Politica
Ventola alza la voce con Alfano per difendere la Bat
Il presidente: «Non vendiamo la struttura dello Stato al vento dell'antipolitica»
BAT - venerdì 16 novembre 2012
21.43
Il presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Ventola, prende la parola durante l'incontro che si è tenuto tra i presidenti di Provincia del Pdl e alza la voce a difesa del territorio chiedendo uno «scatto d'orgoglio» al segretario Angelino Alfano, che alla fine dell'incontro definisce il riordino delle province «un pasticcio cosmico al quale si deve porre rimedio».
Ventola non le manda a dire «Il provvedimento è tecnicamente sballato. I commissari e i subcommissari costerebbero 334.000 euro all'anno per cinque anni moltiplicato per le 107 Province». Questione tecnica, insomma, e Ventola chiama in causa i parlamentari: «Vogliamo persone che le carte le sanno leggere e noi pretendiamo che le leggano fino in fondo. Perché ad un Governo tecnico si risponde tecnicamente non politicamente perché abbiamo fallito».
Ventola esorta il suo partito a non abdicare al vento dell'antipolitica portando come dono sacrificale la struttura dello Stato e quindi l'essenza stessa della democrazia: «Non pensiamo che la balena dell'antipolitica mangiati noi presidenti di Provincia si sia saziata. Non pensate che vendendoci all'antipolitica il giorno dopo non toccherà ai Consigli regionali e poi ai parlamentari. Se ci fosse stato un sondaggio sei mesi fa sull'abolizione delle Camere tutti avrebbero detto di si. E se ci fosse stato un sondaggio sull'abolizione delle Regioni tutti avrebbero detto di si ugualmente, perché la gente è incazzata!».
Il presidente della Bat non ne fa una sterile battaglia di campanile a difesa della Provincia che rappresenta ma pone l'accento sulla necessità di riorganizzare lo Stato «Io credo sia indispensabile uno scatto d'orgoglio e di dire le cose chiare: "Servono le Province?" Si. "Non servono?" Allora siamo noi che proponiamo di chiuderle tutte. Noi dettiamo la linea non possiamo subirla. Il Pd ha detto la sua, la nostra qual è?»
Ventola non le manda a dire «Il provvedimento è tecnicamente sballato. I commissari e i subcommissari costerebbero 334.000 euro all'anno per cinque anni moltiplicato per le 107 Province». Questione tecnica, insomma, e Ventola chiama in causa i parlamentari: «Vogliamo persone che le carte le sanno leggere e noi pretendiamo che le leggano fino in fondo. Perché ad un Governo tecnico si risponde tecnicamente non politicamente perché abbiamo fallito».
Ventola esorta il suo partito a non abdicare al vento dell'antipolitica portando come dono sacrificale la struttura dello Stato e quindi l'essenza stessa della democrazia: «Non pensiamo che la balena dell'antipolitica mangiati noi presidenti di Provincia si sia saziata. Non pensate che vendendoci all'antipolitica il giorno dopo non toccherà ai Consigli regionali e poi ai parlamentari. Se ci fosse stato un sondaggio sei mesi fa sull'abolizione delle Camere tutti avrebbero detto di si. E se ci fosse stato un sondaggio sull'abolizione delle Regioni tutti avrebbero detto di si ugualmente, perché la gente è incazzata!».
Il presidente della Bat non ne fa una sterile battaglia di campanile a difesa della Provincia che rappresenta ma pone l'accento sulla necessità di riorganizzare lo Stato «Io credo sia indispensabile uno scatto d'orgoglio e di dire le cose chiare: "Servono le Province?" Si. "Non servono?" Allora siamo noi che proponiamo di chiuderle tutte. Noi dettiamo la linea non possiamo subirla. Il Pd ha detto la sua, la nostra qual è?»