Politica
«Ospedale di Trani, inutili le polemiche. I fatti stanno a zero»
Intervento di Beppe Corrado (Pdl)
Trani - martedì 7 dicembre 2010
«Le tematiche che riguardano lo stato di salute del nostro ospedale sono come sempre oggetto di discussioni e di difese di parte che hanno come unico risultato quello di dividere le forze politiche e di rendere sempre più debole l'azione politica in difesa del nostro ospedale.
Il consigliere comunale Damascelli, eletto dai cittadini tranesi, nei giorni scorsi ha evidenziato alcune problematiche relative alle internalizzazioni, operazione politica fatta dalla giunta Vendola alla vigilia delle scorse elezioni regionali. Tale legge regionale ha prodotto nuovi sprechi, nuovi precari e tra l'altro è stata bocciata dalla Corte Costituzionale in quanto illegittima. Il consigliere evidenziava lo stato di abbandono in cui versa il nostro ospedale in quanto l'internalizzazione ha prodotto tra le altre questione anche un caos nelle operazioni di pulizia ordinaria. A tutta risposta un partito della galassia della sinistra risponde offendendo il consigliere a cui va tutta la mia personale e quella del partito solidarietà. Forse un eletto o un semplice cittadino non può più neanche denunciare situazioni che riguardano il nostro ospedale? La sanità pubblica non ha colore politico l'ospedale di Trani non è di sinistra o di destra è di tutti.
Il piano Fitto ci ha tolto il reparto di ostetricia impedendoci di far nascere i tranesi è questo non lo nega nessuno ma il presidente Vendola in due distinte campagne elettorali ci aveva promesso la riapertura del reperto è questo è un fatto innegabile. Voglio ricordare a tutti che nel marzo scorso a pochi giorni dalle elezioni regionali il presidente Vendola è venuto in pompa magna ad inaugurare un reparto di ginecologia ed ostetricia ma le mamme tranesi continuano a non partorire nella nostra città. Il reparto tanto decantato non è altro che quello previsto dal vecchio (ma ancora vigente) piano Fitto. Questi sono fatti che evidenziano come le responsabilità siano di tutti.
Sono mesi che pongo alcune domande che necessitano risposte vere: quando riapre il nostro pronto soccorso chiuso da almeno tre anni? Quando la direzione dell'Asl si degnerà di espletare le gare per il servizio del 118 visto che il servizio è in proroga da almeno tre anni? Ogni giorno assistiamo alle proteste delle aziende fornitrici delle Asl che non vengono pagate da mesi. Il piano di riordino ospedaliero firmato dai sindaci della Bat è stato completamente disatteso dalla giunta Vendola che per rientrare dal deficit di oltre un miliardo di euro dovrà tagliare alcuni ospedali vedi Minervino e Spinazzola. Il nostro ospedale non versa certamente in buone condizioni ed a sostenerlo non sono le forze politiche di destra ma i cittadini tranesi che devono aspettare mesi per un esame (di vario genere) in quanto le liste d'attesa sono chilometriche, che si lamentano dello stato di pulizia, che si lamentano della carenza dei medici ed infermieri nei reparti, che si lamentano di un pronto soccorso di 30 metri quadrati o di reperti che purtroppo vengono aperti e chiusi nel giro di pochi mesi.
Ritengo che una soluzione ideale sia quella di un ospedale unico Trani-Bisceglie che consentirà sicuramente ai nostri cittadini di ricevere servizi di assoluta qualità. Il momento delle polemiche è finito bisogna fare fronte comune per salvaguardare il nostro ospedale e il diritto alla salute dei nostri concittadini perché lo ribadisco con forza la salute non è di destra né di sinistra ma è un diritto di tutti».
Beppe Corrado
Consigliere provinciale Pdl
Il consigliere comunale Damascelli, eletto dai cittadini tranesi, nei giorni scorsi ha evidenziato alcune problematiche relative alle internalizzazioni, operazione politica fatta dalla giunta Vendola alla vigilia delle scorse elezioni regionali. Tale legge regionale ha prodotto nuovi sprechi, nuovi precari e tra l'altro è stata bocciata dalla Corte Costituzionale in quanto illegittima. Il consigliere evidenziava lo stato di abbandono in cui versa il nostro ospedale in quanto l'internalizzazione ha prodotto tra le altre questione anche un caos nelle operazioni di pulizia ordinaria. A tutta risposta un partito della galassia della sinistra risponde offendendo il consigliere a cui va tutta la mia personale e quella del partito solidarietà. Forse un eletto o un semplice cittadino non può più neanche denunciare situazioni che riguardano il nostro ospedale? La sanità pubblica non ha colore politico l'ospedale di Trani non è di sinistra o di destra è di tutti.
Il piano Fitto ci ha tolto il reparto di ostetricia impedendoci di far nascere i tranesi è questo non lo nega nessuno ma il presidente Vendola in due distinte campagne elettorali ci aveva promesso la riapertura del reperto è questo è un fatto innegabile. Voglio ricordare a tutti che nel marzo scorso a pochi giorni dalle elezioni regionali il presidente Vendola è venuto in pompa magna ad inaugurare un reparto di ginecologia ed ostetricia ma le mamme tranesi continuano a non partorire nella nostra città. Il reparto tanto decantato non è altro che quello previsto dal vecchio (ma ancora vigente) piano Fitto. Questi sono fatti che evidenziano come le responsabilità siano di tutti.
Sono mesi che pongo alcune domande che necessitano risposte vere: quando riapre il nostro pronto soccorso chiuso da almeno tre anni? Quando la direzione dell'Asl si degnerà di espletare le gare per il servizio del 118 visto che il servizio è in proroga da almeno tre anni? Ogni giorno assistiamo alle proteste delle aziende fornitrici delle Asl che non vengono pagate da mesi. Il piano di riordino ospedaliero firmato dai sindaci della Bat è stato completamente disatteso dalla giunta Vendola che per rientrare dal deficit di oltre un miliardo di euro dovrà tagliare alcuni ospedali vedi Minervino e Spinazzola. Il nostro ospedale non versa certamente in buone condizioni ed a sostenerlo non sono le forze politiche di destra ma i cittadini tranesi che devono aspettare mesi per un esame (di vario genere) in quanto le liste d'attesa sono chilometriche, che si lamentano dello stato di pulizia, che si lamentano della carenza dei medici ed infermieri nei reparti, che si lamentano di un pronto soccorso di 30 metri quadrati o di reperti che purtroppo vengono aperti e chiusi nel giro di pochi mesi.
Ritengo che una soluzione ideale sia quella di un ospedale unico Trani-Bisceglie che consentirà sicuramente ai nostri cittadini di ricevere servizi di assoluta qualità. Il momento delle polemiche è finito bisogna fare fronte comune per salvaguardare il nostro ospedale e il diritto alla salute dei nostri concittadini perché lo ribadisco con forza la salute non è di destra né di sinistra ma è un diritto di tutti».
Beppe Corrado
Consigliere provinciale Pdl
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani 

.jpg)

.jpg)




