Enti locali
«Il Comune non può utilizzare dipendenti da altri Enti»
Denuncia di Giuliano (Csa-Flp): danno agli interni e costi otto volte superiori. La segnalazione inviata anche alla Corte dei conti, al prefetto ed al procuratore del tribunale
Trani - lunedì 8 aprile 2013
11.56
La Csa-Flp, in una nota a firma del segretario territoriale Michele Giuliano, ha chiesto ufficialmente al Comune di Trani di revocare la delibera di giunta 47 del 5 marzo 2013 e la determinazione dirigenziale 49 del 21 marzo 2013 propedeutiche all'utilizzo nell'Ente tranese ed a tempo parziale di 2 dipendenti del Comune di Corato. L'organizzazione sindacale ritiene quei provvedimenti «lesivi dei diritti dei dipendenti comunali di Trani in quanto il Comune con un costo superiore di circa otto volte, preferisce servirsi di dipendenti di altre amministrazioni piuttosto che incentivare le risorse interne, già professionalizzate e disponibili, in evidente violazione di legge». La nota di Giuliano è stata inviata anche al prefetto della Bat ed al procuratore capo del tribunale di Trani oltre che al procuratore della Corte dei conti.
«Il Comune di Trani – spiega Giuliano – non ha eseguito il preventivo accertamento dell'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al proprio interno. Di fatto, l'assenza di una preventiva verifica organizzativa, puntuale e documentata, di specifiche professionalità già disponibili all'interno dell'Ente. Sotto il profilo economico, questa operazione comporta un ingiustificato sperpero di risorse finanziarie (otto volte superiore rispetto ad un affidamento del servizio al personale interno) e procura un danno (perdita di chance) causato direttamente dall'Ente nei confronti del personale in ruolo che vede ingiustamente prevaricate se non annullate le proprie aspettative di miglioramento professionale ed economico».
Infine, Giuliano invita il Comune di Trani «a desistere dall'inviare ai dipendenti comunali ed ai dirigenti sindacali appartenenti al sindacato ulteriori disposizioni di servizio tese a obbligare lo svolgimento di compiti non dovuti e non remunerati, in evidente contrasto con le vigenti norme contrattuali».
«Il Comune di Trani – spiega Giuliano – non ha eseguito il preventivo accertamento dell'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al proprio interno. Di fatto, l'assenza di una preventiva verifica organizzativa, puntuale e documentata, di specifiche professionalità già disponibili all'interno dell'Ente. Sotto il profilo economico, questa operazione comporta un ingiustificato sperpero di risorse finanziarie (otto volte superiore rispetto ad un affidamento del servizio al personale interno) e procura un danno (perdita di chance) causato direttamente dall'Ente nei confronti del personale in ruolo che vede ingiustamente prevaricate se non annullate le proprie aspettative di miglioramento professionale ed economico».
Infine, Giuliano invita il Comune di Trani «a desistere dall'inviare ai dipendenti comunali ed ai dirigenti sindacali appartenenti al sindacato ulteriori disposizioni di servizio tese a obbligare lo svolgimento di compiti non dovuti e non remunerati, in evidente contrasto con le vigenti norme contrattuali».