
Territorio
Gli agricoltori di Trani chiedono aiuto al Comune
Incontro con l’amministrazione per sviscerare i problemi della categoria. L'aliquota Imu al 10,6 per mille non è stata affatto digerita
Trani - venerdì 25 gennaio 2013
20.16
Nel pomeriggio, a palazzo di città, alcuni rappresentanti dell'amministrazione comunale (il sindaco Gigi Riserbato, l'assessore alle finanze, Michele D'Amore, ed il consigliere Emanuele Cozzoli) hanno incontrato la categoria degli agricoltori rappresentata anche dal segretario provinciale del Coldiretti, Tiziano Scagliola.
Un confronto aperto e dai toni pacati, per evidenziare le criticità che attanagliano il settore e cercare di trovare delle soluzioni atte a migliorare le condizioni lavorative di una fetta consistente di lavoratori del territorio. Il più delicato problema sollevato dalla Coldiretti è quello dell'innalzamento dell'aliquota Imu al 10,6 per mille, un vero colpo di mannia che si è abbattuto sugli agricoltori. «E' la tariffa più alta del circondario» ha tenuto a precisare Scagliola. L'amministrazione ha spiegato i motivi che hanno costretto il dirigente a proporre in bilancio una tassazione così elevata, un aumento dovuto ad una situazione economica del Comune di Trani ai limiti del catastrofico. In futuro si potrà valutare se apporre correttivi, ma solo dopo aver visto bene i conti di questo inizio di 2013, iniziato all'insegna dell'austerity.
Anche la categoria degli agricoltori ha avuto da ridire sull'impianto del piano urbanistico generale. Molti terreni (su cui vengono pagate fior fior di tasse) sono paralizzati nelle maglie di comparti snaturati dal Dio dell'edificabilità. Possibili revisioni al piano prescindono però dalla costituzione di un ufficio ad hoc, impegno già assunto nelle scorse settimane dal sindaco unitamente al potenziamento dell'ufficio agricoltura. «Anche la situazione del personale comunale è emergenziale – ha detto il primo cittadino – ma abbiamo l'obbligo di trovare soluzioni per non frenare la regolare vita amministrativa».
All'amministratore unico dell'Amiu, Antonello Ruggiero, gli agricoltori hanno chiesto collaborazione per trovare un modo per poter smaltire i contenitori di fitofarmaci senza dove ricorrere ad aziende di fuori città, il che comporta un ulteriore aggravio di costi. L'Amiu, come è noto, non ha le autorizzazioni per smaltire rifiuti speciali o pericolosi. Ruggiero sottoporrà comunque il quesito ai tecnici dell'azienda per verificare se vi sia un modo per allestire a Trani un punto di raccolta.
Apprezzato dalla categoria, infine, lo sforzo dell'amministrazione per cercare di rendere più percorribili le strade di campagna. I lavori in via delle Tufare ne sono una conferma, ma c'è molto altro da fare.
Un confronto aperto e dai toni pacati, per evidenziare le criticità che attanagliano il settore e cercare di trovare delle soluzioni atte a migliorare le condizioni lavorative di una fetta consistente di lavoratori del territorio. Il più delicato problema sollevato dalla Coldiretti è quello dell'innalzamento dell'aliquota Imu al 10,6 per mille, un vero colpo di mannia che si è abbattuto sugli agricoltori. «E' la tariffa più alta del circondario» ha tenuto a precisare Scagliola. L'amministrazione ha spiegato i motivi che hanno costretto il dirigente a proporre in bilancio una tassazione così elevata, un aumento dovuto ad una situazione economica del Comune di Trani ai limiti del catastrofico. In futuro si potrà valutare se apporre correttivi, ma solo dopo aver visto bene i conti di questo inizio di 2013, iniziato all'insegna dell'austerity.
Anche la categoria degli agricoltori ha avuto da ridire sull'impianto del piano urbanistico generale. Molti terreni (su cui vengono pagate fior fior di tasse) sono paralizzati nelle maglie di comparti snaturati dal Dio dell'edificabilità. Possibili revisioni al piano prescindono però dalla costituzione di un ufficio ad hoc, impegno già assunto nelle scorse settimane dal sindaco unitamente al potenziamento dell'ufficio agricoltura. «Anche la situazione del personale comunale è emergenziale – ha detto il primo cittadino – ma abbiamo l'obbligo di trovare soluzioni per non frenare la regolare vita amministrativa».
All'amministratore unico dell'Amiu, Antonello Ruggiero, gli agricoltori hanno chiesto collaborazione per trovare un modo per poter smaltire i contenitori di fitofarmaci senza dove ricorrere ad aziende di fuori città, il che comporta un ulteriore aggravio di costi. L'Amiu, come è noto, non ha le autorizzazioni per smaltire rifiuti speciali o pericolosi. Ruggiero sottoporrà comunque il quesito ai tecnici dell'azienda per verificare se vi sia un modo per allestire a Trani un punto di raccolta.
Apprezzato dalla categoria, infine, lo sforzo dell'amministrazione per cercare di rendere più percorribili le strade di campagna. I lavori in via delle Tufare ne sono una conferma, ma c'è molto altro da fare.
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