Eventi e cultura
Isdiri Misti Sini, nuovo video per il polistrumentista di Trani
Realizzato da Marco Porcelli in stop-motion: guarda il filmato
Trani - martedì 11 febbraio 2014
10.00
E' la canzone che dà il titolo all'album di debutto Isdiri Misti Sini il nuovo singolo di Marco Porcelli, in arte Penti, polistrumentista pugliese di Trani. L'artista ha realizzato anche un videoclip disponibile sul sul canale di YouTube e allegato a fine articolo. Il Video è stato girato tra le mura domestiche da Penti utilizzando circa 600 scatti con lo stop motion, una tecnica di animazione usata nel cinema per dar vita ad oggetti o pupazzi.
«Credo che questo brano sia il secondo che ho realizzato in assoluto con questo progetto di musica per colonne sonore. Mi piaceva la frase Asa Nisi Masa utillizzata nel film 8 e ½ di Federico Fellini e mi son venute in mente le parole Isdiri Misti Sini. Il pezzo è diverso dal resto del mio repertorio che è in gran parte strumentale e per accentuare questa diversità ho scelto un'ambientazione diversa dai precedenti clip, nessuno spazio aperto, nessun paesaggio ma solo le quattro mura domestiche e alcuni oggetti trovati guardandomi attorno in casa come mollette, lampade, un letto, la sveglia e altri a cui ho dato movimento con la tecnica dello stop motion. La sequenza delle immagini non segue alcun filo logico, così come quella del linguaggio inventato, lascio all'ascoltatore spazio ad ogni tipo di interpretazione e associazione mentale».
«Credo che questo brano sia il secondo che ho realizzato in assoluto con questo progetto di musica per colonne sonore. Mi piaceva la frase Asa Nisi Masa utillizzata nel film 8 e ½ di Federico Fellini e mi son venute in mente le parole Isdiri Misti Sini. Il pezzo è diverso dal resto del mio repertorio che è in gran parte strumentale e per accentuare questa diversità ho scelto un'ambientazione diversa dai precedenti clip, nessuno spazio aperto, nessun paesaggio ma solo le quattro mura domestiche e alcuni oggetti trovati guardandomi attorno in casa come mollette, lampade, un letto, la sveglia e altri a cui ho dato movimento con la tecnica dello stop motion. La sequenza delle immagini non segue alcun filo logico, così come quella del linguaggio inventato, lascio all'ascoltatore spazio ad ogni tipo di interpretazione e associazione mentale».