
Politica
Costa in degrado, colpa dell'amministrazione o dei tranesi?
La denuncia di Trani#aCapo: «Che fine ha fatto il Piano delle coste?»
Trani - mercoledì 1 marzo 2017
11.21
«La costa tranese è o dovrebbe essere una delle migliori risorse anche economiche per la nostra città. Di fatto manca una politica finalizzata al turismo cosicchè Trani si professa città turistica senza avere strutture e stabilimenti balneari adeguati». Ad intervenire sull'argomento è il movimento Trani#aCapo. «La responsabilità - scrive la consigliera Maria Grazia Cinquepalmi - è solo ed esclusivamente politica e non certamente dei tranesi come sembra affermare il Sindaco. Manca, infatti, una qualsiasi programmazione da parte dell'Amministrazione comunale benchè in campagna elettorale il piano delle coste sia stato il cavallo di battaglia dell'attuale Sindaco. Che fine ha fatto questo piano delle coste?».
«E' sotto gli occhi di tutti - prosegue così la denuncia del movimento - che vi sono lidi in situazioni pericolose e fatiscenti come l'ex Vela o tratti di costa occupati da sciale in alcuni casi dismesse. Vi sono lavori iniziati e mai finiti con la conseguenza che l'inerzia e l'incuria hanno determinato danni facendo lievitare i costi degli interventi necessari ad ultimare i lavori. Fin qui il discorso è di aperta critica alla disattenzione dell'Amministrazione comunale rispetto alle reali esigenze, anche economiche, della nostra città che è ferma e improduttiva ormai da troppo tempo. Ma ciò che è veramente inaccettabile e che sono disponibili da tempo circa 2 milioni di euro da utilizzarsi per i lavori ad eseguirsi sul tratto costiero ma tali lavori non vengono eseguiti. La macchina comunale non si attiva per l'adeguamento dei progetti e così passano i mesi senza che nulla sia fatto».
«Spiace constatare- prosegue Cinquepalmi - che l'Assessore Bologna sia partita con le migliori intenzioni che poi, di fatto, non hanno prodotto alcun utile o concreto risultato. Anzi, l'inerzia rischia di produrre solo danni come potrebbe avvenire se si perdesse il finanziamento di 1.530mila euro che sommati ai 2 milioni di euro circa, già disponibili, costituirebbe un'utile provvista per molti lavori. Inutile a questo punto parlare degli accessi al mare preclusi di cui più di un assessore comunale tanto parlava quando Assessore non era. Per il porto di Trani ci sarebbe poi da dire molto ma sull'argomento ritorneremo. Per ora - conclude - diciamo solo a questa Amministrazione di impegnarsi tempestivamente affinchè questa prossima stagione estiva non trascorra come tutte le precedenti e ci si ritrovi a parlare a luglio o ad agosto dei problemi che andavano risolti con mesi di anticipo».
«E' sotto gli occhi di tutti - prosegue così la denuncia del movimento - che vi sono lidi in situazioni pericolose e fatiscenti come l'ex Vela o tratti di costa occupati da sciale in alcuni casi dismesse. Vi sono lavori iniziati e mai finiti con la conseguenza che l'inerzia e l'incuria hanno determinato danni facendo lievitare i costi degli interventi necessari ad ultimare i lavori. Fin qui il discorso è di aperta critica alla disattenzione dell'Amministrazione comunale rispetto alle reali esigenze, anche economiche, della nostra città che è ferma e improduttiva ormai da troppo tempo. Ma ciò che è veramente inaccettabile e che sono disponibili da tempo circa 2 milioni di euro da utilizzarsi per i lavori ad eseguirsi sul tratto costiero ma tali lavori non vengono eseguiti. La macchina comunale non si attiva per l'adeguamento dei progetti e così passano i mesi senza che nulla sia fatto».
«Spiace constatare- prosegue Cinquepalmi - che l'Assessore Bologna sia partita con le migliori intenzioni che poi, di fatto, non hanno prodotto alcun utile o concreto risultato. Anzi, l'inerzia rischia di produrre solo danni come potrebbe avvenire se si perdesse il finanziamento di 1.530mila euro che sommati ai 2 milioni di euro circa, già disponibili, costituirebbe un'utile provvista per molti lavori. Inutile a questo punto parlare degli accessi al mare preclusi di cui più di un assessore comunale tanto parlava quando Assessore non era. Per il porto di Trani ci sarebbe poi da dire molto ma sull'argomento ritorneremo. Per ora - conclude - diciamo solo a questa Amministrazione di impegnarsi tempestivamente affinchè questa prossima stagione estiva non trascorra come tutte le precedenti e ci si ritrovi a parlare a luglio o ad agosto dei problemi che andavano risolti con mesi di anticipo».
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