
Vita di città
La Lampara verso la procedura di affidamento diretto, l'assessore Laurora non ci sta
«È inutile ricercare la colpa come al solito negli uffici, la politica è chiamata a svolgere il proprio ruolo»
Trani - domenica 3 febbraio 2019
Ancora una volta apprendo a mezzo stampa della chiara volontà da parte del primo cittadino, per nulla condivisa, di voler procedere all'assegnazione di un immobile di proprietà dell'Ente attraverso una trattativa privata e dunque, di fatto, attraverso un affidamento diretto. Leggo notizie assolutamente parziali se non addirittura completamente infondate. Il disastro de "La Lampara" è figlio di una confusione politica ed istituzionale causata dalla poca chiarezza e dalla poca trasparenza nella gestione della vicenda. Il consiglio comunale, al suo insediamento, ha dato chiaro mandato all'amministrazione affinché procedesse all'adozione di tutti i principi atti a garantire procedure caratterizzate da requisiti di trasparenza, legalità e libera concorrenza.
La realtà è una: al bando di gara per la gestione dell'immobile "La Lampara" hanno partecipato ben quattro concorrenti (altro che gara andata deserta!), chiaro indice di un forte interesse. Uno di questi è stato anche aggiudicatario provvisorio. Il suddetto aveva tutti i requisiti previsti nel bando, meno quello dei tre anni di attività nel settore (ne aveva solo due) e pur producendo in seconda istanza un avvalimento al fine di sanare detto requisito, si è ritenuto di escluderlo. Dal momento successivo ho richiesto al Dirigente al ramo, tanto per le vie brevi quanto con atti ufficiali, di procedere a predisporre e d emanare un nuovo bando ad evidenza pubblica il più celermente possibile; sono passati mesi ma la nuova gara non è stata né predisposta né emanata.
È inutile ricercare la colpa come al solito negli uffici, la politica è chiamata a svolgere il proprio ruolo: esprimere la volontà e fornire chiaro atto di indirizzo ai Dirigenti sul se procedere con le gare pubbliche o con le trattative private. Io sono e sarò sempre per le prime, uniche a garantire le migliori condizioni a vantaggio dell'Ente e, di conseguenza, per i cittadini. Chi propende per le seconde getti la maschera e si dichiari, senza trincerasi dietro le urgenze create ad arte come giustificazione.
- Assessore Tommaso Laurora, con delega al Patrimonio
La realtà è una: al bando di gara per la gestione dell'immobile "La Lampara" hanno partecipato ben quattro concorrenti (altro che gara andata deserta!), chiaro indice di un forte interesse. Uno di questi è stato anche aggiudicatario provvisorio. Il suddetto aveva tutti i requisiti previsti nel bando, meno quello dei tre anni di attività nel settore (ne aveva solo due) e pur producendo in seconda istanza un avvalimento al fine di sanare detto requisito, si è ritenuto di escluderlo. Dal momento successivo ho richiesto al Dirigente al ramo, tanto per le vie brevi quanto con atti ufficiali, di procedere a predisporre e d emanare un nuovo bando ad evidenza pubblica il più celermente possibile; sono passati mesi ma la nuova gara non è stata né predisposta né emanata.
È inutile ricercare la colpa come al solito negli uffici, la politica è chiamata a svolgere il proprio ruolo: esprimere la volontà e fornire chiaro atto di indirizzo ai Dirigenti sul se procedere con le gare pubbliche o con le trattative private. Io sono e sarò sempre per le prime, uniche a garantire le migliori condizioni a vantaggio dell'Ente e, di conseguenza, per i cittadini. Chi propende per le seconde getti la maschera e si dichiari, senza trincerasi dietro le urgenze create ad arte come giustificazione.
- Assessore Tommaso Laurora, con delega al Patrimonio
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