
Enti locali
Mercato di Trani, «Atto dovuto ed urgente»
L'amministrazione risponde sullo spostamento delle bancarelle. Montaruli, intanto, chiede una nuova riunione
Trani - mercoledì 16 marzo 2011
18.07
Mercato settimanale: l'amministrazione comunale risponde alle dichiarazioni rilasciate al nostro portale dal direttore di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, che aveva accusato il sindaco di aver compiuto, con l'ordinanza di spostamento delle 48 bancarelle, un autentico blitz.
«L'ordinanza sindacale del 9 marzo - si legge in una nota dell'ufficio stampa comunale - è un atto dovuto ed urgente. La decisione è stata assunta poiché le esigenze di sicurezza e di pubblica utilità prevalgono su tutto. Il Comune di Trani ha ricevuto una nota dell'Anas inequivocabile. Nella nota la società riferisce che dopo l'incidente del 16 dicembre scorso, è di pubblico interesse il fatto che sia impedita qualsiasi attività in fascia di rispetto del viadotto. La stessa società ribadisce che i livelli di contenimento dei veicoli non possono essere assicurati anche dalle barriere di ultima generazione testate su medie di velocità e masse normali. Pertanto non sussistono più quelle garanzie di sicurezza che erano state certificate dall'Anas all'epoca del trasferimento del mercato in via Superga. Quindi non è possibile svolgere attività di commercio nella fascia considerata».
«Non possono valere le altre motivazioni esposte da Montaruli - si legge ancora - poiché i disagi che oggi avranno i residenti della zona, non sono dissimili da quelli avuti dai residenti delle palazzine di via Superga che risultano essere dello stesso tipo e con le stesse caratteristiche. Inoltre non vi sono esercizi commerciali che risulterebbero danneggiati da questa collocazione. Comunque i disagi provocati dal mercato settimanale non sono invasivi e sono di breve durata (l'arco di una mattinata). Questo è previsto dalle norme ed il sindaco non poteva che attenersi alla normativa. Vi saranno occasioni, in futuro per incontrare i rappresentanti di categoria ed adeguare lo svolgimento del mercato alle nuove esigenze territoriali».
Montaruli, intanto, non si da per vinto e chiede una nuova riunione: «Il prossimo martedì non potrà esserci il trasferimento dei 48 operatori commerciali. Stando alle notizie riferite in riunione dalla polizia municipale gli ambulanti interessati dallo spostamento sono molti di più. E' necessaria invece la convocazione urgente da parte del sindaco di Trani e dei competenti assessori e dirigenti delle ripartizioni di un incontro con tutti i soggetti interessati, in primis le associazioni di categoria, al fine di attuare tutte le procedure previste dalle vigenti norme per ricercare soluzioni condivise, nella salvaguardia dei diritti di tutti nonché per ridare tranquillità e certezze ad una categoria, quella degli Ambulanti del mercato di Trani, attualmente disorientata, adirata e non garantita».
«L'ordinanza sindacale del 9 marzo - si legge in una nota dell'ufficio stampa comunale - è un atto dovuto ed urgente. La decisione è stata assunta poiché le esigenze di sicurezza e di pubblica utilità prevalgono su tutto. Il Comune di Trani ha ricevuto una nota dell'Anas inequivocabile. Nella nota la società riferisce che dopo l'incidente del 16 dicembre scorso, è di pubblico interesse il fatto che sia impedita qualsiasi attività in fascia di rispetto del viadotto. La stessa società ribadisce che i livelli di contenimento dei veicoli non possono essere assicurati anche dalle barriere di ultima generazione testate su medie di velocità e masse normali. Pertanto non sussistono più quelle garanzie di sicurezza che erano state certificate dall'Anas all'epoca del trasferimento del mercato in via Superga. Quindi non è possibile svolgere attività di commercio nella fascia considerata».
«Non possono valere le altre motivazioni esposte da Montaruli - si legge ancora - poiché i disagi che oggi avranno i residenti della zona, non sono dissimili da quelli avuti dai residenti delle palazzine di via Superga che risultano essere dello stesso tipo e con le stesse caratteristiche. Inoltre non vi sono esercizi commerciali che risulterebbero danneggiati da questa collocazione. Comunque i disagi provocati dal mercato settimanale non sono invasivi e sono di breve durata (l'arco di una mattinata). Questo è previsto dalle norme ed il sindaco non poteva che attenersi alla normativa. Vi saranno occasioni, in futuro per incontrare i rappresentanti di categoria ed adeguare lo svolgimento del mercato alle nuove esigenze territoriali».
Montaruli, intanto, non si da per vinto e chiede una nuova riunione: «Il prossimo martedì non potrà esserci il trasferimento dei 48 operatori commerciali. Stando alle notizie riferite in riunione dalla polizia municipale gli ambulanti interessati dallo spostamento sono molti di più. E' necessaria invece la convocazione urgente da parte del sindaco di Trani e dei competenti assessori e dirigenti delle ripartizioni di un incontro con tutti i soggetti interessati, in primis le associazioni di categoria, al fine di attuare tutte le procedure previste dalle vigenti norme per ricercare soluzioni condivise, nella salvaguardia dei diritti di tutti nonché per ridare tranquillità e certezze ad una categoria, quella degli Ambulanti del mercato di Trani, attualmente disorientata, adirata e non garantita».
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