Vita di città

Biblioteca di Trani, la replica del dott. Schiralli

«Nel 2000, per farmi zittire, mi hanno promosso»

«Sono particolarmente onorato che due autorevoli esponenti della p.a. abbiano voluto degnarmi della loro attenzione sull'annosa questione della Biblioteca da me sollevata. Mi duole che abbiano capito fischi per fiaschi: non ho mai denigrato l'istituzione biblioteca. Anzi la mia acredine è dettata dal fatto che dal 1994 in poi, dai Commissari Prefettizi in poi, i pubblici amministratori l'abbiano trascurata a tal punto da ridurla a un semplice e polveroso deposito di libri e che nel 2000, per farmi zittire, mi abbiano promosso per rimuovermi da quel posto (promoveatur ut amoveatur). Ma non è questo che conta, perché allora dovrei dire dei venticinque anni e passa occorsi per approntare la nuova sede, del pericolo acqua, degli impianti ecc. ecc. Quello che mi preme, in questa sede, è dialogare con i due alti esponenti della politica cittadina per ribadire taluni loro concetti sui quali, come già accaduto con gli assessori D'Ambrosio e Precchiazzi, dovranno ricredersi.

Parto dal Sindaco, non a caso è il primo cittadino. Tralasciando ulteriori citazioni in latino, più semplicemente desidero rappresentargli che il patrimonio librario, alla data in cui ho lasciato la biblioteca, era di molto superiore alle ottantamila unità. Ha mai sentito delle donazioni Pastina (intere raccolte di giornali antifascisti "Il grillo parlante", "Il becco giallo" ecc., stampi per le vignette satiriche, corrispondenza con vari antifascisti , testi per Radio Bari e tante altre cosa ancora), Barbera, De Bartolo e di altri di cui non ricordo i nomi, ma so dove erano collocate in attesa di schedatura perché, Ella forse non lo sa, l'Ufficio Tecnico aveva posto il divieto di appesantire ulteriormente gli scaffali di Palazzo Vischi. Mi meraviglia che Ella sentenzi che i libri della classe "0" siano di scarsissima consultazione: chi può averLe riferito una castroneria simile? Qualcuno che in biblioteca non ha mai ha svolto funzioni dirigenziali e non ha mai prodotto cultura, quella con la C maiuscola? Ha per caso preso visione dei rapporti mensili e annuali sulle consultazioni in sede e sul movimento di tutti i libri, disciplina per disciplina, che per legge (le ho sempre rispettate) fino al 1994 (data fatidica per le sorti della "Bovio") eravamo tenuti a inviare alla Soprintendenza? Sull'acume degli studiosi che riescono a trovare subito i libri nella Beltrani mi permetto di metterLa alla prova: prenda a caso dal catalogo per autori o per soggetti una segnatura qualsiasi di un libro della Beltrani e poi, con l'onestà che la contraddistinge, mi dica se quel dato libro è al suo posto. Aspetto una risposta.



Per quanto riguarda la ventilata mia candidatura, devo confessarLe di essermi sentito veramente gratificato da chi me l'ha proposta. Un ex sindaco che Lei conosce bene per averlo avuto, tra l'altro, anche compagno di scuola. Se l'accetterò la impronterò ai seguenti principi dettati da Francesco De Sanctis proprio a Trani il 29 gennaio 1883: "…La mia inclinazione è di non guardare dentro al partito, ma di guardare al di sopra, là nel paese, del quale i partiti sono istrumento… I partiti sono tanto più forti quanto meno pensano a sé e più pensano al paese; ed hanno in questo il loro premio, che diventano così centro di attrazione e di simpatia, e ingrossano, e sono incoraggiati e sostenuti". E non mi sembra che questo governo cittadino abbia pensato poi tanto al bene del paese se, visti i tempi di magra,i soldi vengono sperperati per "palle" di ferro, per fioriere-cippi, per rastrelliere, tutti rimossi o quasi, per feste e festini degli scorsi anni a beneficio di pochi e a danno della popolazione se è vero, come è vero, che Ella ci sta facendo pagare un'addizionale Irpef per coprire i debiti fuori bilancio, anche dovuti in parte alle mega-parcelle degli avvocati.
A proposito del riferimento alla mia nipotina Camilla devo essere un po' cattivo: che futuro hanno i bambini di Trani se, nonostante i continui appelli, continueranno a respirare escrementi liofilizzati non certo prodotti dalla Plasmon, ma dai cani, e ad assorbire onde magnetiche grazie ai ripetitori che Ella ha permesso che venissero installati in tutta Trani? Da medico sa bene che taluni farmaci (tipo Aulin) assunti per anni con l'autorizzazione del ministero competente, si sono poi verificati dannosi tanto da essere tolti dal mercato (in Spagna come Ella ben sa, e in altri Paesi l'Aulin è fuorilegge). E se per le onde magnetiche succedesse la stessa cosa? Rispondere al sen.Visibelli, che conosco da bambino, è più semplice: E' vero. L'ho ringraziato a nome della cittadinanza per gli atti parlamentari e i libri che con squisita sensibilità ha fatto arrivare in Biblioteca quand'era parlamentare. Mi chiedo se siano stati sanificati anche quelli.



In Biblioteca sono entrato il 1° febbraio 1965. Non ricordo che età avesse allora, vista la differenza con la mia. Non ho remore a riconoscere di non aver sostenuto un concorso, come tanti altri, d'altronde. E sa bene che parlo di persone conosciutissime e stimatissime, ex dirigenti dal primo giorno di assunzione, e di tanti altri dipendenti , anche aderenti al suo partito. Solo che io ho fatto sempre il mio dovere e la stima, di cui vado fiero, me la sono conquistata sul lavoro, come nei quattro meravigliosi anni di Bisceglie (mentre, qualcun altro , di comune conoscenza, … lasciamo perdere) che hanno chiuso i miei quarant'anni di lavoro, per cui non avrei mai potuto avere ulteriori incarichi nè aspirare ad avere la dirigenza a Trani. Fu il Sindaco Tarantini, che sono sicuro ricorderà, che un giorno di Agosto del 2001 presenti altri consiglieri e gente del suo partito, mi chiese di tornare a Trani. Gli risposi negativamente perchè sentivo l'obbligo di rispettare il contratto con il Sindaco di Bisceglie.

E attenzione, caro Roberto (posso permettermelo): quel tizio della polemica a cui politicamente fai riferimento e che non mi tange minimamente, rischiò una denuncia per calunnia, evitata solo per l'intervento decisivo (per quello) dell'allora sindaco, di un esponente della tua attuale maggioranza e dei miei familiari avvocati. Ma sono sempre prontissimo a rispolverare le carte che conservo al pari delle reliquie. Con immutata stima per entrambi.»

Mario Schiralli
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