Enti locali
«Amet, dov’è il rilancio tanto strombazzato?»
I Verdi di Trani che chiedono uno sportello in più per le bollette. Intervento di Michele Di Gregorio e Franco Laurora
Trani - venerdì 23 novembre 2012
11.46
Michele Di Gregorio e Franco Laurora dei Verdi intervengono sulla situazione economica dell'Amet. «Apprendiamo dai mezzi di informazione – scrivono i due esponenti del partito - del presunto stato di ottima salute finanziaria dell'azienda. Tuttavia, nonostante ciò, siamo ancora in attesa che finalmente la nostra società pubblica, dopo anni di promesse, faccia finalmente il salto di qualità assicurato, a parole, da ormai dieci anni».
«Ad oggi - dicono - non abbiamo notizia di un piano industriale degno di tale nome che avrebbe dovuto imporre l'Amet, in ambito regionale, quale punto di riferimento per la produzione di energia alternativa pulita e per la gestione dei necessari impianti. Aspettiamo da anni che tutti gli edifici pubblici, di proprietà comunale e non, siano ad esempio dotati di pannelli fotovoltaici per diventare autosufficienti dal punto di vista energetico. Così come deludenti sono le notizie della gestione della darsena comunale, una delle pochissime fonti di entrata di denaro per le casse Pubbliche che dovrebbe quindi garantire guadagni ad occhi chiusi. A tal proposito ci auguriamo che i lavoratori messi a riposo nei giorni scorsi siano riammessi a lavorare non volendo credere che si vogliano risolvere i problemi della darsena scaricandoli sui lavoratori».
In attesa di risposte, Di Gregorio e Laurora chiedono anche un gesto di estrema praticità: «A prescindere da piani industriali e dalle strategie aziendali che tengono impegnati il managment societario, si elimini un inutile e fastidioso problema per i cittadini: le code allo sportello della cassa. Infatti appare poco chiaro perchè, almeno, nei giorni antecedenti il termine di pagamento delle bollette non si abiliti per i pagamenti un secondo sportello. Certo se proprio i manager aziendali vogliono strafare perchè non rendere tutti gli sportelli dell'Amet polifunzionali con grande miglioramento del servizio offerto? Siamo certi che, in attesa di vedere realizzate le prossime grandi e nobili strategie aziendali, i cittadini gradirebbero moltissimo questa piccola ma rilevante novità».
«Ad oggi - dicono - non abbiamo notizia di un piano industriale degno di tale nome che avrebbe dovuto imporre l'Amet, in ambito regionale, quale punto di riferimento per la produzione di energia alternativa pulita e per la gestione dei necessari impianti. Aspettiamo da anni che tutti gli edifici pubblici, di proprietà comunale e non, siano ad esempio dotati di pannelli fotovoltaici per diventare autosufficienti dal punto di vista energetico. Così come deludenti sono le notizie della gestione della darsena comunale, una delle pochissime fonti di entrata di denaro per le casse Pubbliche che dovrebbe quindi garantire guadagni ad occhi chiusi. A tal proposito ci auguriamo che i lavoratori messi a riposo nei giorni scorsi siano riammessi a lavorare non volendo credere che si vogliano risolvere i problemi della darsena scaricandoli sui lavoratori».
In attesa di risposte, Di Gregorio e Laurora chiedono anche un gesto di estrema praticità: «A prescindere da piani industriali e dalle strategie aziendali che tengono impegnati il managment societario, si elimini un inutile e fastidioso problema per i cittadini: le code allo sportello della cassa. Infatti appare poco chiaro perchè, almeno, nei giorni antecedenti il termine di pagamento delle bollette non si abiliti per i pagamenti un secondo sportello. Certo se proprio i manager aziendali vogliono strafare perchè non rendere tutti gli sportelli dell'Amet polifunzionali con grande miglioramento del servizio offerto? Siamo certi che, in attesa di vedere realizzate le prossime grandi e nobili strategie aziendali, i cittadini gradirebbero moltissimo questa piccola ma rilevante novità».