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Attualità
Nuovo mercato ittico a Trani: “E i pescatori sono stati ascoltati?”
La nota della Flai Cgil Bat che più volte ha sollecitato l’amministrazione comunale sul tema senza mai avere risposte
Trani - martedì 24 giugno 2025
"Più volte abbiamo sollecitato l'apertura di un dialogo sulla necessità che anche a Trani ci fosse un nuovo mercato ittico, anzi ce ne fosse uno. Una città costiera, con una importante marineria che non avesse un luogo fisico dove svolgere le attività di vendita e commercializzazione del prodotto ittico ci sembrava un controsenso, soprattutto quando si annuncia attenzione al settore e vicinanza agli operatori. Per questo apprendiamo positivamente il fatto che finalmente il Comune di Trani si sia attivato per attingere a finanziamenti, scopriamo anche che c'è la volontà di ubicare questo mercato in un'area al coperto sul molo di Santa Lucia. Bene, anzi, benissimo. Ma non possiamo non sottolineare il fatto che non siamo mai stati convocati dall'amministrazione comunale che ascoltando noi avrebbe nei fatti ascoltato la voce dei pescatori, i diretti interessati, coloro che utilizzeranno il mercato e che sicuramente avrebbero potuto e possono ancora dare un forte contributo su questo tema". Le parole sono della segretaria generale della Flai Cgil Bat, Dora Lacerenza, all'indomani della notizia relativa al progetto del nuovo mercato ittico a Trani per il quale ci sarebbe anche uno studio di fattibilità per un'area coperta al molo di Santa Lucia.
"L'ultima lettera di incontro inviata all'attenzione del sindaco Amedeo Bottaro risale al novembre del 2024, dopo una iniziativa 'Diritti in marineria' svolta al porto di Trani dove, tra le varie problematiche emerse, c'era appunto quella mancanza di una struttura per la vendita diretta del proprio prodotto condizione necessaria per i pescatori superare la filiera e per ridare attrattività al mestiere più antico del mondo che altrimenti rischia di scomparire per sempre", fanno sapere ancora dalla Flai Cgil.
"È un allarme che lanciamo da anni, quello del mancato ricambio generazionale e, purtroppo, i numeri ora ci stanno dando tristemente ragione. È già tardi ma se si interviene subito forse c'è ancora un po' di tempo per invertire la tendenza. Altrimenti, potremmo davvero parlare di una morte annunciata. Il settore della pesca è ai minimi storici per numero di pescherecci e personale imbarcato nelle nostre marinerie. Quello che abbiamo sempre denunciato si sta verificando ed è la diretta conseguenza di un comparto alle prese con un'atavica crisi derivante dal poco pescato. Per questo c'è bisogno di un'alleanza interistituzionale, altrimenti le tempeste non saranno solo quelle metereologica a mettere in difficoltà il comparto ma anche quelle derivanti dalla scarca attenzione da parte della politica a tutti i livelli", conclude il segretario generale della Flai Cgil Puglia, Antonio Ligorio, riferendosi alla più generali questioni che riguardano il settore.
"L'ultima lettera di incontro inviata all'attenzione del sindaco Amedeo Bottaro risale al novembre del 2024, dopo una iniziativa 'Diritti in marineria' svolta al porto di Trani dove, tra le varie problematiche emerse, c'era appunto quella mancanza di una struttura per la vendita diretta del proprio prodotto condizione necessaria per i pescatori superare la filiera e per ridare attrattività al mestiere più antico del mondo che altrimenti rischia di scomparire per sempre", fanno sapere ancora dalla Flai Cgil.
"È un allarme che lanciamo da anni, quello del mancato ricambio generazionale e, purtroppo, i numeri ora ci stanno dando tristemente ragione. È già tardi ma se si interviene subito forse c'è ancora un po' di tempo per invertire la tendenza. Altrimenti, potremmo davvero parlare di una morte annunciata. Il settore della pesca è ai minimi storici per numero di pescherecci e personale imbarcato nelle nostre marinerie. Quello che abbiamo sempre denunciato si sta verificando ed è la diretta conseguenza di un comparto alle prese con un'atavica crisi derivante dal poco pescato. Per questo c'è bisogno di un'alleanza interistituzionale, altrimenti le tempeste non saranno solo quelle metereologica a mettere in difficoltà il comparto ma anche quelle derivanti dalla scarca attenzione da parte della politica a tutti i livelli", conclude il segretario generale della Flai Cgil Puglia, Antonio Ligorio, riferendosi alla più generali questioni che riguardano il settore.