Politica
«Italcogim, l’amministrazione ripensi la gestione del servizio»
Intervento di Caffarella. I Verdi: «Si attivino altri sportelli»
Trani - venerdì 5 marzo 2010
Le bollette pazze dell'Italcogim stanno creando evidente allarme tra i cittadini. In redazione e sul forum di Traniweb continuano a giungere testimonianze di chi si è visto recapitare bollette con importi di rilevante entità, frutto per lo più di dati presuntivi di consumo, evidentemente sovrastimati da parte della società che gestisce in proroga il servizio.
Della questione si è interessato il consigliere comunale Franco Caffarella (indipendente) che ha scritto al presidente del Consiglio comunale di Trani chiedendo cosa intenda fare il Comune per garantire ai cittadini tranesi un servizio di assoluta importanza senza traumi. Caffarella nulla sua nota rileva la situazione da far west che si è verificata in questi giorni: «Moltissimi cittadini – scrive il consigliere - stanno operando delle contestazioni presso il punto Italcogim di Trani dove sono costretti a lunghe file, per lo più all'esterno del piccolo locale utilizzato dalla società in corso Vittorio Emanuele. Ogni contestazione tramite numero verde, inoltre risulta difficile a causa di un sovraccarico delle linee. Alla luce di questa situazione chiedo quali iniziative intende adottare l'amministrazione comunale nei confronti del gestore della rete del gas metano cittadina perché i disservizi segnalati dai numerosi utenti possano essere risolti, senza addebitare somme ingenti anche di diverse centinaia di euro, tutte da verificare sulla base dei reali consumi».
Caffarella invita l'amministrazione «a segnalare alla società Italcogim l'assoluta insufficienza del sistema di informazioni ed assistenza al cliente della città di Trani, acclarato da quanto descritto (in primis l'inadeguatezza della sede e del numero di operatori presenti in questi giorni presso il punto informativo cittadino), nonchè la necessità di assicurare una risposta alle segnalazioni da numero verde che gli utenti tranesi stanno tentando di fare in questi giorni. Inoltre si svalutino i disservizi che si stanno verificando in questi giorni e la carenza di informazioni adeguate da parte del gestore, a fine di decidere se, alla luce di questi avvenimenti e della convenzione, attualmente in prorogatio, sulle scelte da farsi da un punto di vista gestionale, per garantire ai cittadini un servizio di grandissima rilevanza sociale».
Sull'argomento sono intervenuti anche i Verdi. «Alla luce di quanto accade – dice Michele di Gregorio - chiediamo che immediatamente l'assessore competente assuma informazioni in merito dalla società, chiedendo, in ogni caso, che l'Italcogim attivi altri sportelli in città per rispondere alle richieste dei cittadini e comunichi le necessarie informazioni attraverso le emittenti televisive locali o manifesti ed altre forme di comunicazione».
In merito alla distribuzione del gas, i Verdi chiedono al Comune «se è possibile ed è intenzione dell'amministrazione riscattare la proprietà della rete di distribuzione del gas metano come previsto nella convenzione; e, ancora, se è intenzione dell'amministrazione, in considerazione della liberalizzazione del mercato del gas, bandire una gara anche per l'acquisto del gas; e infine se è possibile affidare in house a una delle società comunali, l'Amet per esempio, il servizio stesso di distribuzione del gas».
I Verdi chiedono inoltre che il prossimo titolare della concessione debba prevedere l'apertura di più punti informativi in città e in condizioni confortevoli per i cittadini, costretti ora a stare in coda sul marciapiedi. Mentre all'amministrazione si chiede di rendere noti i risultati raggiunti e l'attuale stato di Amet Gas.
Della questione si è interessato il consigliere comunale Franco Caffarella (indipendente) che ha scritto al presidente del Consiglio comunale di Trani chiedendo cosa intenda fare il Comune per garantire ai cittadini tranesi un servizio di assoluta importanza senza traumi. Caffarella nulla sua nota rileva la situazione da far west che si è verificata in questi giorni: «Moltissimi cittadini – scrive il consigliere - stanno operando delle contestazioni presso il punto Italcogim di Trani dove sono costretti a lunghe file, per lo più all'esterno del piccolo locale utilizzato dalla società in corso Vittorio Emanuele. Ogni contestazione tramite numero verde, inoltre risulta difficile a causa di un sovraccarico delle linee. Alla luce di questa situazione chiedo quali iniziative intende adottare l'amministrazione comunale nei confronti del gestore della rete del gas metano cittadina perché i disservizi segnalati dai numerosi utenti possano essere risolti, senza addebitare somme ingenti anche di diverse centinaia di euro, tutte da verificare sulla base dei reali consumi».
Caffarella invita l'amministrazione «a segnalare alla società Italcogim l'assoluta insufficienza del sistema di informazioni ed assistenza al cliente della città di Trani, acclarato da quanto descritto (in primis l'inadeguatezza della sede e del numero di operatori presenti in questi giorni presso il punto informativo cittadino), nonchè la necessità di assicurare una risposta alle segnalazioni da numero verde che gli utenti tranesi stanno tentando di fare in questi giorni. Inoltre si svalutino i disservizi che si stanno verificando in questi giorni e la carenza di informazioni adeguate da parte del gestore, a fine di decidere se, alla luce di questi avvenimenti e della convenzione, attualmente in prorogatio, sulle scelte da farsi da un punto di vista gestionale, per garantire ai cittadini un servizio di grandissima rilevanza sociale».
Sull'argomento sono intervenuti anche i Verdi. «Alla luce di quanto accade – dice Michele di Gregorio - chiediamo che immediatamente l'assessore competente assuma informazioni in merito dalla società, chiedendo, in ogni caso, che l'Italcogim attivi altri sportelli in città per rispondere alle richieste dei cittadini e comunichi le necessarie informazioni attraverso le emittenti televisive locali o manifesti ed altre forme di comunicazione».
In merito alla distribuzione del gas, i Verdi chiedono al Comune «se è possibile ed è intenzione dell'amministrazione riscattare la proprietà della rete di distribuzione del gas metano come previsto nella convenzione; e, ancora, se è intenzione dell'amministrazione, in considerazione della liberalizzazione del mercato del gas, bandire una gara anche per l'acquisto del gas; e infine se è possibile affidare in house a una delle società comunali, l'Amet per esempio, il servizio stesso di distribuzione del gas».
I Verdi chiedono inoltre che il prossimo titolare della concessione debba prevedere l'apertura di più punti informativi in città e in condizioni confortevoli per i cittadini, costretti ora a stare in coda sul marciapiedi. Mentre all'amministrazione si chiede di rendere noti i risultati raggiunti e l'attuale stato di Amet Gas.
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