
Vita di città
Trani, tutte le fontane pubbliche sigillate nella notte
Iniziativa del comitato pro referendum. Obiettivo sensibilizzare la cittadinanza sul tema della privatizzazione dell'acqua
Trani - sabato 23 aprile 2011
12.52
I blitz notturni, evidentemente, vanno di moda. E così questa mattina i tranesi si sono svegliati con una singolare sorpresa: tutte le fontane pubbliche sono state sigillate e chiuse. Autori del gesto i promotori del comitato per il referendum del prossimo 12 e 13 giugno. Il motivo dell'azione è quello di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della privatizzazione dell'acqua.
Per il comitato «gli effetti della privatizzazione dei servizi pubblici e dell'acqua sono palesi: un'esponenziale aumento tariffario a fronte di mancati nuovi investimenti. Così facendo, la gestione e le politiche sull'acqua vengono sottratte alle decisioni dei cittadini per essere approvate nel segrete stanze dei consigli d'amministrazione delle società di gestione. Con questo gesto vogliamo mettere tutti di fronte all'evidente rischio che comporterebbe la privatizzazione dell'acqua. Dobbiamo assolutamente fare in modo che tutta la cittadinanza capisca quanto sia importante andare in massa il 12 e 13 giugno a votare si. L'acqua è un bene pubblico e deve rimanere tale, l'acqua non si vende, l'acqua è vita e sulla vita non si può lucrare».
Il governo intanto ha aperto alla possibilità di un secondo intervento legislativo ad hoc dopo quello sul nucleare, per bloccare sul filo del traguardo anche il referendum sulla privatizzazione delle risorse idriche.
Per il comitato «gli effetti della privatizzazione dei servizi pubblici e dell'acqua sono palesi: un'esponenziale aumento tariffario a fronte di mancati nuovi investimenti. Così facendo, la gestione e le politiche sull'acqua vengono sottratte alle decisioni dei cittadini per essere approvate nel segrete stanze dei consigli d'amministrazione delle società di gestione. Con questo gesto vogliamo mettere tutti di fronte all'evidente rischio che comporterebbe la privatizzazione dell'acqua. Dobbiamo assolutamente fare in modo che tutta la cittadinanza capisca quanto sia importante andare in massa il 12 e 13 giugno a votare si. L'acqua è un bene pubblico e deve rimanere tale, l'acqua non si vende, l'acqua è vita e sulla vita non si può lucrare».
Il governo intanto ha aperto alla possibilità di un secondo intervento legislativo ad hoc dopo quello sul nucleare, per bloccare sul filo del traguardo anche il referendum sulla privatizzazione delle risorse idriche.















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