Vita di città
Adesione a Rifiuti zero: impegno di Riserbato
La delibera di adesione tornerà presto in Consiglio per essere approvata. Ieri il primo cittadino ha incontrato a palazzo di città il coordinamento
Trani - venerdì 31 maggio 2013
15.03
Il coordinamento Rifiuti Zero Trani è stato ricevuto ieri dal sindaco, Gigi Riserbato. In un clima di serena cordialità e disponibilità, il sindaco ha ascoltato la richiesta del comitato di ripresentare, nel prossimo Consiglio comunale, la proposta di adesione da parte del Comune di Trani alla legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero, dopo l'esito negativo riportato nell'ultima seduta. L'incontro è stato proficuo.
«Abbiamo parlato a lungo – spiega la portavoce, Anna Rossi - delle motivazioni che ci spingono a fare pressione perché Trani faccia suoi i contenuti di questa legge. E sono principalmente le preoccupazioni per i dati allarmanti che vedono la città di Trani detenere un triste primato all'interno della Bat, quello di una elevata incidenza di malattie di carattere onco-ematologico, molto presumibilmente imputabile anche all'inquinamento ambientale, e quindi ad una inadeguata gestione del ciclo dei rifiuti recente e del passato. Forte e accorata è stata la testimonianza di una signora presente all'incontro, che ha raccontato la sua esperienza di mamma di una bambina colpita molto precocemente da leucemia, e che nei suoi frequenti trascorsi ospedalieri ha avuto modo di incontrare molti altri bambini tranesi nelle stesse condizioni della figlia. Le sue parole non potevano lasciare indifferenti, e sembra che abbiano convinto anche il sindaco, che ha dichiarato la sua totale condivisione delle nostre istanze».
Il coordinamento però rimprovera al sindaco di aver perso del tempo inutile: «Ci saremmo aspettati qualcosa di più, oltre all'impegno di cui si è fatto garante, e che gli riconosciamo, di convocare immediatamente i commissari prefettizi che attualmente presiedono i comuni di Barletta e Bisceglie, per concertare con loro i passi da seguire per costituire l'Aro e realizzare questo percorso verso i rifiuti zero. Tuttavia, avremmo sperato in un atto di coraggio maggiore. Trani, anziché accodarsi ad altri Comuni, avrebbe potuto già essere un esempio virtuoso».
«Abbiamo parlato a lungo – spiega la portavoce, Anna Rossi - delle motivazioni che ci spingono a fare pressione perché Trani faccia suoi i contenuti di questa legge. E sono principalmente le preoccupazioni per i dati allarmanti che vedono la città di Trani detenere un triste primato all'interno della Bat, quello di una elevata incidenza di malattie di carattere onco-ematologico, molto presumibilmente imputabile anche all'inquinamento ambientale, e quindi ad una inadeguata gestione del ciclo dei rifiuti recente e del passato. Forte e accorata è stata la testimonianza di una signora presente all'incontro, che ha raccontato la sua esperienza di mamma di una bambina colpita molto precocemente da leucemia, e che nei suoi frequenti trascorsi ospedalieri ha avuto modo di incontrare molti altri bambini tranesi nelle stesse condizioni della figlia. Le sue parole non potevano lasciare indifferenti, e sembra che abbiano convinto anche il sindaco, che ha dichiarato la sua totale condivisione delle nostre istanze».
Il coordinamento però rimprovera al sindaco di aver perso del tempo inutile: «Ci saremmo aspettati qualcosa di più, oltre all'impegno di cui si è fatto garante, e che gli riconosciamo, di convocare immediatamente i commissari prefettizi che attualmente presiedono i comuni di Barletta e Bisceglie, per concertare con loro i passi da seguire per costituire l'Aro e realizzare questo percorso verso i rifiuti zero. Tuttavia, avremmo sperato in un atto di coraggio maggiore. Trani, anziché accodarsi ad altri Comuni, avrebbe potuto già essere un esempio virtuoso».