
Enti locali
Mostra di antiquariato al Monastero. Ma il sito è agibile?
Lo chiedono al dirigente otto consiglieri di maggioranza. «Ci sono tutte le autorizzazioni degli uffici competenti?»
Trani - martedì 18 ottobre 2011
Otto consiglieri comunali chiedono delucidazioni ai dirigenti del Comune di Trani circa l'inagibilità del Monastero che ospiterà nel prossimo week end una mostra di antiquariato organizzata dalla società Metropolis events di Bisceglie.
Gli otto consiglieri (sette sono del PdL) contestano la scelta del dirigente della quinta ripartizione che ha concesso alla Metropolis l'utilizzo del Monastero: «E' stato chiesto parere all'ufficio tecnico circa l'agibilità del Monastero? Quest'ultimo è a norma per quanto concerne gli impianti? Perché alla società viene demandato l'onere dell'aumento di potenza dell'impianto elettrico? Dobbiamo desumere che l'esistente non sia sufficiente o non a norma? Ci sono tutte le autorizzazioni degli uffici competenti?». Queste, in sintesi, sono alcune delle domande inserite nella nota nella quale si richiede la presa visione di tutta una serie di documenti e pareri, oltre all'attestazione della costituzione del deposito cauzionale di 5000 euro o della polizza fidejussoria.
«Desideriamo anche sapere – si legge – se il dirigente abbia verificato che il concessionario sia munito di tutte le licenze ed autorizzazioni previste dalle normative vigenti. Qualora non siano documentati i requisiti di sicurezza da noi menzionati, si chiede alla dirigente di valutare l'eventuale revoca dell'autorizzazione all'utilizzo del Monastero».
Gli otto consiglieri (sette sono del PdL) contestano la scelta del dirigente della quinta ripartizione che ha concesso alla Metropolis l'utilizzo del Monastero: «E' stato chiesto parere all'ufficio tecnico circa l'agibilità del Monastero? Quest'ultimo è a norma per quanto concerne gli impianti? Perché alla società viene demandato l'onere dell'aumento di potenza dell'impianto elettrico? Dobbiamo desumere che l'esistente non sia sufficiente o non a norma? Ci sono tutte le autorizzazioni degli uffici competenti?». Queste, in sintesi, sono alcune delle domande inserite nella nota nella quale si richiede la presa visione di tutta una serie di documenti e pareri, oltre all'attestazione della costituzione del deposito cauzionale di 5000 euro o della polizza fidejussoria.
«Desideriamo anche sapere – si legge – se il dirigente abbia verificato che il concessionario sia munito di tutte le licenze ed autorizzazioni previste dalle normative vigenti. Qualora non siano documentati i requisiti di sicurezza da noi menzionati, si chiede alla dirigente di valutare l'eventuale revoca dell'autorizzazione all'utilizzo del Monastero».
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