Foto Tonino Lacalamita" />
Attualità
SPI CGIL Trani: "Non farti ingannare" dalle truffe
Grande partecipazione ed interesse all'incontro su rischi online e porta a porta
Trani - mercoledì 3 dicembre 2025
8.10
Grande partecipazione ieri, martedì 2 dicembre, presso la Parrocchia Santa Maria delle Grazie, per l'incontro pubblico promosso dalla CGIL sul tema della sicurezza dei cittadini: "Non farti ingannare, la verità sulle truffe". L'incontro, al quale era presente il V.Sindaco Fabrizio Ferrante che ha portato la sua diretta testimonianza sul tema, ha messo a fuoco le strategie di prevenzione necessarie per contrastare un fenomeno in forte crescita che, solo nel 2024, ha generato oltre 18.000 denunce online in Italia. Gli esperti intervenuti hanno chiarito che la minaccia si manifesta in due forme: le truffe digitali, sempre più insidiose, e quelle "fisiche", perpetrate direttamente a domicilio.
Durante il dibattito è emerso che le frodi online puntano sempre più sulla leva emotiva dell'urgenza e della paura per indurre le vittime all'errore. La cittadinanza è stata messa in guardia sulle tattiche più diffuse come i falsi allarmi bancari, sono i messaggi o chiamate che simulano gravi problemi di sicurezza sui conti correnti, spingendo l'utente a cliccare immediatamente su link esterni o a comunicare dati riservati, oppure le impersonificazione di enti, qui si tratta di falsi avvisi di bollette in scadenza o problemi con servizi pubblici (luce, gas, poste), con l'intento di ottenere pagamenti rapidi o informazioni personali. Il consiglio chiave ribadito è stato quello di non agire mai d'impulso. Prima di fornire dati o cliccare su un link, è fondamentale verificare l'autenticità della richiesta utilizzando esclusivamente i canali di contatto ufficiali dell'ente o dell'istituto di credito.
Parallelamente al mondo digitale, persiste il pericolo delle truffe a domicilio, dove falsi tecnici o incaricati tentano di entrare nelle case. Gli esperti hanno sottolineato che i truffatori operano creando confusione e una finta situazione di emergenza (come presunte fughe di gas o la necessità di controllare banconote). Per contrastarli, è necessario adottare un atteggiamento di sana diffidenza. Giovanni Dalò , Segretario Generale SPI CGIL BAT, ha ribaltato, nel suo intervento, il concetto comune di educazione, lanciando uno slogan potente: "Diffidare non è scortesia, è intelligenza". Dalò ha così invitato a una sana prudenza, definendola una necessaria "propensione a evitare il rischio" quando si viene contattati da sconosciuti o ci si trova di fronte a situazioni anomale. Dalò ha inquadrato le truffe agli anziani come una "piaga sociale" in costante crescita. Il problema, tuttavia, è spesso sommerso: molte vittime non denunciano per paura o vergogna. La strategia dello SPI CGIL è quella di "allargare gli spazi", uscendo dalle sedi sindacali per entrare nei luoghi di aggregazione naturale, come le parrocchie. La filosofia è chiara: "Conoscere significa affrontare il problema con lucidità", eliminando quella vulnerabilità che nasce dall'ignoranza delle nuove tecniche di raggiro.
L'incontro ha toccato anche la dimensione umana del fenomeno, la sua trasversalità e l'isolamento delle vittime. Ines Fabbretti, Capo Lega SPI CGIL Trani, fra le organizzatrici dell'incontro, operando in prima linea nell'ascolto ("front office"), ha sfatato il mito che le truffe siano un problema esclusivo della terza età: "Il fenomeno è globale e riguarda anche i giovani, sempre più esposti ai rischi del web e degli smartphone". Tuttavia, l'analisi psicologica differenzia le reazioni: mentre il giovane prova "timore" nel raccontare l'accaduto, l'anziano vive un profondo senso di fallimento personale. Fabbretti ha sottolineato come l'anziano si vergogni di "non essere riuscito ad autotutelarsi", vivendo la truffa come la prova del proprio declino cognitivo o della propria incapacità. Questa vergogna innesca un meccanismo pericoloso: la vittima nasconde l'accaduto e si isola sempre di più. L'obiettivo dello SPI CGIL, attraverso la formazione nazionale e territoriale, è proprio rompere questo muro di silenzio e solitudine.
