
Cronaca
De Toma medita di querelare Marinaro e Troysi
«Non sono procuratore né titolare di firma di alcuna società». La reazione del presidente di Amet dopo gli interventi in Consiglio
Trani - venerdì 1 luglio 2011
10.10
«Non parlo di quello che ha detto Marinaro su di me in Consiglio». Ieri mattina, ad inizio conferenza stampa, Ninni De Toma aveva stoppato così, sul nascere, le domande del cronista. A distanza di qualche ora, il presidente ed amministratore delegato dell'azienda rende noto «di aver dato mandato ai legali di fare formale richiesta di accesso agli atti dell'ultima seduta di Consiglio comunale per esaminare, attraverso la lettura del verbale, le dichiarazioni rese dai consiglieri Dino Marinaro e Mario Troysi così da valutare se sussistono o meno i presupposti per sporgere una denuncia querela».
Sull'argomento Ghibli, De Toma ribadisce «di non essere in alcun modo procuratore né titolare di firma per conto della società». «Un mese fa ho presentato un atto al segretario comunale per dimostrare la mia estraneità alla vicenda. Continuo a ricevere gli stessi attacchi. Non sono al centro di alcun caso di incompatibilità. Ora basta. L'altra volta decidemmo di soprassedere su quanto accaduto in Consiglio ad ottobre del 2010, stavolta no».
Sull'argomento Ghibli, De Toma ribadisce «di non essere in alcun modo procuratore né titolare di firma per conto della società». «Un mese fa ho presentato un atto al segretario comunale per dimostrare la mia estraneità alla vicenda. Continuo a ricevere gli stessi attacchi. Non sono al centro di alcun caso di incompatibilità. Ora basta. L'altra volta decidemmo di soprassedere su quanto accaduto in Consiglio ad ottobre del 2010, stavolta no».
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