Politica
Franzoni, per la Uilta Uil il bicchiere è mezzo vuoto
Mesaroli: «Manca una seria prospettiva. Da Roma attendiamo segnali positivi»
Trani - giovedì 29 luglio 2010
«L'importante incontro svolto il 28 luglio presso il consiglio regionale non è stato del tutto soddisfacente. Se da una parte abbiamo, insieme a Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uil regionale realizzato un percorso impegnativo facendo arretrare la Franzoni Filati ancora una volta sui licenziamenti e conseguendo altri tre mesi di cassa integrazione starordinaria in deroga, dall'altra è stata posta in evidenza la drammatica situazione di una mancanza seria di prospettiva per 147 lavoratori. Al di là quindi della vicenda, tutta da costruire del cementificio tranese, ad oggi non vi sono ipotesi concrete risolutive.
L'azienda ha esposto il solo interesse di liberarsi dai vincoli della legge 488/92 e lo dichiara con risolutezza. Senza margini interpretativi noi chiediamo, da sempre, alla Franzoni di attivare una seria politica di ricerca di imprese ed imprenditori capaci di intervenire sviluppando progetti produttivi che diano buona occupazione. Per far ciò occorrono risorse e chiediamo quindi alla Franzoni di utilizzare i fondi, eventualmente liberabili per effetto della pratica 488/92 vincolandoli in questa direzione.
Insomma crediamo in un accordo costruito al Ministero dello sviluppo economico che vincoli i benefici economici esclusivamente verso le soluzioni occupazionali dei lavoratori Franzoni. Se tutto questo fosse possibile la disponibilità delle istituzioni, comunale, provinciale e regionale diventa elemento di essenzialità nel percorso che chiediamo.
Plaudiamo quindi alle responsabilità assunte dall'assessore al lavoro della Regione Puglia, Elena Gentile che a nostro avviso procedono in questa direzione. Attendiamo quindi con un senso di ragionevole speranza l'esito dell'appuntamento fissato dall'assessore al lavoro della Regione Puglia con il Ministero dello sviluppo economico il prossimo 2 di agosto. Ci aspettiamo che al suo ritorno ci porti una data per un incontro da svolgere al Ministero, preferibilmente nel mese di agosto. Intanto noi della Uilta la ringraziamo per la mediazione che ha permesso di aprire un lumicino di speranza».
Luigi MesaroliUilta Uil di Bari e Bat
L'azienda ha esposto il solo interesse di liberarsi dai vincoli della legge 488/92 e lo dichiara con risolutezza. Senza margini interpretativi noi chiediamo, da sempre, alla Franzoni di attivare una seria politica di ricerca di imprese ed imprenditori capaci di intervenire sviluppando progetti produttivi che diano buona occupazione. Per far ciò occorrono risorse e chiediamo quindi alla Franzoni di utilizzare i fondi, eventualmente liberabili per effetto della pratica 488/92 vincolandoli in questa direzione.
Insomma crediamo in un accordo costruito al Ministero dello sviluppo economico che vincoli i benefici economici esclusivamente verso le soluzioni occupazionali dei lavoratori Franzoni. Se tutto questo fosse possibile la disponibilità delle istituzioni, comunale, provinciale e regionale diventa elemento di essenzialità nel percorso che chiediamo.
Plaudiamo quindi alle responsabilità assunte dall'assessore al lavoro della Regione Puglia, Elena Gentile che a nostro avviso procedono in questa direzione. Attendiamo quindi con un senso di ragionevole speranza l'esito dell'appuntamento fissato dall'assessore al lavoro della Regione Puglia con il Ministero dello sviluppo economico il prossimo 2 di agosto. Ci aspettiamo che al suo ritorno ci porti una data per un incontro da svolgere al Ministero, preferibilmente nel mese di agosto. Intanto noi della Uilta la ringraziamo per la mediazione che ha permesso di aprire un lumicino di speranza».
Luigi MesaroliUilta Uil di Bari e Bat
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