E' stato interessante registrare come l'incontro si sia svolto in spazi che di solito vengono utilizzati per fini parrocchiali, un aspetto questo di non poco conto. Don Vincenzo Giannico, Parroco Chiesa Santa Maria delle Grazie, ha spiegato la scelta di ospitare l'incontro sindacale come una naturale estensione della missione pastorale: la parrocchia deve essere "casa per tutti", specialmente per i fragili e gli ultimi che spesso vivono la comunità come unico punto di riferimento. Il parroco ha toccato il tasto dolente dell'impatto emotivo: "La consolazione serve fino a un certo punto. Quando l'anziano subisce una truffa, subentra un senso di inadeguatezza e vergogna che lo porta a tacere persino con i propri familiari. Per questo, la Chiesa non può limitarsi a curare le ferite spirituali dopo il fatto, ma deve attivarsi nella prevenzione." Don Vincenzo definisce l'evento non come una "Chiesa in uscita" in senso fisico, ma come una "Chiesa che accoglie", capace di offrire strumenti concreti per difendersi, affinché "nessun possa più cadere in queste trappole".
Francesca Bruno, Componente della Segreteria Provinciale SPI CGIL BAT, è stata chiara nel definire le truffe non più come episodi isolati, ma come una vera e propria "tematica emergenziale" che colpisce trasversalmente tutte le fasce d'età, dai giovanissimi agli anziani, con una particolare incidenza sulle donne e sui soggetti più vulnerabili. L'impegno dello SPI CGIL è capillare: "l'obiettivo è avvicinare i cittadini - ha detto - fornendo informazioni tecniche precise per prevenire i danni, per questo Il sindacato mette a disposizione le proprie sedi (come la Camera del Lavoro di Trani) come presidi fisici dove chiedere aiuto e informazioni prima di agire." Per sconfiggere il fenomeno, infatti, la strada è l'informazione, un aspetto ribadito fortemente da Gaetano Corvasce, SILP CGIL Polizia Postale, che nel suo intervento. molto seguito, ha voluto focalizzarsi sulle diverse tipologie di truffe.
La creazione di una solida rete di supporto che ascolti e si adoperi per prevenire ed arginare il fenomeno è una urgenza sociale alla quale non ci si può sottrarre. Va lanciato un appello ai familiari affinché sostengano le vittime con comprensione, evitando ogni forma di rimprovero che possa indurre ulteriore chiusura. L'informazione, la condivisione e la sinergia tra forze dell'ordine e comunità sono il vero baluardo contro chi approfitta della vulnerabilità altrui.
Durante il dibattito è emerso che le frodi online puntano sempre più sulla leva emotiva dell'urgenza e della paura per indurre le vittime all'errore. La cittadinanza è stata messa in guardia sulle tattiche più diffuse come i falsi allarmi bancari, sono i messaggi o chiamate che simulano gravi problemi di sicurezza sui conti correnti, spingendo l'utente a cliccare immediatamente su link esterni o a comunicare dati riservati, oppure le impersonificazione di enti, qui si tratta di falsi avvisi di bollette in scadenza o problemi con servizi pubblici (luce, gas, poste), con l'intento di ottenere pagamenti rapidi o informazioni personali. Il consiglio chiave ribadito è stato quello di non agire mai d'impulso. Prima di fornire dati o cliccare su un link, è fondamentale verificare l'autenticità della richiesta utilizzando esclusivamente i canali di contatto ufficiali dell'ente o dell'istituto di credito.
Parallelamente al mondo digitale, persiste il pericolo delle truffe a domicilio, dove falsi tecnici o incaricati tentano di entrare nelle case. Gli esperti hanno sottolineato che i truffatori operano creando confusione e una finta situazione di emergenza (come presunte fughe di gas o la necessità di controllare banconote). Per contrastarli, è necessario adottare un atteggiamento di sana diffidenza. Giovanni Dalò , Segretario Generale SPI CGIL BAT, ha ribaltato, nel suo intervento, il concetto comune di educazione, lanciando uno slogan potente: "Diffidare non è scortesia, è intelligenza". Dalò ha così invitato a una sana prudenza, definendola una necessaria "propensione a evitare il rischio" quando si viene contattati da sconosciuti o ci si trova di fronte a situazioni anomale. Dalò ha inquadrato le truffe agli anziani come una "piaga sociale" in costante crescita. Il problema, tuttavia, è spesso sommerso: molte vittime non denunciano per paura o vergogna. La strategia dello SPI CGIL è quella di "allargare gli spazi", uscendo dalle sedi sindacali per entrare nei luoghi di aggregazione naturale, come le parrocchie. La filosofia è chiara: "Conoscere significa affrontare il problema con lucidità", eliminando quella vulnerabilità che nasce dall'ignoranza delle nuove tecniche di raggiro.
