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Cronaca
Aggressione ad un agente della Polizia Penitenziaria da parte di un detenuto psichiatrico del carcere di Trani
La reazione del Sappe all'ennesimo episodio avvenuto alla Vigilia di Natale
Trani - domenica 26 dicembre 2021
10.52
Mentre il segretario nazionale SAPPE Federico Pilagatti si apprestava a inviare gli auguri di buon Natale a nome del sindacato polizia penitenziaria, un ennesimo gravissimo episodio è avvenuto proprio il giorno della vigilia di Natale ai danni di una guardia della polizia penitenziaria da parte di un detenuto con problemi psichiatrici che vive tra il carcere di Trani e i reparti psichiatria.
La denuncia del segretario nazionale è oltremodo grave, laddove viene a risultare che i detenuti finiscono per avere più garanzie delle guardie penitenziarie troppo spesso accusate di utilizzare modi estremi per arginare i comportamenti dei detenuti.
L'ultimo episodio si aggiunge ad altri recenti, descritti nel comunicato che pubblichiamo integralmente, compresi gli auguri di buon Natale agli organi di Stato che ovviamente suonano di un tono amaramente ironico e fortemente accusatorio .
"Proprio così, nemmeno a Natale si ferma la catena di violenza da parte di detenuti con problemi psichiatrici nei confronti della polizia penitenziaria.
Ormai sono diverse centinaia le aggressioni a poliziotti che hanno costellato il 2021, ma ciò non ha riscosso nessun interesse a partire dai mass media pronti crocifiggere l'intero corpo di polizia penitenziaria se a un detenuto viene fatto un piccolo graffio, alle Istituzioni nazionali che dopo aver chiuso i manicomi se ne sono fregati delle conseguenze, ai responsabili della sanità pugliese che candidamente hanno ammesso che non possono seguire tutti i "pazzi" rinchiusi nelle carceri pugliesi, per mancanza di specialisti psichiatri.
Così questi detenuti con licenza di "ammazzare" tanto poi non pagano nulla in virtù della loro situazione psichiatrica, abbattono come birilli dei lavoratori che per 1600 euro al mese rischiano giornalmente la vita.
Il detenuto che ha aggredito il poliziotto l'antivigilia di Natale sarebbe un soggetto psichiatrico anche violento che farebbe la spola tra il carcere di Trani, (ma questa situazione è comune a tutti i penitenziari da Foggia a Lecce, Taranto , Bari, Brindisi ,Turi ecc.) e il reparto psichiatria dell'ospedale, ove rimarrebbe ricoverato qualche giorno per far poi ritorno nel carcere.
Peraltro questi poliziotti debbono applicare una difesa passiva e cioè prendere solo le botte, poiché un minimo graffio al detenuto scatena garanti, associazioni ecc.ecc.
Emblematico quanto accaduto qualche settimana fa presso il carcere di Bari ove un detenuto psichiatrico dopo aver mandato all'ospedale tre poliziotti, denunciò gli stessi poiché i familiari gli avevano trovato un piccolo graffio che lo stesso si era procurato nella foga di colpire i poliziotti. "
Situazioni peraltro su cui, come anzidetto, si buttano a capofitto certi "garanti dei detenuti", (un doppione visto che la legge già prevede da anni un "vero garante dei detenuti" che è il magistrato di sorveglianza,) che non si preoccupano di verificare in maniera corretta quello che effettivamente accade nelle carceri, ma fanno solo da cassa di risonanza per i detenuti, con lo scopo di affossare del tutto la sicurezza e l'Istituzione carceraria.
Vogliamo augurare a tutti a partire dal Presidente della Repubblica, del Consiglio, Ministro della Giustizia , vertici del DAP sempre pronti a giustificare i detenuti e mettere sotto accusa i poliziotti, un buon Natale dal SAPPE, sindacato autonomo polizia penitenziaria."
La denuncia del segretario nazionale è oltremodo grave, laddove viene a risultare che i detenuti finiscono per avere più garanzie delle guardie penitenziarie troppo spesso accusate di utilizzare modi estremi per arginare i comportamenti dei detenuti.
L'ultimo episodio si aggiunge ad altri recenti, descritti nel comunicato che pubblichiamo integralmente, compresi gli auguri di buon Natale agli organi di Stato che ovviamente suonano di un tono amaramente ironico e fortemente accusatorio .
"Proprio così, nemmeno a Natale si ferma la catena di violenza da parte di detenuti con problemi psichiatrici nei confronti della polizia penitenziaria.
Ormai sono diverse centinaia le aggressioni a poliziotti che hanno costellato il 2021, ma ciò non ha riscosso nessun interesse a partire dai mass media pronti crocifiggere l'intero corpo di polizia penitenziaria se a un detenuto viene fatto un piccolo graffio, alle Istituzioni nazionali che dopo aver chiuso i manicomi se ne sono fregati delle conseguenze, ai responsabili della sanità pugliese che candidamente hanno ammesso che non possono seguire tutti i "pazzi" rinchiusi nelle carceri pugliesi, per mancanza di specialisti psichiatri.
Così questi detenuti con licenza di "ammazzare" tanto poi non pagano nulla in virtù della loro situazione psichiatrica, abbattono come birilli dei lavoratori che per 1600 euro al mese rischiano giornalmente la vita.
Il detenuto che ha aggredito il poliziotto l'antivigilia di Natale sarebbe un soggetto psichiatrico anche violento che farebbe la spola tra il carcere di Trani, (ma questa situazione è comune a tutti i penitenziari da Foggia a Lecce, Taranto , Bari, Brindisi ,Turi ecc.) e il reparto psichiatria dell'ospedale, ove rimarrebbe ricoverato qualche giorno per far poi ritorno nel carcere.
Peraltro questi poliziotti debbono applicare una difesa passiva e cioè prendere solo le botte, poiché un minimo graffio al detenuto scatena garanti, associazioni ecc.ecc.
Emblematico quanto accaduto qualche settimana fa presso il carcere di Bari ove un detenuto psichiatrico dopo aver mandato all'ospedale tre poliziotti, denunciò gli stessi poiché i familiari gli avevano trovato un piccolo graffio che lo stesso si era procurato nella foga di colpire i poliziotti. "
Situazioni peraltro su cui, come anzidetto, si buttano a capofitto certi "garanti dei detenuti", (un doppione visto che la legge già prevede da anni un "vero garante dei detenuti" che è il magistrato di sorveglianza,) che non si preoccupano di verificare in maniera corretta quello che effettivamente accade nelle carceri, ma fanno solo da cassa di risonanza per i detenuti, con lo scopo di affossare del tutto la sicurezza e l'Istituzione carceraria.
Vogliamo augurare a tutti a partire dal Presidente della Repubblica, del Consiglio, Ministro della Giustizia , vertici del DAP sempre pronti a giustificare i detenuti e mettere sotto accusa i poliziotti, un buon Natale dal SAPPE, sindacato autonomo polizia penitenziaria."