Francesco Ventola 10
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Politica

«I livelli essenziali di assistenza nella Bat restano bassi»

Ventola attacca Attolini: «L’assessore regionale non può prenderci in giro». Va avanti la polemica a distanza fra Provincia e Regione sulla sanità

«La mia stima personale nei confronti dell'assessore Attollini non gli può consentire di sviare dai problemi quotidiani di pazienti ed operatori sanitari, oltre che fraintendere la buona educazione. Ieri mattina ho disertato la conferenza stampa con i presidenti delle altre Province pugliesi sull'impasse politico-istituzionale della Regione, pur di essere presente e puntuale all'incontro con l'assessore Attolini: dopo aver atteso e dopo nessuna disponibilità a modificare il piano di riordino, non potevo che rimanere deluso per le ulteriori risposte dilatorie, altro che distratto. Sono dispiaciuto e non cadrò nella trappola di polemiche inutili: l'unica cosa che mi interessa è che ai cittadini della Asl Bat siano assicurati gli stessi servizi degli altri cittadini pugliesi, nulla di meno». Questo il commento presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Ventola alle parole dell'assessore regionale alla sanità, Ettore Attolini.

«Nell'incontro – spiega Ventola - ho dovuto garbatamente incalzare Attolini sugli ospedali di Trani e Canosa e sull'assistenza sanitaria dell'intera Asl Bat, dal rispetto dei livelli essenziali di assistenza, all'esistenza concreta delle risorse economiche perché si possano ritenere affidabili almeno alcune delle promesse fatte, in mancanza di qualsiasi atto formale. Altre spiegazioni ho avanzato sul perché il costo del posto letto nella nostra Asl sia remunerato meno rispetto alle altre della Puglia, con il risultato di ricevere minori risorse, sul mancato incremento dei posti letto per raggiungere gli indici previsti dalla normativa nazionale, sulla deroga per le assunzioni del personale necessario, per finire alla questione del nuovo ospedale di Andria che per la nostra Asl rappresenta la ulteriore beffa avendo la Regione deciso di privilegiare Taranto e Monopoli-Fasano».

Sulle risposte ricevute sulla situazione assistenziale complessiva nella Bat, il presidente ha quindi motivato la sua disillusione. «L'assessore regionale non può prenderci in giro dicendoci che sono rispettati i livelli di assistenza se prende in considerazione i dati del 2012 che sono precedenti l'attuazione del nuovo piano di riordino, le cose vanno contestualizzate. La domanda posta invano è stata: nella Bat il numero dei posti letto, e per le singole discipline sanitarie, rispettano i parametri nazionali ed i livelli essenziali di assistenza?».

«Attolini – conclude Ventola - è un medico, prima di essere il responsabile regionale della sanità pugliese. Come tale è in grado di immaginare quali siano le difficoltà e le responsabilità dei suoi ex colleghi nel gestire i pazienti che arrivano dal territorio errando tra i vari ospedali; difficoltà che poi, ovviamente, ricadono sui cittadini, su quelli più deboli, soprattutto, con ogni sorta di disagio. Del resto, gli basterebbe leggere il resoconto dei vari commenti diffusi dalla stampa per capire se sia stato io ad essere distratto o sia lui ad aver smarrito il senso delle responsabilità della Regione i cui dati complessivi possono pur quadrare senza che ciò garantisca affatto, però, l'assistenza sul nostro territorio. Peraltro, non vorrei essere io a ricordargli le osservazioni fatte già lo scorso anno anche dal Ministero della Salute alla Puglia sulla necessità di assicurare una idonea distribuzione delle diverse discipline e sulle ripercussioni negative rivenienti dalla chiusura e riconversione degli ospedali nella garanzia dei livelli essenziali di assistenza».
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