
Religioni
Yom Kippur, le liturgie del giorno più sacro per gli ebrei
Tra il 3 ed il 4 ottobre sarà vietato bere, mangiare, lavoro e divertimento
Trani - giovedì 2 ottobre 2014
7.28
Come da 10 anni a questa parte gli ebrei di Puglia, Calabria e Sicilia si ritroveranno dal pomeriggio di venerdì 3 ottobre al tramonto di sabato 4 ottobre presso la Sinagoga Scolanova di Trani per il Yom Kippur (Giorno del Perdono) dell'anno ebraico 5775 (2014 - 2015). Le tefilloth (preghiere) saranno tenute dal Maskil Marco Dell'Ariccia secondo il seguenti orari: venerdi 3 ottobre alle 18:20 Kol Nidrè e Arvit, sabato 4 ottobre ore 8:40 Shachrit, ore 12:10 Musaf, ore 15:10 Minchà, ore 17:25 Izkor Commemorazione dei defunti, ore 17,55 Neilà, ore 19,15 Shofar.
A Trani il digiuno termina alle 19:28 di sabato 4 ottobre. Yom Kippur è un giorno totalmente dedicato alla preghiera, in quelle ore secondo la tradizione Iddio Giudice Supremo suggella il Suo giudizio nei confronti dell'uomo e lo fissa nel Libro della Vita. Kippur è giorno di paralisi per Israele e per la Diaspora ebraica; alle 2 di pomeriggio del Yom Kippur 1973, mentre i soldati dello Stato ebraico erano nelle sinagoghe o a casa, carri armati siriani ed egiziani sfondavano le linee difensive israeliane sulle Alture del Golan e nella penisola del Sinai.
Israele rimase paralizzato dalla sorpresa e dal panico, il generale Moshe Dayan pensò addirittura di richiamare alle armi gli studenti, passarono giorni prima che l'esercito della Stella di David riprendesse la situazione sotto controllo; i Paesi arabi profanarono il Kippur ebraico ma violarono anche il Ramadan musulmano giunto al decimo giorno, cosa che gli ebrei si sono sempre ben guardati dal fare.
Kippur è il giorno più sacro e solenne del calendario ebraico e cade il 10 del mese di Tishri, primo mese del calendario ebraico. È giorno di digiuno totale in cui ci si astiene dal mangiare, dal bere, da qualsiasi lavoro o divertimento. La liturgia è molto particolare e inizia al vespro di venerdì con la preghiera del Kol Nidrè, nella quale si chiede che vengano sciolti tutti i voti e le promesse non mantenute durante l'anno; continua con le preghiere per l'intera giornata successiva e viene conclusa dal suono dello Shofàr, un corno di montone che viene suonato in una sequenza di suoni lunghi o singhiozzati.
I Maestri insegnano che durante il suono dello Shofàr le porte del Cielo sono per chiudersi e i destini di ogni essere umano segnati per l'anno a venire, essi insegnano altresì che lo Shofàr che si suona nelle sinagoghe a Kippur appartenga al montone che il patriarca Abramo sacrificò in luogo di suo figlio Isacco, inizio della civiltà mediterranea e del monoteismo, l'altro corno sarà suonato alla fine dei tempi a Gerusalemme.
A Trani il digiuno termina alle 19:28 di sabato 4 ottobre. Yom Kippur è un giorno totalmente dedicato alla preghiera, in quelle ore secondo la tradizione Iddio Giudice Supremo suggella il Suo giudizio nei confronti dell'uomo e lo fissa nel Libro della Vita. Kippur è giorno di paralisi per Israele e per la Diaspora ebraica; alle 2 di pomeriggio del Yom Kippur 1973, mentre i soldati dello Stato ebraico erano nelle sinagoghe o a casa, carri armati siriani ed egiziani sfondavano le linee difensive israeliane sulle Alture del Golan e nella penisola del Sinai.
Israele rimase paralizzato dalla sorpresa e dal panico, il generale Moshe Dayan pensò addirittura di richiamare alle armi gli studenti, passarono giorni prima che l'esercito della Stella di David riprendesse la situazione sotto controllo; i Paesi arabi profanarono il Kippur ebraico ma violarono anche il Ramadan musulmano giunto al decimo giorno, cosa che gli ebrei si sono sempre ben guardati dal fare.
Kippur è il giorno più sacro e solenne del calendario ebraico e cade il 10 del mese di Tishri, primo mese del calendario ebraico. È giorno di digiuno totale in cui ci si astiene dal mangiare, dal bere, da qualsiasi lavoro o divertimento. La liturgia è molto particolare e inizia al vespro di venerdì con la preghiera del Kol Nidrè, nella quale si chiede che vengano sciolti tutti i voti e le promesse non mantenute durante l'anno; continua con le preghiere per l'intera giornata successiva e viene conclusa dal suono dello Shofàr, un corno di montone che viene suonato in una sequenza di suoni lunghi o singhiozzati.
I Maestri insegnano che durante il suono dello Shofàr le porte del Cielo sono per chiudersi e i destini di ogni essere umano segnati per l'anno a venire, essi insegnano altresì che lo Shofàr che si suona nelle sinagoghe a Kippur appartenga al montone che il patriarca Abramo sacrificò in luogo di suo figlio Isacco, inizio della civiltà mediterranea e del monoteismo, l'altro corno sarà suonato alla fine dei tempi a Gerusalemme.
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