Sartoria sociale, il bilancio dopo un mese di attività

Il Laboratorio di Sartoria Sociale, frutto della collaborazione tra l'Asl Bt e l'associazione Auser Trani, ha compiuto il suo primo mese di attività. Un mese di lavoro, di grandi soddisfazioni e di momenti di condivisione. Il progetto ha coinvolto gli utenti del Centro di Salute Mentale di Trani-Bisceglie, e l'intera cittadinanza, con lo scopo di creare spazi di crescita e di autonomia personale, ma anche momenti di reale integrazione e di inclusione sociale. L'Auser ha provato a dare un taglio al problema dell'invecchiamento malsano. Gli anziani dovrebbero mantenere un tenore di vita attivo, sentirsi parte di un progetto, avere degli interessi che stimolino l'autonomia del singolo mettendolo in relazione con l'altro.

«L'obiettivo principale - ha raccontato Emanuela Sorrentino, educatrice Csm - è l'integrazione. Avere quotidianamente un'attività da svolgere è fondamentale per non lasciarsi andare e non può che portare benessere. Si tratta di realizzare manufatti che potrebbero anche essere venduti e il ricavato fungerebbe da sostegno per l'attività stessa».

Unire l'utile al dilettevole: «Ogni lunedì, dalle 17 alle 19, ci impegniamo per creare qualcosa di nuovo, in perfetta sintonia e creando momenti di grande integrazione», ha commentato Santa Berardi, coordinatrice della Sartoria Sociale. Un bellissimo percorso, un'occasione per stare insieme e imparare qualcosa di nuovo, all'insegna dell'amicizia e della solidarietà, come ha spiegato la signora Maria, una delle entusiaste partecipanti.