Politica
Laurora (Udc): «Tarantini non ha più la maggioranza dei consensi: si dimetta»
Il dopo voto si apre con le dichiarazioni dell'ex consigliere regionale
Trani - martedì 30 marzo 2010
Carlo Laurora, commissario tranese del partito dell'Unione di Centro, torna a mettere in risalto i dati rilevati nelle precedenti tornate elettorali nella città co-capoluogo della sesta provincia pugliese: «Come volevasi dimostrare: dopo il 56,9% ottenuto lo scorso anno alle provinciali, il 53,8% alle politiche del 2008 e il 60,2% delle amministrative del 2007, oggi la coalizione di centro-destra a Trani non arriva al 44%, un calo vistoso che non attribuisce pertanto la maggioranza dei consensi dei cittadini all'attuale governo». Laurora aggiunge: «Il sindaco Tarantini, che forte di quel consenso si beò di un operato attribuibile non tanto alla sua persona quanto alla forza elettorale del presidente Berlusconi, non gode più della piena legittimità popolare: i tranesi sono ormai stanchi di una amministrazione capricciosa e inconcludente».
Sulle candidature regionali del PdL: «È emersa una scarsa capacità di aggregazione del candidato tranese il quale non è riuscito a far confluire il consenso dei tranesi vicini al PdL sul suo nome data la performance elettorale dei candidati Marmo, Lovino e Alfarano in città: mancanza di classe dirigente e basso livello politico-culturale o insufficiente validità del candidato tranese?». «Farebbe bene a dimettersi – conclude Laurora – anche tutta quella cortigianeria che, senza aver mai ricevuto consenso popolare e non essendosi mai cimentata in una competizione elettorale, continua a detenere cariche assessorili ininterrottamente dal 2003 (e di questo faccio ammenda). A Trani oggi si profila un progetto politico diverso: il fallimento del PdL tranese e dell'amministrazione comunale è continuo e lampante. Il sindaco prenda atto di ciò e rassegni immediatamente le dimissioni».
Sulle candidature regionali del PdL: «È emersa una scarsa capacità di aggregazione del candidato tranese il quale non è riuscito a far confluire il consenso dei tranesi vicini al PdL sul suo nome data la performance elettorale dei candidati Marmo, Lovino e Alfarano in città: mancanza di classe dirigente e basso livello politico-culturale o insufficiente validità del candidato tranese?». «Farebbe bene a dimettersi – conclude Laurora – anche tutta quella cortigianeria che, senza aver mai ricevuto consenso popolare e non essendosi mai cimentata in una competizione elettorale, continua a detenere cariche assessorili ininterrottamente dal 2003 (e di questo faccio ammenda). A Trani oggi si profila un progetto politico diverso: il fallimento del PdL tranese e dell'amministrazione comunale è continuo e lampante. Il sindaco prenda atto di ciò e rassegni immediatamente le dimissioni».