
Vita di città
A Trani nasce “La Biblioteca degli Oggetti”
L’iniziativa che si svolgerà dal 19 al 21 dicembre mette insieme condivisione e cultura circolare
Trani - giovedì 18 dicembre 2025
15.01
Il centro storico della città di Trani è ormai diventato un vivace centro di aggregazione; sono state numerose le iniziative di valorizzazione dello stesso, alla riscoperta di un patrimonio culturale e storico che si stava dimenticando. La valorizzazione del borgo antico passa dalla cittadinanza attiva e dalla buona volontà di tanti residenti e commercianti che tengono alla città, rendendo il concetto di "cosa pubblica" davvero carico di valore.
Una di queste iniziative di valorizzazione è quella che si terrà dal 19 al 21 dicembre in Piazza Sinagoga, nel cuore del centro storico di Trani, che si trasformerà in un luogo di incontro, memoria e condivisione è la "Biblioteca degli Oggetti", un progetto culturale che intreccia economia circolare, comunità e racconto urbano.
Yesenia Suàrez e Miriam Erriquez sono le ideatrici nonché organizzatrici dell'iniziativa, hanno raccontato in un'intervista la nascita e il senso di questo nuovo appuntamento cittadino.
D: Come nasce l'idea de La Biblioteca degli Oggetti?
Yesenia: È nata camminando nel centro storico. Guardavo i balconi con le lenzuola e i panni stesi, e ho immaginato le storie dietro quelle case: vite, abitudini, stagioni. Mi è venuta l'idea di creare un luogo dove anche gli oggetti potessero parlare: non come "cose vecchie", ma come tracce di quotidiano che meritano una seconda vita. Poi, parlandone con Miriam - che stava pensando a un mercatino da proporre nel centro storico per coinvolgere i residenti - abbiamo capito che poteva diventare qualcosa di più, un progetto con un'anima.
D: Quanto conta per voi la condivisione?
Miriam: Quando Yesenia me l'ha raccontato, mi ci sono riconosciuta subito. Anch'io sentivo il desiderio di dare valore a ciò che spesso consideriamo superfluo. Abbiamo capito che potevamo unire lo sguardo poetico e urbano di Yesenia con la mia spinta organizzativa e comunitaria, e trasformarlo in un progetto condiviso, fatto di incontri e cura.
D: Perché avete scelto il nome "Biblioteca degli Oggetti"?
Yesenia: Come in una biblioteca, qui ogni oggetto "racconta" qualcosa. Questo è un luogo dove si "sfogliano" storie anziché pagine. Libri, ceramiche, giochi, fotografie, piccoli oggetti domestici diventano testimoni di vite passate e spunti per nuove narrazioni.
D: Il progetto si inserisce nel centro storico di Trani. Quanto è importante il legame con il territorio?
Yesenia: È fondamentale. Piazza Sinagoga è un luogo carico di memoria e identità. Coinvolgere i residenti del quartiere significa valorizzare la storia autentica della città e metterla in dialogo con il presente. La Biblioteca degli Oggetti è anche un gesto di cura verso Trani e i suoi spazi.
D: Quali realtà hanno contribuito alla realizzazione dell'iniziativa?
Miriam: Non saremmo arrivate fin qui senza una rete vera: Palazzo delle arti "Beltrani" ha abbracciato l'intero progetto ed ha creduto fin da subito nel valore culturale dell'iniziativa, "Visit Trani" e "Trani Fiorisce" ci hanno sostenute nell'organizzazione e, chiaramente, i residenti che sono il cuore della "Biblioteca degli Oggetti".
D: Che tipo di esperienza troveranno i visitatori dal 19 al 21 dicembre?
Yesenia: Un mercatino serale diverso dal solito, dove il riuso è curato e consapevole. Non si viene solo per acquistare, ma per ascoltare, scoprire, incontrarsi. È un'esperienza lenta, sostenibile e a misura d'uomo, che invita a riscoprire ciò che già esiste.
D: Questa è la prima edizione. Guardate già al futuro?
Miriam: Sì, crediamo questo sia solo l'inizio. La Biblioteca degli Oggetti nasce come un piccolo seme, con l'augurio che possa crescere nel tempo e diventare un appuntamento amato sia dai residenti che dai visitatori. Un modello di comunità più attento, creativo e condiviso.
