Enti locali
Amet Spa, è rottura tra Consiglio d'Amministrazione e Sindacati
Proclamato lo Stato di agitazione: «Mancanza di un interlocutore valido»
Trani - martedì 8 aprile 2014
0.10
Le associazioni sindacali Filctem – Cgil, Flaei – Cisl, Ugl – Energia e Rsu Amet Spa, in data 27 marzo, hanno interrotto le loro relazioni sindacali nei confronti dell'Amet Spa, ritenendo che il Consiglio di Amministrazione non sia all'altezza della grave situazione che si sta protraendo all'interno dell'azienda elettrica.
Come si legge nella nota inviata agli organi di stampa, tanti sono i motivi che hanno indotto a tale presa di posizione: «Non esiste un Piano Industriale di risanamento e di ripresa, non c'è una guida ferma e determinata nella gestione dell'Azienda, manca il rispetto per i lavoratori e per le associazioni sindacali che li rappresentano. Non solo, si evidenziano anche la mancanza di personale operaio che ha, ormai, raggiunto livelli insostenibili per permettere il normale funzionamento dei servizi offerti, oltre alla mancanza di piani formativi per il personale».
Lo Stato di Agitazione proclamato prevederà un rigido rispetto delle mansioni d'appartenenza, rigide richieste di applicazioni delle norme di igiene e sicurezza sul posto di lavoro, blocco degli straordinari e delle trattative sindacali, oltre ad altre ed eventuali iniziative di protesta. «Proprio per la mancanza di un "interlocutore valido", che sappia gestire e che abbia pieni poteri per farlo - si legge ancora - ci siamo riuniti per cercare di intervenire sul problema, decidendo di stroncare le relazioni con l'Amet Spa, spinti anche da comportamenti antisindacali da parte del consiglio di amministrazione. Inoltre, si è provveduto a fare richiesta al prefetto della Bat per l'attivazione della procedura di raffreddamento e di conciliazione, come previsto per legge, convocando il Sindaco di Trani in qualità di socio unico dell'Amet Spa».
Come si legge nella nota inviata agli organi di stampa, tanti sono i motivi che hanno indotto a tale presa di posizione: «Non esiste un Piano Industriale di risanamento e di ripresa, non c'è una guida ferma e determinata nella gestione dell'Azienda, manca il rispetto per i lavoratori e per le associazioni sindacali che li rappresentano. Non solo, si evidenziano anche la mancanza di personale operaio che ha, ormai, raggiunto livelli insostenibili per permettere il normale funzionamento dei servizi offerti, oltre alla mancanza di piani formativi per il personale».
Lo Stato di Agitazione proclamato prevederà un rigido rispetto delle mansioni d'appartenenza, rigide richieste di applicazioni delle norme di igiene e sicurezza sul posto di lavoro, blocco degli straordinari e delle trattative sindacali, oltre ad altre ed eventuali iniziative di protesta. «Proprio per la mancanza di un "interlocutore valido", che sappia gestire e che abbia pieni poteri per farlo - si legge ancora - ci siamo riuniti per cercare di intervenire sul problema, decidendo di stroncare le relazioni con l'Amet Spa, spinti anche da comportamenti antisindacali da parte del consiglio di amministrazione. Inoltre, si è provveduto a fare richiesta al prefetto della Bat per l'attivazione della procedura di raffreddamento e di conciliazione, come previsto per legge, convocando il Sindaco di Trani in qualità di socio unico dell'Amet Spa».