Filiberto Palumbo
Filiberto Palumbo
Vita di città

Aumentiamo i posti letto e utilizziamo la terapia intensiva, Palumbo: «Riapriamo l'ospedale di Trani»

Il candidato sindaco scrive al presidente della Regione Emiliano

Egregio sig. Presidente della Regione Puglia,
Le scrivo, anche a nome della Coalizione del Centrodestra cittadino, per evidenziare che illustri esperti della Sanità hanno ipotizzato il possibile arrivo di un'ondata di nuovi pazienti, affetti da COVID-19, da ricoverare anche in regime di terapia intensiva. Tanto, con la conseguente necessità di reperire, secondo le più infauste previsioni, circa 2.500 posti letto, in aggiunta a quelli già programmati e, oggi, in gran parte esistenti. Data la sempre più rapida diffusione dell'epidemia, tale eventualità costituisce, a nostro avviso, un'ipotesi realistica e come tale allarmante.

La Puglia, secondo ragionevoli previsioni, potrebbe non fare eccezione al bisogno generalizzato di nuovi posti letto; il che, riferito a noi, potrebbe apparire ancor più preoccupante, visto che la nostra Regione parte da una posizione di svantaggio rispetto alle altre, più fortunate per via dei maggiori investimenti fatti nel settore della Sanità. Da noi, attrezzature sanitarie e posti letto ospedalieri sono appena sufficienti a una gestione normale della salute pubblica; che dire ove dovessero apprezzarsi ulteriori e sempre crescenti esigenze sanitarie, dovute alla necessità di far fronte ad un'epidemia?

Il 10 marzo 2020, alcuni Esponenti della Coalizione, che mi onoro di rappresentare, hanno inviato al Coordinatore regionale per l'emergenza COVID, prof. Pier Luigi Lopalco, un'articolata proposta tecnica, ispirata al principio di economicità di spesa ed anche al buon senso. Tanto hanno fatto per proporre e sollecitare la Regione Puglia a incrementare il numero dei posti letto da destinare soprattutto alla terapia intensiva e, in tale ottica, anche a disporre l'utilizzo delle strutture sanitarie, esistenti all'interno del prestigioso ospedale di Trani. Tale presidio, a loro avviso, è stato ingiustamente ed erroneamente escluso dal novero delle strutture pubbliche, ritenute capaci e utili per far fronte alle necessità dei Cittadini di Trani, oggi maggiormente esposti alla malattia, per via dell'epidemia che, secondo alcuni, non avrebbe ancora raggiunto i massimi livelli prevedibili. La riapertura dell'Ospedale di Trani si rende necessaria sia per espandere la dotazione di posti letto da utilizzare per la terapia intensiva, ma anche per decomprimere le strutture ospedaliere vicine, ora in affanno.

A tale proposta, noi tutti, condivisa l'urgente necessità di far fronte all'emergenza, ci associamo; e lo facciamo come Cittadini e non come gruppo politico. Ribadiamo, infatti, che non si fa politica in un momento di crisi, come è quello che stiamo vivendo; noi possiamo rappresentare necessità, fare proposte, mostrare disponibilità, non altro.

Come Cittadini di Trani e delle Città vicine, che beneficerebbero del nostro progetto, facciamo appello a tutte le Istituzioni, cittadine, regionali e nazionali, cui la presente istanza inviamo per conoscenza, perché sia dato immediato ascolto alla proposta di potenziamento di posti letto, sia di terapia intensiva che di degenza ordinaria o semintensiva, attraverso la riapertura del Presidio territoriale di assistenza di Trani. Diamo notizia alla Stampa perché ne offra corretta informazione e perché sulla questione si sviluppi un adeguato dibattito.

L'Ospedale di Trani necessita solo di pochi interventi perché sia pronto per ospitare letti per terapia intensiva e, comunque, per garantire nuovi posti letto, che si potranno rendere utili per far fronte all'emergenza sanitaria, derivante dalla epidemia da Corona-virus.

Se le proiezioni saranno, anche per la Puglia, quelle prospettate dalla letteratura scientifica, e se ricalcheranno le modalità di propagazione lombarde (ciò grazie anche agli sconsiderati rientri di migliaia di cittadini, provenienti da zone ad alta incidenza di malattia), avremo solo pochi giorni per agire. Perdere altro tempo e rimanere inerti, rispetto a un tema che si mostra di assoluta urgenza, potrà rivelarsi estremamente nocivo per la nostra Città e per quelle vicine. C'è ancora del tempo, quello strettamente indispensabile per agire; ne abbiamo ancora la possibilità!
E' opinione nostra e dei tanti Cittadini, che si riconoscono nel nostro pensiero, che la tutela della salute pubblica prevalga su ogni altro diritto; d'altra parte, è questa l'idea che segna il nostro comune percorso e che giustifica il nostro stare insieme. Ciò valga in tutti i settori dell'amministrazione e si manifesti necessario anche a costo di dover cambiare idea rispetto a scelte già fatte!

Con ossequio.
Filiberto Palumbo
  • Ospedale
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