
Politica
Pef e crisi amministrazione, Rosa Uva: «Serve un progetto di rinascita per Trani»
L'invito dell'ex assessore di centrodestra alle forze politiche
Trani - sabato 1 aprile 2017
10.02
«Ieri abbiamo assistito da cittadini ad un Consiglio comunale importante avente all'ordine del giorno argomenti determinanti e propedeutici al bilancio di previsione e dunque relativi alla visione programmatica di questa amministrazione, Pef (piano economico finanziario) relativo all'Amiu e Tari (tassa rifiuti). Non posso non evidenziare come questa amministrazione di sinistra abbia oggi, ancora una volta, evidenziato le divisioni esistenti, nel corso dell'esame dei provvedimenti, divisioni e spaccature relative ad una totale mancanza di visione e di programmazione comune, tanto da prevedere aumenti della Tari non supportati dalla stessa maggioranza». A parlare Rosa Uva, assessore ai Servizi sociali durante l'amministrazione Tarantini, all'indomani della seduta del Consiglio comunale che non ha consentito di approvare i Pef sul servizio di gestione rifiuti.
«Credo che quanto accaduto - sottolinea - debba far riflettere tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale ed esterne al Consiglio, ma che vogliano condividere un nuovo progetto di rinascita per Trani. La nostra città è oggi allo sbando: i servizi offerti ai cittadini sono insufficienti, peraltro anche molto cari rispetto a quanto il cittadino possa ricevere in termine di agio, assistenza, tutela e sicurezza; sono due anni che assistiamo fermi ed inermi ad una situazione di sostanziale non governo. Oggi credo - sostiene l'ex esponente dell'amministrazione di centrodestra - sia arrivato il momento di riaprire un dialogo tra tutte le forze politiche che sinceramente vogliano condividere un progetto politico nuovo, che parta da una comune visione politica e non certo finalizzato all'appagamento dei bisogni particolari di qualcuno, ristabilendo quella fiducia tanto cara ai cittadini ma purtroppo negata da evidenti carenze politiche ed amministrative».
«Bisogna tornare a interrogarsi - prosegue - su come si intenda amministrare questa città, ma lo si può fare solo in un contesto di fiducia, di buon esempio e di buon governo. Questa classe politica ha ormai deluso le aspettative. Si può fare di meglio, e con la consapevolezza che lo possiamo fare tutti insieme. Se così non fosse, lo stesso copione - conclude - sarebbe destinato inevitabilmente a ripetersi».
«Credo che quanto accaduto - sottolinea - debba far riflettere tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale ed esterne al Consiglio, ma che vogliano condividere un nuovo progetto di rinascita per Trani. La nostra città è oggi allo sbando: i servizi offerti ai cittadini sono insufficienti, peraltro anche molto cari rispetto a quanto il cittadino possa ricevere in termine di agio, assistenza, tutela e sicurezza; sono due anni che assistiamo fermi ed inermi ad una situazione di sostanziale non governo. Oggi credo - sostiene l'ex esponente dell'amministrazione di centrodestra - sia arrivato il momento di riaprire un dialogo tra tutte le forze politiche che sinceramente vogliano condividere un progetto politico nuovo, che parta da una comune visione politica e non certo finalizzato all'appagamento dei bisogni particolari di qualcuno, ristabilendo quella fiducia tanto cara ai cittadini ma purtroppo negata da evidenti carenze politiche ed amministrative».
«Bisogna tornare a interrogarsi - prosegue - su come si intenda amministrare questa città, ma lo si può fare solo in un contesto di fiducia, di buon esempio e di buon governo. Questa classe politica ha ormai deluso le aspettative. Si può fare di meglio, e con la consapevolezza che lo possiamo fare tutti insieme. Se così non fosse, lo stesso copione - conclude - sarebbe destinato inevitabilmente a ripetersi».