Politica
Trani 2012, Cuccovillo resta pro Ugo Operamolla
«Di Marzio fa terrorismo psicologico». Ballottaggio, la replica dell'esponente dell'Italia dei Valori
Trani - martedì 15 maggio 2012
10.26
«Chi ama la democrazia ed ama Trani domenica voti Operamolla». Alle parole di Giuseppe Di Marzio risponde Nicola Cuccovillo dell'Italia dei Valori. «Le dichiarazioni di Di Marzio – scrive Cuccovillo - sono inaspettate ed inaudite proprio perchè pronunciate dall'ex presidente del Consiglio comunale di Trani. Di Marzio e Riserbato cercano a loro modo di inventare un altro sistema elettorale ricucito sulle loro esigenze: elezione del sindaco con doppio turno obbligatorio. Essi, peraltro già presidenti di assemblee consiliari (comunale l'uno e provinciale l'altro) sanno benissimo che il doppio turno è scelta elettorale democratica che assicura una vera governabilità. Il responso a Trani è inequivocabile: la maggioranza dei tranesi non vuole Riserbato sindaco. Per l'esattezza il 55% dei tranesi ha detto no a Riserbato. Il ballottaggio serve appunto per eleggere un sindaco voluto dalla maggioranza dei tranesi. Domenica e lunedì i cittadini di Trani potranno decidere se vogliono Operamolla sindaco di Trani o il successore della precedente amministrazione Riserbato. I tranesi decidono se vogliono cambiare o lasciare tutto come prima».
«Di Marzio – prosegue l'esponente dell'Idv - sa bene che moltissimi elettori del centrodestra, il 10%, non vuole Riserbato sindaco e non lo ha votato. Il ballottaggio è l'occasione democratica per decidere chi sarà il sindaco di Trani. Operamolla il sindaco lo può fare meglio. Questa è la nostra convinzione e crediamo sia la convinzione del 55% dei tranesi. Il terrorismo su presunti commissariamenti è irrituale se fatto appunto da una figura istituzionale come Peppino Di Marzio che ben sa che con una maggioranza bulgara la precedente amministrazione ha spesso dovuto ricorrere all'aiuto di consiglieri non di maggioranza per approvare provvedimenti essenziali per la città. Lo stesso bilancio consultivo 2010 non è stato approvato e dubitiamo che gli stessi consiglieri uscenti e riconfermati del Pdl lo approveranno. Insomma Di Marzio sa che la maggioranza oggi è formata dal senso di responsabilità di tutti i consiglieri e che per decidere su un asilo, sui servizi in un quartiere, sulle attività di una municipalizzata, sui bilanci della città, non esistono numeri precostituiti in situazioni di emergenza come quella che Trani dovrà affrontare dopo il disastro economico provocato dalla precedente amministrazione che ci lascia in eredità due bilanci consultivi 2009 e 2010 in bilico, segno di buchi contabili e debiti fuori bilancio allarmanti».
«Il presidente Di Marzio – conclude Cuccovillo - lasci stare il terrorismo dell'ultimo giorno e convenga con noi che chi ama Trani non la lascia in balia dei commissari. Questa è stata una precisa volontà del Pdl che lo ha fatto nel 2007 e lo ha ripetuto oggi per il bilancio».
«Di Marzio – prosegue l'esponente dell'Idv - sa bene che moltissimi elettori del centrodestra, il 10%, non vuole Riserbato sindaco e non lo ha votato. Il ballottaggio è l'occasione democratica per decidere chi sarà il sindaco di Trani. Operamolla il sindaco lo può fare meglio. Questa è la nostra convinzione e crediamo sia la convinzione del 55% dei tranesi. Il terrorismo su presunti commissariamenti è irrituale se fatto appunto da una figura istituzionale come Peppino Di Marzio che ben sa che con una maggioranza bulgara la precedente amministrazione ha spesso dovuto ricorrere all'aiuto di consiglieri non di maggioranza per approvare provvedimenti essenziali per la città. Lo stesso bilancio consultivo 2010 non è stato approvato e dubitiamo che gli stessi consiglieri uscenti e riconfermati del Pdl lo approveranno. Insomma Di Marzio sa che la maggioranza oggi è formata dal senso di responsabilità di tutti i consiglieri e che per decidere su un asilo, sui servizi in un quartiere, sulle attività di una municipalizzata, sui bilanci della città, non esistono numeri precostituiti in situazioni di emergenza come quella che Trani dovrà affrontare dopo il disastro economico provocato dalla precedente amministrazione che ci lascia in eredità due bilanci consultivi 2009 e 2010 in bilico, segno di buchi contabili e debiti fuori bilancio allarmanti».
«Il presidente Di Marzio – conclude Cuccovillo - lasci stare il terrorismo dell'ultimo giorno e convenga con noi che chi ama Trani non la lascia in balia dei commissari. Questa è stata una precisa volontà del Pdl che lo ha fatto nel 2007 e lo ha ripetuto oggi per il bilancio».