
Attualità
Trani e la triste “Pasquetta di Sangue” del 1943
In mattinata la commemorazione ed il racconto della pagina di storia tranese con la voce della Signora Domenica Sonatore
Trani - domenica 27 aprile 2025
19.12
Se pur tutto avvenne nel lontano 27 aprile del 1943, ancora oggi la città di Trani e la sua comunità non dimentica la commemorazione delle 35 vittime dei bombardamenti angloamericani, che in quel giorno di 82 anni fa, scrissero una delle pagine più cupe della storia tranese.
Questa mattina si è svolta in Piazza Teatro la celebrazione in ricordo delle vittime, 21 civili e 14 militari, alla presenza della Signora Sonatore, ultima superstite di quella notte, dei suoi figli e delle istituzioni locali.
Il periodo era quello fascista, della guerra, della fame e di un'incertezza costante sul futuro di ognuno. Incertezza data soprattutto dalla guerra e dalla scia di morte che, come la storia insegna, miete vittime sempre e comunque.
Di quella fatidica notte a cavallo tra il 26 e il 27 di aprile ci racconta la Signora Domenica Sonatore, voce storica della città e vera artefice della nascita di questa "tradizione del ricordo": «In quel giorno avevo solo 3 anni. Nella notte tra il 26 ed il 27 avvenne il bombardamento, mi trovo salva perché rimasi a dormire da mia nonna in Via Statuti Marittimi. La mia vita fortunatamente è andata aventi. Mio padre era dell'aviazione, è morto da civile solo perché era in malattia e fu richiamato dalla guerra. Inizialmente interpellai qualcuno del comune per provare a far ricordare i 50anni dei morti tranesi ma mi fu detto che non c'erano soldi, così da civile feci manifesti e messa da sola, venne molta gente. Poi Scalfaro mandò la medaglia d'argento. Non ho mai avuto soldi, lo ho fatto solo per il ricordo».
Presente per le istituzioni locali il Vicesindaco Avv. Fabrizio Ferrante, che delle celebrazioni parla così: «La signora Sonatore ci ricorda questa triste pagina di storia. Abbiamo il dovere di ricordare», ricorda poi Gino de Angelis, uno dei militari che si prodigò per salvare svariate persone in quell'occasione: «è venuto a mancare qualche giorno fa Gino de Angelis. Abbiamo l'obbligo di ricordare anche chi in quella circostanza aiutò a limitare le perdite con la sua attività. La signora Sonatore – conclude il Vicesindaco – ci ricorda con compassione quegli orrendi momenti dandoci però anche un messaggio di speranza e la ringraziamo».
Un bombardano quello angloamericano che tolse tanto la vita a molti cittadini, ricordiamo le 35 vittime su una città all'epoca di 35.000 abitanti, quanto parte della "vita culturale" della città, in quanto parte di quei bombardamenti si abbatterono sull'ormai "dimenticato" Teatro presente nell'omonima piazza del centro, dando il via alla decadenza della struttura che porterà in fine al suo abbattimento.
Questa mattina si è svolta in Piazza Teatro la celebrazione in ricordo delle vittime, 21 civili e 14 militari, alla presenza della Signora Sonatore, ultima superstite di quella notte, dei suoi figli e delle istituzioni locali.
Il periodo era quello fascista, della guerra, della fame e di un'incertezza costante sul futuro di ognuno. Incertezza data soprattutto dalla guerra e dalla scia di morte che, come la storia insegna, miete vittime sempre e comunque.
Di quella fatidica notte a cavallo tra il 26 e il 27 di aprile ci racconta la Signora Domenica Sonatore, voce storica della città e vera artefice della nascita di questa "tradizione del ricordo": «In quel giorno avevo solo 3 anni. Nella notte tra il 26 ed il 27 avvenne il bombardamento, mi trovo salva perché rimasi a dormire da mia nonna in Via Statuti Marittimi. La mia vita fortunatamente è andata aventi. Mio padre era dell'aviazione, è morto da civile solo perché era in malattia e fu richiamato dalla guerra. Inizialmente interpellai qualcuno del comune per provare a far ricordare i 50anni dei morti tranesi ma mi fu detto che non c'erano soldi, così da civile feci manifesti e messa da sola, venne molta gente. Poi Scalfaro mandò la medaglia d'argento. Non ho mai avuto soldi, lo ho fatto solo per il ricordo».
Presente per le istituzioni locali il Vicesindaco Avv. Fabrizio Ferrante, che delle celebrazioni parla così: «La signora Sonatore ci ricorda questa triste pagina di storia. Abbiamo il dovere di ricordare», ricorda poi Gino de Angelis, uno dei militari che si prodigò per salvare svariate persone in quell'occasione: «è venuto a mancare qualche giorno fa Gino de Angelis. Abbiamo l'obbligo di ricordare anche chi in quella circostanza aiutò a limitare le perdite con la sua attività. La signora Sonatore – conclude il Vicesindaco – ci ricorda con compassione quegli orrendi momenti dandoci però anche un messaggio di speranza e la ringraziamo».
Un bombardano quello angloamericano che tolse tanto la vita a molti cittadini, ricordiamo le 35 vittime su una città all'epoca di 35.000 abitanti, quanto parte della "vita culturale" della città, in quanto parte di quei bombardamenti si abbatterono sull'ormai "dimenticato" Teatro presente nell'omonima piazza del centro, dando il via alla decadenza della struttura che porterà in fine al suo abbattimento.
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