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Eventi e cultura
Trani: "Le voci silenziate dell’accoglienza" di Michele Rossi
A "Dialoghi OFF" le testimonianze di migranti e operatori per ripensare l'inclusione
Trani - lunedì 22 settembre 2025
Il 20 settembre, presso il cortile della Biblioteca Comunale "G. Bovio", si è tenuto l'incontro "Le voci silenziate dell'accoglienza", all'interno della rassegna Dialoghi OFF, con la partecipazione di Michele Rossi, Marco Galiano e Valeria Sallustio. Al centro della serata c'è stata la presentazione dell'omonimo libro che ha raccolto le testimonianze di oltre 400 migranti e quasi 200 operatori del settore. Particolarmente significativa è stata l'analisi proposta da Michele Rossi, che ha sottolineato il valore di un approccio partecipativo e multilingue nel raccogliere le voci di chi, troppo spesso, resta invisibile nel dibattito pubblico.
Il fatto che la maggior parte dei partecipanti abbia richiesto l'anonimato è un segnale allarmante: dimostra quanto sia ancora fragile lo spazio del confronto libero e critico su questi temi nel nostro Paese. Questo silenzio forzato è in sé una denuncia, ci dice che l'accoglienza, per molti, non è solo una questione di diritti negati, ma anche di narrazioni mancate. Iniziative come questa, dunque, non sono solo eventi culturali: sono atti di resistenza civile, necessari per ridare voce a chi non ce l'ha e per porre domande scomode ma imprescindibili sul nostro modello di società.
Valeria Sallustio, in rappresentanza dell'associazione OASI2, ha raccontato l'esperienza del centro SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) gestito sul territorio, fondato su un modello di accoglienza diffusa e centrata sulla persona. OASI2 aveva scelto di aderire fin dall'inizio a quello che un tempo si chiamava SPRAR, un sistema di protezione che integrava servizi sociali, sanitari e risorse del terzo settore per costruire relazioni significative e dignitose. Tuttavia, come ha sottolineato, negli ultimi anni quel mandato originario sembrava essersi snaturato, sostituito da logiche di controllo e da una crescente invisibilità delle persone accolte.
Marco Galiano, Dirigente Scolastico della Scuola Media Baldassarre, ha offerto uno sguardo dal mondo dell'istruzione, dove l'insegnamento dell'italiano, elemento chiave dell'integrazione, ha spesso rappresentato una soglia di accesso o di esclusione. Ha condiviso l'esperienza del suo istituto, dove la coesistenza tra scuola media e CPIA (Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti) ha evidenziato sia le difficoltà che la ricchezza dell'incontro tra culture, età diverse e percorsi di vita complessi. L'incontro ha rappresentato un'occasione preziosa per ascoltare voci, che raramente trovano spazio nel dibattito pubblico, e per riflettere sul vero significato dell'accoglienza e dell'inclusione.
Il fatto che la maggior parte dei partecipanti abbia richiesto l'anonimato è un segnale allarmante: dimostra quanto sia ancora fragile lo spazio del confronto libero e critico su questi temi nel nostro Paese. Questo silenzio forzato è in sé una denuncia, ci dice che l'accoglienza, per molti, non è solo una questione di diritti negati, ma anche di narrazioni mancate. Iniziative come questa, dunque, non sono solo eventi culturali: sono atti di resistenza civile, necessari per ridare voce a chi non ce l'ha e per porre domande scomode ma imprescindibili sul nostro modello di società.
Valeria Sallustio, in rappresentanza dell'associazione OASI2, ha raccontato l'esperienza del centro SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) gestito sul territorio, fondato su un modello di accoglienza diffusa e centrata sulla persona. OASI2 aveva scelto di aderire fin dall'inizio a quello che un tempo si chiamava SPRAR, un sistema di protezione che integrava servizi sociali, sanitari e risorse del terzo settore per costruire relazioni significative e dignitose. Tuttavia, come ha sottolineato, negli ultimi anni quel mandato originario sembrava essersi snaturato, sostituito da logiche di controllo e da una crescente invisibilità delle persone accolte.
Marco Galiano, Dirigente Scolastico della Scuola Media Baldassarre, ha offerto uno sguardo dal mondo dell'istruzione, dove l'insegnamento dell'italiano, elemento chiave dell'integrazione, ha spesso rappresentato una soglia di accesso o di esclusione. Ha condiviso l'esperienza del suo istituto, dove la coesistenza tra scuola media e CPIA (Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti) ha evidenziato sia le difficoltà che la ricchezza dell'incontro tra culture, età diverse e percorsi di vita complessi. L'incontro ha rappresentato un'occasione preziosa per ascoltare voci, che raramente trovano spazio nel dibattito pubblico, e per riflettere sul vero significato dell'accoglienza e dell'inclusione.
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