Multe prescritte, Visibelli carica: «Annullatele in autotutela»

La vicenda delle multe prescritte si infiamma. Colui che ha alzato il coperchio dalla pentola (Roberto Visibelli) replica all'assessore alla polizia municipale Giuseppe Paolillo che ha cercato di richiuderlo. Ed è, ovviamente, una replica alla Visibelli. Il leader di Forza Trani spiega come sia trapelata la notizia («Faccio il pentito e vi spiego i segreti dell'insuperabile intelligence del nostro movimento per evitare perdite di tempo a stanare la talpa»), bacchetta l'assessore («Gli contesto la non perfetta conoscenza delle norme») ed esprime dubbi sul numero dei verbali prescritti (appena 102) fornito dal Comune. Ecco la risposta di Visibelli:

«Ringraziamo l'assessore Paolillo per aver riscontrato, sia pure indirettamente, una nostra segnalazione, ma, tuttavia ci corre l'obbligo di fare alcune precisazioni. In primo luogo vogliamo rassicurare l'assessore che non vi è stata alcuna fuga di notizie: semplicemente uno dei verbali in questione (numero 5167xx), relativo ad una violazione del codice della strada (sosta in area in cui vige il divieto di fermata) avvenuta il 20 aprile 2010, è stato notificato nei primi giorni del corrente mese ad un dirigente del movimento Forza Trani. Recatosi presso il comando di polizia municipale per contestare il verbale, il dirigente in questione ha potuto rilevare personalmente che vi erano molti cittadini in coda per lo stesso motivo (alla faccia della privacy). In tale sede è stato loro consigliato dall'operatore di polizia municipale di servizio di fare una semplice istanza scritta per ottenere l'annullamento dell'atto. E tanto è stato da loro fatto.

Il numero di verbali notificato fuori termine è stato stimato sulla base dei dati del 2009 (ben 9.214), forniti dalla stessa polizia municipale (http://www.traniweb.it/trani/informa/11700.html), opportunamente maggiorato, atteso l'incremento dell'attività della polizia municipale nel corso del corrente anno, come del resto evidenziato dalla nota dell'assessore alla polizia municipale. Quanto all'individuazione dei responsabili della mancata notifica in tempo utile dei verbali, non occorre effettuare indagini, atteso che i verbali in questione riportano in calce sia la firma del responsabile del procedimento amministrativo, sia la firma del responsabile del procedimento informatico.

Vorremmo sommessamente suggerire all'assessore di rivedere la definizione legale di dati sensibili (stabilita dall'articolo 4 del decreto legislativo 196/2003), che certamente non comprendono il numero di verbali elevati da una amministrazione comunale. Del resto se le notizie relative all'attività amministrativa costituissero dati sensibili la politica e la stampa (cartacea o digitale) potrebbero chiudere bottega!

Suggeriamo inoltre all'assessore di informarsi sul principio dell'annullamento in autotutela. In particolare, evidenziamo quanto disposto dall'articolo 1, comma 136, della legge 311/2004 ("al fine di conseguire risparmi o minore oneri finanziari per le amministrazioni pubbliche, può sempre essere disposto l'annullamento d'ufficio dei provvedimenti amministrativi illegittimi, anche se l'esecuzione degli stessi sia ancora in corso").

Pertanto, riscontrata la decadenza del termine per la notifica dei verbali, l'ufficio, al fine di conseguire minori oneri finanziari (nello specifico le spese di spedizione, nonché eventuali costi per i prevedibili ricorsi dei cittadini), avrebbe dovuto disporre direttamente l'annullamento dei verbali. Peraltro aver notificato comunque i verbali, nonostante fosse già scaduto il prescritto termine di 150 giorni, rappresenta un'inutile vessazione per i cittadini tranesi, al quale il Comune di Trani non è nuovo (si veda il caso delle migliaia di cartelle pazze dell'Ici recapitate qualche anno fa)».

Roberto Visibelli
Forza Trani