Politica
«Franzoni, non si può accusare il Comune di scarso impegno»
Chiarello contro la Mastromauro: «L'interrogazione è del 2008. E poi che ha fatto?»
Trani - martedì 9 novembre 2010
Sul caso Franzoni e sullo scambio di vedute tra l'onorevole del Pd, Margherita Mastromauro, e l'assessore comunale, Pina Chiarello, registriamo un secondo intervento dell'assessore tranese:
«Mi scuso ancora di approfittare della tolleranza dei media, e mi rammarica dover rispondere alla amica On.le Mastromauro sulla questione Franzoni filati. Bene: la richiamata interrogazione parlamentare dell'onorevole (e di altri egregi parlamentari del suo partito) risale all'anno 2008. Certamente non era possibile chiedere alla pregiata onorevole di intervenire sin dal 2005 (non era ancora deputato), quando la vicenda ha avuto avvio, e da quando il Comune di Trani, unitamente ai sindacati ed alla Regione Puglia, si è seduto al tavolo delle contrattazioni.
Non ignora l'onorevole che alla crisi aziendale (vera o falsa che fosse, a noi premevano le sorti dei lavoratori), la Franzoni aveva paventato la trasformazione della azienda in parco commerciale con comprensibili effetti sull'assetto territoriale locale. Il progetto industriale presentato dalla Franzoni Filati fu ritenuto inadeguato da una compagine sindacale (e probabilmente aveva ragione, non ne conosco nel dettaglio i termini) e dunque le trattative ebbero un ulteriore rallentamento. Non ignora l'onorevole che ben poco può il Comune di Trani, giacchè la questione delicatissima poteva e può trovare soluzione soltanto con la disponibilità soprattutto della azienda e poi anche degli autorevoli interventi ministeriali e regionali.
Gentile onorevole, non consento né a lei né a nessuno dunque di esprimere giudizio di scarso impegno del Comune di Trani, nelle amministrazioni che si sono succedute (fossero esse di destra e di sinistra), giacchè il Comune non ha mai disertato incontri seguendo per anni da vicino la questione. Non spetta all'Ente comunale la manifestazione di piazza. Scusi tanto se non abbiamo la formula risolutiva del problema ed invero non ne abbiamo i mezzi che sono e restano nelle mani della Regione Puglia, del Governo ma soprattutto della Franzoni Filati.
Non è nostro costume parteggiare per esclusive ragioni di appartenenza di partito. Ho già detto che la fame non conosce colore politico ed anzi, come ben vede, abbiamo condiviso e apprezzato la proposta del presidente della Regione Piuglia fatta pervenire all'ultimo tavolo tenutosi a Roma. Sa, dalla sua unica interrogazione sono trascorsi ben due anni di riunioni e tribolazioni, con i sindacati in prima linea a battersi con i denti e con il cuore, con le istituzioni locale e regionale presenti ed al loro fianco, in un confronto che aveva come interlocutore non il Governo ma la Franzoni Filati. Lei, dopo la sua unica interrogazione parlamentare datata 2008, dov'era?».
Pina Chiarello
Assessore Comunale
«Mi scuso ancora di approfittare della tolleranza dei media, e mi rammarica dover rispondere alla amica On.le Mastromauro sulla questione Franzoni filati. Bene: la richiamata interrogazione parlamentare dell'onorevole (e di altri egregi parlamentari del suo partito) risale all'anno 2008. Certamente non era possibile chiedere alla pregiata onorevole di intervenire sin dal 2005 (non era ancora deputato), quando la vicenda ha avuto avvio, e da quando il Comune di Trani, unitamente ai sindacati ed alla Regione Puglia, si è seduto al tavolo delle contrattazioni.
Non ignora l'onorevole che alla crisi aziendale (vera o falsa che fosse, a noi premevano le sorti dei lavoratori), la Franzoni aveva paventato la trasformazione della azienda in parco commerciale con comprensibili effetti sull'assetto territoriale locale. Il progetto industriale presentato dalla Franzoni Filati fu ritenuto inadeguato da una compagine sindacale (e probabilmente aveva ragione, non ne conosco nel dettaglio i termini) e dunque le trattative ebbero un ulteriore rallentamento. Non ignora l'onorevole che ben poco può il Comune di Trani, giacchè la questione delicatissima poteva e può trovare soluzione soltanto con la disponibilità soprattutto della azienda e poi anche degli autorevoli interventi ministeriali e regionali.
Gentile onorevole, non consento né a lei né a nessuno dunque di esprimere giudizio di scarso impegno del Comune di Trani, nelle amministrazioni che si sono succedute (fossero esse di destra e di sinistra), giacchè il Comune non ha mai disertato incontri seguendo per anni da vicino la questione. Non spetta all'Ente comunale la manifestazione di piazza. Scusi tanto se non abbiamo la formula risolutiva del problema ed invero non ne abbiamo i mezzi che sono e restano nelle mani della Regione Puglia, del Governo ma soprattutto della Franzoni Filati.
Non è nostro costume parteggiare per esclusive ragioni di appartenenza di partito. Ho già detto che la fame non conosce colore politico ed anzi, come ben vede, abbiamo condiviso e apprezzato la proposta del presidente della Regione Piuglia fatta pervenire all'ultimo tavolo tenutosi a Roma. Sa, dalla sua unica interrogazione sono trascorsi ben due anni di riunioni e tribolazioni, con i sindacati in prima linea a battersi con i denti e con il cuore, con le istituzioni locale e regionale presenti ed al loro fianco, in un confronto che aveva come interlocutore non il Governo ma la Franzoni Filati. Lei, dopo la sua unica interrogazione parlamentare datata 2008, dov'era?».
Pina Chiarello
Assessore Comunale
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