Politica
«Le sagre, ghiotta occasione per fare un turismo reale»
Intervento di Savino Montaruli (Unimpresa Bat)
Trani - mercoledì 11 agosto 2010
«La città di Trani punta sulle sagre. Mossa vincente. Siamo particolarmente compiaciuti per la scelta compiuta nella città di Trani, che ha deciso di puntare su manifestazioni con altissima capacità attrattiva, come le sagre. Come associazione di categoria ci abbiamo sempre creduto, tanto da aver organizzato, in collaborazione con assessori ed amministrazioni comunali tantissime iniziative in tal senso, con altissimi indici di gradimento e un rapporto di costi e benefici assolutamente ineguagliabile.
Tornando alla scelta operata nel comune di Trani, siamo compiaciuti per l'ottima riuscita della sagra dei frutti di mare. Complimenti agli organizzatori: sicuramente allestire una sagra è operazione complessa: non si tratta di ospitare un cantante che necessita solo di un'area pubblica dove posizionare il suo palco; organizzare una sagra significa innanzitutto garantire una gestione impeccabile dell'elevatissimo numero di persone che le frequentano e far funzionare perfettamente tutti i passaggi, dall'acquisizione del biglietto fino alla fase finale di smaltimento dei rifiuti, prestando molta attenzione alla cura dell'igiene e della logistica.
Proprio perché trattasi di operazione molto delicata, quando ben organizzate, le sagre riescono veramente ad essere fonte unica di attrattiva turistica, con i partecipanti disposti a tornarci per tutte le edizioni successive, come dimostrato in tutte le altre sagre tradizionali che si svolgono d'estate, numerose, in tanti comuni della nostra Regione e dell'intera Italia. Unire questo tipo di manifestazioni popolari ad altri fondamentali ed imprescindibili servizi che il turista, soprattutto straniero, pretende è un modo per fare turismo reale e non quello che passa per la testa dell'assessore di turno. Abbiamo tutti la necessità di comprendere fino in fondo ciò che il turista vuole e offrirglielo nel migliore dei modi. Spesso siamo noi ad avere una visione distorta, con la presunzione di pensare che il turista cerci ciò che noi vogliamo offrirgli. Quasi sempre non è così.
L'impegno degli amministratori pubblici, quindi, non sia quello di impelagarsi loro stessi nelle fasi organizzative, con chiari intenti che vanno, spesso, al di la del proprio ruolo ma di impegnarsi a studiare i modi per creare le condizioni, sopratutto infrastrutturali, per sviluppare la cultura dell'accoglienza e dell'ospitalità.
Città più pulite, meglio servite, con trasporti pubblici efficienti, con piste ciclabili che rappresentino una rete di collegamento, anche su lunghi percorsi, tra i monumenti e le attrattive dei territori vicini; creare oasi naturalistiche e possibilità di aree attrezzate per andare incontro alle esigenze dei turisti stranieri che, sempre più spesso, non cercano comodi e lussuosi alberghi ma posti attrezzati ove ammirare l'immenso patrimonio artistico e architettonico che la nostra terra possiede.
Un discorso lungo, complesso ma realizzabile, se solo tutti quanti fossero disponibili e disposti a mettere da parte le proprie convinzioni e presunzioni, riconoscendo i propri limiti e rendendosi disponibili ad accettare consigli e collaborazioni che non mancano».
Savino Montaruli
Unimpresa Bat
Tornando alla scelta operata nel comune di Trani, siamo compiaciuti per l'ottima riuscita della sagra dei frutti di mare. Complimenti agli organizzatori: sicuramente allestire una sagra è operazione complessa: non si tratta di ospitare un cantante che necessita solo di un'area pubblica dove posizionare il suo palco; organizzare una sagra significa innanzitutto garantire una gestione impeccabile dell'elevatissimo numero di persone che le frequentano e far funzionare perfettamente tutti i passaggi, dall'acquisizione del biglietto fino alla fase finale di smaltimento dei rifiuti, prestando molta attenzione alla cura dell'igiene e della logistica.
Proprio perché trattasi di operazione molto delicata, quando ben organizzate, le sagre riescono veramente ad essere fonte unica di attrattiva turistica, con i partecipanti disposti a tornarci per tutte le edizioni successive, come dimostrato in tutte le altre sagre tradizionali che si svolgono d'estate, numerose, in tanti comuni della nostra Regione e dell'intera Italia. Unire questo tipo di manifestazioni popolari ad altri fondamentali ed imprescindibili servizi che il turista, soprattutto straniero, pretende è un modo per fare turismo reale e non quello che passa per la testa dell'assessore di turno. Abbiamo tutti la necessità di comprendere fino in fondo ciò che il turista vuole e offrirglielo nel migliore dei modi. Spesso siamo noi ad avere una visione distorta, con la presunzione di pensare che il turista cerci ciò che noi vogliamo offrirgli. Quasi sempre non è così.
L'impegno degli amministratori pubblici, quindi, non sia quello di impelagarsi loro stessi nelle fasi organizzative, con chiari intenti che vanno, spesso, al di la del proprio ruolo ma di impegnarsi a studiare i modi per creare le condizioni, sopratutto infrastrutturali, per sviluppare la cultura dell'accoglienza e dell'ospitalità.
Città più pulite, meglio servite, con trasporti pubblici efficienti, con piste ciclabili che rappresentino una rete di collegamento, anche su lunghi percorsi, tra i monumenti e le attrattive dei territori vicini; creare oasi naturalistiche e possibilità di aree attrezzate per andare incontro alle esigenze dei turisti stranieri che, sempre più spesso, non cercano comodi e lussuosi alberghi ma posti attrezzati ove ammirare l'immenso patrimonio artistico e architettonico che la nostra terra possiede.
Un discorso lungo, complesso ma realizzabile, se solo tutti quanti fossero disponibili e disposti a mettere da parte le proprie convinzioni e presunzioni, riconoscendo i propri limiti e rendendosi disponibili ad accettare consigli e collaborazioni che non mancano».
Savino Montaruli
Unimpresa Bat