Politica
«Condoni edilizi, somme mai incassate e forse perse»
I Verdi denunciano i ritardi del Comune
Trani - venerdì 13 agosto 2010
«Con la delibera 163 del 29 ottobre 2009 la giunta comunale ha deliberato di approvare un progetto obiettivo per la istruttoria delle istanze di condono edilizio, stanziando a tal fine la somma di 190.805 euro. La somma sarà accantonata utilizzando le entrate che i richiedenti verseranno, a titolo di oneri di urbanizzazione e di oneri aggiuntivi, al Comune, per un totale di 381.611 euro. In sostanza, il provvedimento mira ad incentivare il personale comunale che dovrà operare al di fuori dell'orario di lavoro per la durata di 12 mesi.
Tuttavia non volendo entrare nel merito del provvedimento e sull'opportunità dello stesso, ci piace fare due osservazioni che sottoponiamo all'attenzione dell'amministrazione comunale. La prima riguarda il rilevante numero di pratiche di condono che, secondo la relazione allegata alla delibera, alla data del 10 dicembre 2004 ammontano a ben 1.117. La domanda sorge spontanea: com'è stato possibile accumulare un così rilevante numero di istanze?
La seconda: in considerazione del tempo trascorso è possibile che gran parte delle somme dovute (oneri di urbanizzazione, somme per oblazione e incrementi vari) dai richiedenti il condono, siano in realtà irrecuperabili per via del decorso del termine di prescrizione? E, in tale secondo caso, la somma prevista per il pagamento del lavoro dei dipendenti comunali rimarrà invariata? E il Comune incasserà qualcosa da tale attività?
E, infine, la domanda più importante: se così fosse, di chi sarà la responsabilità del mancato incasso di somme rilevanti per le casse comunali? Forse degli amministratori che in questi anni hanno scelto - non si comprende per quale oscuro motivo - di non potenziare il personale e gli strumenti dell'Ufficio tecnico? Senza tema di smentita: l'ennesima dimostrazione della superficialità, a spese dei cittadini, con la quale la città è stata "amministrata" in questi ultimi sette anni».
Verdi Trani
Tuttavia non volendo entrare nel merito del provvedimento e sull'opportunità dello stesso, ci piace fare due osservazioni che sottoponiamo all'attenzione dell'amministrazione comunale. La prima riguarda il rilevante numero di pratiche di condono che, secondo la relazione allegata alla delibera, alla data del 10 dicembre 2004 ammontano a ben 1.117. La domanda sorge spontanea: com'è stato possibile accumulare un così rilevante numero di istanze?
La seconda: in considerazione del tempo trascorso è possibile che gran parte delle somme dovute (oneri di urbanizzazione, somme per oblazione e incrementi vari) dai richiedenti il condono, siano in realtà irrecuperabili per via del decorso del termine di prescrizione? E, in tale secondo caso, la somma prevista per il pagamento del lavoro dei dipendenti comunali rimarrà invariata? E il Comune incasserà qualcosa da tale attività?
E, infine, la domanda più importante: se così fosse, di chi sarà la responsabilità del mancato incasso di somme rilevanti per le casse comunali? Forse degli amministratori che in questi anni hanno scelto - non si comprende per quale oscuro motivo - di non potenziare il personale e gli strumenti dell'Ufficio tecnico? Senza tema di smentita: l'ennesima dimostrazione della superficialità, a spese dei cittadini, con la quale la città è stata "amministrata" in questi ultimi sette anni».
Verdi Trani