«Trani Classic Festival». <span>Foto Adriana Fabrizio</span>
«Trani Classic Festival». Foto Adriana Fabrizio
Eventi e cultura

«Trani Classic Festival», lo speciale a otto mani è stato un successo

Il Monastero di Colonna scenario del secondo appuntamento con il “Trani Classic&Friends” che ha entusiasmato il pubblico

Quattro amici, otto mani e due pianoforti; sullo sfondo il monastero e la bellezza di un tramonto d'estate pugliese; protagonista è la musica. Si potrebbe riassumere così la serata di ieri, seconda tappa del "Trani Classic Festival", che ci accompagnerà fino alla fine di agosto. Ma c'è molto di più: la musica suonata nell'occasione di ieri è stata scelta accuratamente dai direttori artistici per essere compresa dal più vasto pubblico possibile, con l'intento di rendere accessibile la cultura a tutti, senza cadere nel cliché della musica come strumento di intrattenimento e rendendo il concerto gratuito, in modo da eliminare anche l'ulteriore ostacolo economico del pagamento del biglietto. L'esperimento sembra davvero riuscito: l'atmosfera più informale e familiare, come ha affermato Paolo Scafarella, direttore artistico del festival, unita alla bellezza del luogo, ha permesso di creare una bella connessione fra i musicisti e il pubblico.

I protagonisti della serata sono stati Paolo Scafarella, Serena Valluzzi, Cristina Di Lecce e Leonardo Colafelice. I quattro Maestri hanno coinvolto il pubblico nell'ascolto, grazie alla scelta di brani del repertorio classico conosciuti anche dal grande pubblico, come il "Va' Pensiero" del "Nabucco" di Verdi e "La bella addormentata nel bosco" di Tchaikovsky, tutte trascrizioni originali degli autori delle composizioni, ancora oggi attualissime. La scelta non è stata assolutamente casuale, perché ha dato modo di interpretare brani provenienti da ambiti musicali diversi: dalle arie dell'opera lirica alle composizioni per pianoforte solista, ma a otto mani, trasformando uno strumento solitario in un'orchestra.

A parlare del significato del "Trani Classic&Friends" sono proprio i quattro musicisti. Come ha affermato la M° Cristina Di Lecce: "La musica è un grandissimo mezzo per unire le persone" e proprio grazie alla musica i quattro maestri hanno fatto amicizia e sono numerose le volte in cui hanno potuto suonare assieme. La formazione di ieri sera è stata assolutamente particolare, forse unica, perché non è facile trovare nei programmi delle stagioni concertistiche delle esibizioni a otto mani.

La M° Serena Valluzzi ha sottolineato – inoltre – "la bellezza dello stare assieme, di suonare insieme e di divertirsi mentre si suona", restituendo questo divertissement al pubblico. Anche l'ambiente familiare e la scelta del luogo in cui tenere il concerto, oltre che del repertorio da suonare, nasce proprio dall'idea di coinvolgere più attivamente il pubblico, come fa notare il M° Leonardo Colafelice. La buona riuscita del concerto, inoltre, è stata anche possibile grazie alla coordinazione dei quattro musicisti, che sono riusciti a superare le difficoltà tecniche di dover eseguire dei brani a ottomani.

"La bella musica non muore mai ed è sempre meravigliosa" – afferma la M° Di Lecce – "bisogna solo avere la pazienza di ascoltare; quando si aprono le orecchie e ci si lascia un po' emozionare, che è quello che un po'ci dimentichiamo, quello che sappiamo fare benissimo da bambini, lasciarci emozionare da qualsiasi cosa, ecco: basta soltanto lasciare andare un po' tutte le tensioni, ascoltare e far scorrere le emozioni. Con la musica si può fare."

Chiunque può avvicinarsi alla musica, i maestri non hanno dubbi: "Abbiamo avuto la testimonianza di come la musica unisce; sono venute persone da tutta la Puglia, persone - affermano i M° Colafelice e Di Lecce - che hanno assistito ad altri concerti nei giorni scorsi e che si sono spostate da altre città insieme per venire ad ascoltare il concerto, per andare a visitare una città e magari, semplicemente, per il piacere di stare insieme e di vivere una bella serata. La musica riesce anche in questo, ad unire le persone che la fanno ma anche le persone che la ascoltano e, alle volte, ad unire anche le persone a se stesse. Quindi, chiunque, a qualsiasi età voglia avvicinarsi alla musica lo faccia, perché sicuramente non se ne pentirà. C'erano tanti studenti di conservatorio, tante persone di differenti età: questo ancora evidenzia come la musica non selezioni una fascia d'età ma abbraccia tutti coloro che vogliono ascoltarla."

Il prossimo appuntamento per la kermesse musicale del "Trani Classic Festival" è fissato per il 19 agosto ore 20:30 al Castello Svevo, suonerà il M° Antonio Pompa-Baldi che delizierà il pubblico con il Gran Repertorio per Pianoforte, presentando "Ravel en Rêve" di Roberto Piana, il famoso Gaspard de la nuit di Ravel e la celebre Seconda Sonata (1931) di Rachmaninov.
7 foto«Trani Classic Festival» Monastero di Colonna 09 agosto 2025Adriana Fabrizio
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