
Vita di città
A.A.A. cercasi le nostre centraline anti-smog
Da anni non si hanno più notizie di 2 apparecchi acquistati dal Comune. I Verdi sollecitano un sistema di controllo costante della qualità dell'aria
Trani - lunedì 10 giugno 2013
12.46
Che fine hanno fatto le centraline anti-smog acquistate dal Comune di Trani 11 anni fa? Se lo chiedono Michele Di Gregorio e Franco Laurora (Verdi).
Nel lontano 2002 il Comune di Trani acquistò, utilizzando le risorse di un finanziamento europeo, un sistema integrato di rilevamento e monitoraggio dell'inquinamento atmosferico consistente in due centraline mobili che avrebbero dovuto monitorare la qualità dell'aria respirata dai tranesi. Nel 2004 l'amministrazione decise di affidare la custodia e la gestione delle due stazioni di rilevamento dell'inquinamento atmosferico all'Amiu affinchè istituisse anche una banca dati della qualità dell'aria cittadina. Le due centraline, dopo essere state sottoposte ad operazioni di manutenzione e verifica dal dipartimento di chimica dell'università di Bari vennero installate una presso la discarica di via Andria e l'altra presso la scuola Montessori in via Istria. La prima ed unica relazione di cui si ha traccia (consegnata nel 2008 all'Amiu da parte dell'Università di Bari) evidenziò la discontinuità di funzionamento delle due centraline per cui i dati, privi di particolari criticità, vennero definiti puramente indicativi. La vicenda delle due centraline, per quanto riguarda i passaggi formali della vicenda, si ferma al 14 maggio del 2008 quando l'Amiu, per mancanza di fondi, comunicò al Comune di Trani la sospensione del servizio.
Di Gregorio e Laurora tornano sul punto chiedendo per l'ennesima volta che fine abbiano fatto gli strumenti: «Le notizie in merito alla sorte delle due centraline – scrivono - sono molto fumose e nemmeno alcuni sopralluoghi effettuati presso la sede dell'Amiu, in tempi recenti sono serviti a recuperare notizie. In considerazione del rilievo che assume quotidianamente nella nostra città il traffico veicolare, chiediamo che si provveda a rimettere in funzione un sistema di controllo costante della qualità dell'aria, creando una banca dati da aggiornare nel corso del tempo, soprattutto per il fatto che ciò può essere fatto direttamente dal Comune di Trani senza organismi mediatori. Naturalmente prima che ciò possa essere fatto è necessario ritrovare le due centraline che sono costate fior di quattrini pubblici».
Nel lontano 2002 il Comune di Trani acquistò, utilizzando le risorse di un finanziamento europeo, un sistema integrato di rilevamento e monitoraggio dell'inquinamento atmosferico consistente in due centraline mobili che avrebbero dovuto monitorare la qualità dell'aria respirata dai tranesi. Nel 2004 l'amministrazione decise di affidare la custodia e la gestione delle due stazioni di rilevamento dell'inquinamento atmosferico all'Amiu affinchè istituisse anche una banca dati della qualità dell'aria cittadina. Le due centraline, dopo essere state sottoposte ad operazioni di manutenzione e verifica dal dipartimento di chimica dell'università di Bari vennero installate una presso la discarica di via Andria e l'altra presso la scuola Montessori in via Istria. La prima ed unica relazione di cui si ha traccia (consegnata nel 2008 all'Amiu da parte dell'Università di Bari) evidenziò la discontinuità di funzionamento delle due centraline per cui i dati, privi di particolari criticità, vennero definiti puramente indicativi. La vicenda delle due centraline, per quanto riguarda i passaggi formali della vicenda, si ferma al 14 maggio del 2008 quando l'Amiu, per mancanza di fondi, comunicò al Comune di Trani la sospensione del servizio.
Di Gregorio e Laurora tornano sul punto chiedendo per l'ennesima volta che fine abbiano fatto gli strumenti: «Le notizie in merito alla sorte delle due centraline – scrivono - sono molto fumose e nemmeno alcuni sopralluoghi effettuati presso la sede dell'Amiu, in tempi recenti sono serviti a recuperare notizie. In considerazione del rilievo che assume quotidianamente nella nostra città il traffico veicolare, chiediamo che si provveda a rimettere in funzione un sistema di controllo costante della qualità dell'aria, creando una banca dati da aggiornare nel corso del tempo, soprattutto per il fatto che ciò può essere fatto direttamente dal Comune di Trani senza organismi mediatori. Naturalmente prima che ciò possa essere fatto è necessario ritrovare le due centraline che sono costate fior di quattrini pubblici».
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