Maretta nel Pd, Laurora risponde alle accuse di immobilismo sul Contratto di Quartiere

Dopo le critiche sollevate da Antonio Corraro ai vertici del suo stesso partito (il Pd) sulla scarsa opposizione sul Contratto di quartiere, è arrivata in redazione la risposta del segretario Tommaso Laurora:

«L'opposizione la facciamo sempre, 365 giorni all'anno per tutti gli anni e non solo quando stiamo scomodi, senza seggiole e strapuntini. Gli interessi dei cittadini li difendiamo sempre.

Ora i nodi cominciano a venire al pettine. Siamo contenti che le battaglie di tutti, le battaglie per i cittadini siano iniziative condivise e condivisibili: la questione del Contratto di quartiere è sicuramente una di queste. Il Pd ha da sempre manifestato perplessità non sul provvedimento in sé, frutto di un accordo di programma Regione-Comune di Trani, che potrà consentire una serie di interventi positivi in un quartiere della città: le nostre perplessità sono state sempre legate alle modalità di attuazione dei provvedimenti, ivi compresa l'oscillazione dei prezzi al metro quadro degli alloggi.

Il partito, con Attivissimo prima ed il sottoscritto dopo, ed il gruppo consiliare hanno da sempre posto sul tavolo il problema degli espropri, il problema delle urbanizzazioni ed il problema dei prezzi. A tal riguardo desidero ricordare l'intervento del consigliere Cognetti che qualche tempo fa ebbe a chiedere l'istituzione di una commissione di vigilanza sulla attuazione degli interventi del contatto ed in particolare dei prezzi degli alloggi. In consiglio la verbalizzazione del prezzo a 1.600 euro circa al metro quadro fu fatta dall'amministrazione su sollecitazione proprio del consigliere Ferrante. Inoltre fu proposto dal gruppo Pd in consiglio un emendamento, passato all'unanimità evidentemente perché era corretto, a salvaguardia degli acquirenti finali degli alloggi contro eventuali costi derivanti da contenziosi sulle procedure di esproprio, costi che grazie a quell'emendamento ricadranno esclusivamente a carico delle imprese realizzatrici gli interventi.

Preme ricordare questi passaggi di vita amministrativa ed in special modo di consiglio per evidenziare la nostra attività continuativa nel tempo e non a singhiozzo. Avevamo previsto rischi che era facile prevedere, nei cui confronti non si è intervenuto pesantemente anche da parte di chi era parte integrante della compagine che oggi amministra la città. Di tutto questo ovviamente viene vietata la conoscenza ai cittadini poichè questa amministrazione non consente più le riprese tv in consiglio comunale.

Invitiamo i cittadini che sono a conoscenza di procedure anomale nell'attuazione del Contratto di quartiere a rendere noti tali fatti a chi di competenza. L'amministrazione non ha pensato di dotarsi di strumenti di controllo e questo ci dispiace. La mancanza di informazione, imposta ai cittadini dalla nostra amministrazione ci ha costretti a convocare un apposito convegno per far conoscere a tutti i cittadini le modalità di attuazione del contratto di quartiere ed a stare in guardia rispetto a eventuali e strane modalità di sottoscrizione dei compromessi di vendita degli appartamenti. A quel forum, organizzato dal Pd e dagli altri partiti del centrosinistra a San Luigi, partecipò anche l'assessore de Toma. Se alcuni iscritti, sempre gli stessi, non partecipano alla vita di partito e si autoescludono non ci si può fare niente, sono scelte da rispettare; ma accusare di immobilismo un partito che carte alla mano si è sempre battuto per la legalità e la trasparenza delle procedure mi sembra solo strumentale».

Tommaso Laurora
Segretario Pd