L'incontro ha toccato anche la dimensione umana del fenomeno, la sua trasversalità e l'isolamento delle vittime. Ines Fabbretti, Capo Lega SPI CGIL Trani, fra le organizzatrici dell'incontro, operando in prima linea nell'ascolto ("front office"), ha sfatato il mito che le truffe siano un problema esclusivo della terza età: "Il fenomeno è globale e riguarda anche i giovani, sempre più esposti ai rischi del web e degli smartphone". Tuttavia, l'analisi psicologica differenzia le reazioni: mentre il giovane prova "timore" nel raccontare l'accaduto, l'anziano vive un profondo senso di fallimento personale. Fabbretti ha sottolineato come l'anziano si vergogni di "non essere riuscito ad autotutelarsi", vivendo la truffa come la prova del proprio declino cognitivo o della propria incapacità. Questa vergogna innesca un meccanismo pericoloso: la vittima nasconde l'accaduto e si isola sempre di più. L'obiettivo dello SPI CGIL, attraverso la formazione nazionale e territoriale, è proprio rompere questo muro di silenzio e solitudine.
E' stato interessante registrare come l'incontro si sia svolto in spazi che di solito vengono utilizzati per fini parrocchiali, un aspetto questo di non poco conto. Don Vincenzo Giannico, Parroco Chiesa Santa Maria delle Grazie, ha spiegato la scelta di ospitare l'incontro sindacale come una naturale estensione della missione pastorale: la parrocchia deve essere "casa per tutti", specialmente per i fragili e gli ultimi che spesso vivono la comunità come unico punto di riferimento. Il parroco ha toccato il tasto dolente dell'impatto emotivo: "La consolazione serve fino a un certo punto. Quando l'anziano subisce una truffa, subentra un senso di inadeguatezza e vergogna che lo porta a tacere persino con i propri familiari. Per questo, la Chiesa non può limitarsi a curare le ferite spirituali dopo il fatto, ma deve attivarsi nella prevenzione." Don Vincenzo definisce l'evento non come una "Chiesa in uscita" in senso fisico, ma come una "Chiesa che accoglie", capace di offrire strumenti concreti per difendersi, affinché "nessun possa più cadere in queste trappole".
Francesca Bruno, Componente della Segreteria Provinciale SPI CGIL BAT, è stata chiara nel definire le truffe non più come episodi isolati, ma come una vera e propria "tematica emergenziale" che colpisce trasversalmente tutte le fasce d'età, dai giovanissimi agli anziani, con una particolare incidenza sulle donne e sui soggetti più vulnerabili. L'impegno dello SPI CGIL è capillare: "l'obiettivo è avvicinare i cittadini - ha detto - fornendo informazioni tecniche precise per prevenire i danni, per questo Il sindacato mette a disposizione le proprie sedi (come la Camera del Lavoro di Trani) come presidi fisici dove chiedere aiuto e informazioni prima di agire." Per sconfiggere il fenomeno, infatti, la strada è l'informazione, un aspetto ribadito fortemente da Gaetano Corvasce, SILP CGIL Polizia Postale, che nel suo intervento. molto seguito, ha voluto focalizzarsi sulle diverse tipologie di truffe.
La creazione di una solida rete di supporto che ascolti e si adoperi per prevenire ed arginare il fenomeno è una urgenza sociale alla quale non ci si può sottrarre. Va lanciato un appello ai familiari affinché sostengano le vittime con comprensione, evitando ogni forma di rimprovero che possa indurre ulteriore chiusura. L'informazione, la condivisione e la sinergia tra forze dell'ordine e comunità sono il vero baluardo contro chi approfitta della vulnerabilità altrui.

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