Cronaca

Scandalo sanità in Puglia, arrestato Sandro Frisullo

In manette il vice presidente della Regione. Favorì Gianpaolo Tarantini negli appalti

Nella mattinata di oggi, i militari del nucleo di polizia tributaria di Bari della Guardia di Finanza hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare emessa dal tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di Sandro Frisullo, ex vice presidente della Regione Puglia, del dott. Vincenzo Valente, direttore amministrativo della Asl di Lecce, del dott. Antonio Montinaro, primario di neurochirurgia del presidio ospedaliero Vito Fazzi di Lecce, del dott. Roberto Andrioli, funzionario dell'area gestione patrimonio della Asl di Lecce.

I gravi indizi si fondano sulle intercettazioni telefoniche ed ambientali, sulla disamina della documentazione acquisita presso Asl e ospedali, dalle dichiarazioni di Gianpaolo Tarantini e di numerose persone informate dei fatti. Il presente provvedimento è adottato nell'ambito dell'attività del settore sanità pubblica regionale (per il quale l'ufficio di procura ha attuato una specifica organizzazione in gruppi di lavoro e un preciso coordinamento) e sulla base della complessa attività di indagine svolta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bari.

Per Sandro Frisullo e Vincenzo Valente, il gip ha disposto la misura cautelare in carcere, mentre per i restanti due il provvedimento imposto prevede la restrizione agli arresti domiciliari. I reati la cui sussistenza è stata riconosciuta dal gip sono turbativa d'asta ed associazione per delinquere finalizzata a commettere un numero indeterminato di reati contro la pubblica amministrazione e contro la fede pubblica, nell'ambito dell'attività svolta dalla Asl di Lecce, segnatamente nella gestione delle gare e delle trattative per l'acquisto di attrezzature sanitarie e strumentari chirurgici e per l'affidamento dei servizi da espletare nell'ambito delle relative strutture sanitarie, gestione attuata avvantaggiando le società dei fratelli Tarantini.

Il gip ha riconosciuto che Sandro Frisullo si adoperava per accreditare i fratelli Tarantini e far ottenere alle aziende riconducibili a questi ultimi commesse in cambio del pagamento di somme di danaro in contanti, favori di natura sessuale e altri vantaggi patrimoniali (utilizzo di autovettura ed autista, acquisiti presso esercizi commerciali, servizi di pulizia presso la propria dimora).
  • Pinuccio Tarantini
  • Arresto
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