Al Bano non sbaglia mai, un grande evento in piazza Duomo

Oltre due ore di grande musica, canzoni che non passano mai di moda, che tutti conoscono e che tutti amano cantare: è la sintesi di una serata che ha unito spettacolo, atmosfera, quella fantastica della Cattedrale di Trani, e sociale. Al Bano, ancora una volta, è stato in grado di affascinare il suo pubblico. Dinanzi ad una platea colma di gente, il cantate di Cellino San Marco, si è esibito per uno scopo sociale: il ricavato del concerto, organizzato da un imprenditore locale, sarà devoluto all'Associazione Orizzonti che dal 2008 combatte contro il fenomeno della povertà.

Cala il silenzio e per un attimo al mormorio delle voci si sostituisce il rumore delle onde marine, Al Bano lo si intravede salire sul palco con il suo classico abito scuro, la solita stola bianca ed un maestoso portamento. Ad accompagnarlo le note della canzone "Nel Sole" che subito ha scaldato gli animi dei presenti accorsi da tutta la Puglia per godersi il suo concerto. «Che bello cantare in una piazza come questa e con un pubblico come voi – afferma Albano dopo le prime due o tre canzoni – e non pensiate che sia la solita "sviolinata" perché non le so fare, sono contento di essere qui e lo dico con il cuore». Nel Sole, Liberà, Sempre sempre, Ci sarà, Ave Maria, Tu per sempre, Amanda è libera, sono solo alcuni degli oltre 20 brani in cui il cantante pugliese si è esibito ieri seri concedendo anche qualche "bis" al suo pubblico che non si è lasciato perdere l'opportunità di duettare con lui.

Sul palco Albano ha raccontato tanto di sé e della sua carriera, delle paure di partire dal suo paese e le difficoltà che ha dovuto incontrare prima di diventare famoso: «Sono partito nel 61 dal mio paese per cercare non un mondo migliore ma qualcosa di più di quello che avevo. Andai a Milano dove non conoscevo nessuno ma io sapevo cosa volevo fare nella mia vita: i primi tempi ho fatto il muratore e tanti lavoretti però la mia chitarra ed il mio sogno non mi hanno mai abbandonato. Molte canzoni le ho scritte pensando alla mia terra a tutti coloro che mi mancavano, io sono ciò che canto e canto ciò che sono: è così che nasce, ad esempio, la canzone "Nostalgia Canaglia". Nella mia vita ho sempre vissuto professando e cantando amore perché non voglio vivere nell'aridità». Al Bano racconta anche la sua crescita artistica e quanto forte era in lui il sogno di seguire le orme di un altro cantante pugliese, originario di Polignano a Mare, Domenico Modugno a cui ha dedicato una rivisitazione della sua celebre canzone "Volare". Sul palco insieme al padre anche Yari Carrisi, il figlio che ha avuto dalla sua ex – moglie Romina Power, con cui ha duettato sulle note della canzone "Mai mai mai".

Tutti in piedi per un Al Bano che canta "È la mia vita" e che ha regalato al pubblico presente ieri sera, dinanzi alla regina delle Cattedrali di Puglia, tante emozioni e tanti successi.