Con La Biblioteca degli Oggetti, Trani sperimenta una nuova forma di cultura urbana, dove il passato incontra il presente attraverso gesti semplici e sostenibili, e dove ogni oggetto diventa occasione di relazione.
Una di queste iniziative di valorizzazione è quella che si terrà dal 19 al 21 dicembre in Piazza Sinagoga, nel cuore del centro storico di Trani, che si trasformerà in un luogo di incontro, memoria e condivisione è la "Biblioteca degli Oggetti", un progetto culturale che intreccia economia circolare, comunità e racconto urbano.
Yesenia Suàrez e Miriam Erriquez sono le ideatrici nonché organizzatrici dell'iniziativa, hanno raccontato in un'intervista la nascita e il senso di questo nuovo appuntamento cittadino.
D: Come nasce l'idea de La Biblioteca degli Oggetti?
Yesenia: È nata camminando nel centro storico. Guardavo i balconi con le lenzuola e i panni stesi, e ho immaginato le storie dietro quelle case: vite, abitudini, stagioni. Mi è venuta l'idea di creare un luogo dove anche gli oggetti potessero parlare: non come "cose vecchie", ma come tracce di quotidiano che meritano una seconda vita. Poi, parlandone con Miriam - che stava pensando a un mercatino da proporre nel centro storico per coinvolgere i residenti - abbiamo capito che poteva diventare qualcosa di più, un progetto con un'anima.
D: Quanto conta per voi la condivisione?
Miriam: Quando Yesenia me l'ha raccontato, mi ci sono riconosciuta subito. Anch'io sentivo il desiderio di dare valore a ciò che spesso consideriamo superfluo. Abbiamo capito che potevamo unire lo sguardo poetico e urbano di Yesenia con la mia spinta organizzativa e comunitaria, e trasformarlo in un progetto condiviso, fatto di incontri e cura.
D: Perché avete scelto il nome "Biblioteca degli Oggetti"?
Yesenia: Come in una biblioteca, qui ogni oggetto "racconta" qualcosa. Questo è un luogo dove si "sfogliano" storie anziché pagine. Libri, ceramiche, giochi, fotografie, piccoli oggetti domestici diventano testimoni di vite passate e spunti per nuove narrazioni.
D: Il progetto si inserisce nel centro storico di Trani. Quanto è importante il legame con il territorio?
Yesenia: È fondamentale. Piazza Sinagoga è un luogo carico di memoria e identità. Coinvolgere i residenti del quartiere significa valorizzare la storia autentica della città e metterla in dialogo con il presente. La Biblioteca degli Oggetti è anche un gesto di cura verso Trani e i suoi spazi.
D: Quali realtà hanno contribuito alla realizzazione dell'iniziativa?
Miriam: Non saremmo arrivate fin qui senza una rete vera: Palazzo delle arti "Beltrani" ha abbracciato l'intero progetto ed ha creduto fin da subito nel valore culturale dell'iniziativa, "Visit Trani" e "Trani Fiorisce" ci hanno sostenute nell'organizzazione e, chiaramente, i residenti che sono il cuore della "Biblioteca degli Oggetti".
D: Che tipo di esperienza troveranno i visitatori dal 19 al 21 dicembre?
Yesenia: Un mercatino serale diverso dal solito, dove il riuso è curato e consapevole. Non si viene solo per acquistare, ma per ascoltare, scoprire, incontrarsi. È un'esperienza lenta, sostenibile e a misura d'uomo, che invita a riscoprire ciò che già esiste.
D: Questa è la prima edizione. Guardate già al futuro?
Miriam: Sì, crediamo questo sia solo l'inizio. La Biblioteca degli Oggetti nasce come un piccolo seme, con l'augurio che possa crescere nel tempo e diventare un appuntamento amato sia dai residenti che dai visitatori. Un modello di comunità più attento, creativo e condiviso.
Con La Biblioteca degli Oggetti, Trani sperimenta una nuova forma di cultura urbana, dove il passato incontra il presente attraverso gesti semplici e sostenibili, e dove ogni oggetto diventa occasione di relazione.

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