Non è da oggi che la chiesa del cimitero si allaga, che le cappelle private diventano rischiose per la pubblica incolumità e che i viali siano autentiche trappole per chi li percorre. Ma non è solo il cimitero a fare acqua. Nel giro di pochi giorni si è rischiata la tragedia nei due sottopassi che puntualmente si allagano intrappolando le auto. Qualche giorno fa il solerte assessore Di Savino (si è preso la croce di minimizzare buche e allagamenti vari) dette la colpa alle caditoie otturate. Scattarono immediatamente i lavori di ripristino con grande enfasi sulla stampa. Sfortuna ha voluto che Giove Pluvio abbia fatto piovere di nuovo ed ecco che un'auto e addirittura un camion sono rimasti impantanati nel sottovia. E allora c'è da chiedersi: a cosa sono serviti i tanto decantati interventi di riparazione?
Oltre ai famigerati sottovia, non dimentichiamoci di evidenziare problemi simili anche per la biblioteca. Ancora una volta i lettori sono stati costretti ad allontanarsi in gran dretta dalle sale della Bovio per l'acqua entrata dalla porta principale. Era già accaduto ma i lavori per aumentare le caditoie vista la pendenza che insiste tra piazza della Libertà e l'ingresso della biblioteca, pare non siano stati mai eseguiti, o eseguiti all'acqua di rose, come si dice a Trani, per non usare una terminologia scurrile che non fa parte del nostro background.
In compenso però il sindaco si è fregiato di inaugurare con grande spolvero i due posacenere donati dalla benemerita associazione Fareverde, dimenticando, forse, che la legge contro il fumo, di recente emanazione, prevede il divieto anche all'aperto sopratutto nei luoghi adiacenti frequentati da persone e bambini. E nella piazzetta San Francesco, oltre alla biblioteca, c'è anche una chiesa.
Rifare Piazza Quercia e Piazza Longobardi, però, è cosa più importante di tutto. Senza nulla togliere alla bravura dei tecnici comunali, non sarebbe stato più opportuno indire un concorso di idee tra architetti a livello nazionale per abbellire due autentici gioielli quali appunto sono le due piazze Quercia e Longobardi, senza dimenticarci di quella denominata Sacra Regia Udienza, per lasciare una rilevante impronta del proprio operato? I nostri amministratori forse non sanno che Trani è stata presa ad esempio dagli urbanisti nazionali ed internazionali. Se solo avessero approfondito un pò il tema dell'urbanistica cittadina, senza sprecare risorse a fantomatici piani urbani del traffico, commissionati a gente che nemmeno conosce la città, forse le loro decisioni sarebbero state più illuminate».
Cosimo Nenna
Segretario Comunisti Italiani Trani
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