Scuola e Lavoro

Saldi estivi, Unimpresa: «Delusi i commercianti»

Preoccupazione per le scadenze di novembre.

«Confermate tutte le preoccupazioni di inizio luglio, quando, all'inizio del periodo dei saldi estivi 2009, annunciammo tutta la preoccupazione dei commercianti per il fortissimo calo delle vendite registrate dall'inizio dell'anno. Che i saldi non avrebbero compensato le gravissime perdite d'impresa dell'intero periodo precedente, l'avevamo ben compreso, così come avevamo recepito le difficoltà delle Imprese di far fronte alle scadenze fiscali estive, ancora troppo numerose e onerose.

Archiviata questa pagina sbiadita, che si è conclusa poco prima di ferragosto, senza neanche arrivare alla data ultima del 15 settembre, ora si profila un'altra grande preoccupazione; l'altro mese buio che comincia far tremare gli Operatori sarà il prossimo novembre, con le scadenze della 3ª rata 2009 contributi Inps individuali; acconto Irpef; versamento Iva trimestrali o mensili; ritenute alla fonte; Inps contributi personale dipendente; rata Inail per coloro che hanno optato per la rateazione; Intrastat mensili; versamento trimestrale Enasarco, per gli iscritti in questa gestione; somme a debito da Unico 2009; rinnovi contratti di locazione, imposta di registro se in scadenza e altri adempimenti per soggetti obbligati.

Intanto nell'intera provincia Bat la situazione relativa al commercio al dettaglio registra uno stato di crisi che preoccupa non poco e sono in aumento le chiusure di negozi di piccole e medie dimensioni, anche monomarca di rilevante importanza. Alla luce delle suddette considerazioni lanciamo un altro allarme che è tipico di queste situazioni. Infatti il perdurare di difficoltà economiche delle aziende potrebbe facilmente indurre ad un incremento del ricorso al "prestito ad usura", fenomeno sempre troppo sottaciuto ma che esiste ed è persistente, come dimostrano le importanti recenti operazioni delle Forze dell'Ordine. Nonostante, però, i continui appelli alla collaborazione per comprendere l'entità del fenomeno, quando abbiamo sollecitato azioni importanti e concrete non abbiamo avuto risposta.Era il 20 maggio 2009 allorquando scrivemmo alle Autorità delle Forze dell'Ordine nonché al Presidente della Camera di Commercio di Bari, proponendo l'apertura di uno Sportello "formativo e informativo" Antiracket e Antiusura nel comune di Andria, presso la sede distaccata della Camera di Commercio, in Corso Europa Unita, essendoci la disponibilità di una superficie quasi pari alla metà di quella occupata dalla C.C.I.A.A., inutilizzata e comunque pagata dal comune al locatore. L'idea-progetto rientrava nel Protocollo d'Intesa siglato da Unimpresa Bat con l'Associazione provinciale Antiracket Antimafia il 20 dicembre 2007, presso l'Aula di Formazione della Scuola del Corpo di Polizia Municipale di Andria, alla presenza del Sindaco Zaccaro e delle massime Autorità di Pubblica Sicurezza cittadine. A quella forte sollecitazione non abbiamo mai avuto risposta e, a questo punto, invitiamo il Prefetto della provincia di Barletta-Andria-Trani S.E. dott. Carlo SESSA ad interessarsi del problema e a convocarci presso la sede della Prefettura, a Barletta, per affrontare questo tema che, alla luce delle considerazioni di cui alla presente, potrebbe diventare una vera emergenza sociale, se non affrontato concretamente e unendo tutte le forze presenti sul territorio».

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