Scuola e Lavoro
Pregiudizi sessuali ed etnici, Italia arretrata
Da Trani, il ministro Fornero boccia il Paese. Video-intervento durante il convegno della Fondazione De Benedetti
Italia - lunedì 11 giugno 2012
10.13
Durante il convegno organizzato dalla Fondazione De Benedetti nel Castello Svevo di Trani è stato proiettato un video-intervento di Elsa Fornero, ministro del lavoro, politiche sociali e pari opportunità: «E' sul lavoro che si giocano le pari opportunità. Il Ministero è presente su questi temi con le sue attività normative. Tuttavia, anche le migliori norme non bastano se non incidono sui comportamenti e sulla cultura. Il punto non è l'ampliamento delle norme esistenti, ma un'educazione alle diversità. Sotto questo profilo, il nostro paese mostra ancora una grave arretratezza culturale. Non appena archivieremo la riforma del mercato del lavoro dedicherò la mia attenzione per cercare di affermare una cultura dei diritti che in Italia è ancora abbastanza assente».
Sul tema delle discriminazioni (anche di natura sessuale), la Fornero sottolinea il ritardo nazionale: «Troppo spesso veniamo a conoscenza di persone che soffrono di pregiudizi e che soffrono per via di persistenti luoghi comuni che determinano profonde sofferenze. Questa condizione non è da Paese civile. Le norme anche in questo caso ci sono, il punto vero su cui dobbiamo riflettere è la necessità di offrire specialmente ai più piccoli un'educazione alla diversità ed alla diversità di preferenze sessuali. L'Italia, ripeto, sotto questo aspetto dimostra un'arretratezza culturale notevole».
Fornero ha anche rivolto una considerazione sull'accettazione delle popolazioni minoritarie presenti sul territorio ed in particolare ai rom. «Il pregiudizio è estremamente diffuso. Vincere i pregiudizi ed affermare nei fatti la parità di diritto è la vera scommessa per l'Italia. Abbiamo intrapreso dei percorsi di inclusione su cui ci stiamo confrontando col parlamento, è fondamentale l'aspetto dell'educazione, dentro la famiglia ed al di fuori, nella scuola. I più giovani devono imparare a capire le diversità».
Sul tema delle discriminazioni (anche di natura sessuale), la Fornero sottolinea il ritardo nazionale: «Troppo spesso veniamo a conoscenza di persone che soffrono di pregiudizi e che soffrono per via di persistenti luoghi comuni che determinano profonde sofferenze. Questa condizione non è da Paese civile. Le norme anche in questo caso ci sono, il punto vero su cui dobbiamo riflettere è la necessità di offrire specialmente ai più piccoli un'educazione alla diversità ed alla diversità di preferenze sessuali. L'Italia, ripeto, sotto questo aspetto dimostra un'arretratezza culturale notevole».
Fornero ha anche rivolto una considerazione sull'accettazione delle popolazioni minoritarie presenti sul territorio ed in particolare ai rom. «Il pregiudizio è estremamente diffuso. Vincere i pregiudizi ed affermare nei fatti la parità di diritto è la vera scommessa per l'Italia. Abbiamo intrapreso dei percorsi di inclusione su cui ci stiamo confrontando col parlamento, è fondamentale l'aspetto dell'educazione, dentro la famiglia ed al di fuori, nella scuola. I più giovani devono imparare a capire le diversità».