Politica
«Buchi in banca, le finanze del Comune ancora a rischio»
I Verdi denunciano pignoramenti per oltre 700mila euro presso la tesoreria
Trani - giovedì 20 maggio 2010
«Altro che stato felice delle casse comunali. Dalla lettura degli atti amministrativi emerge, al contrario, una realtà molto diversa. In particolare dal verbale del 25 febbraio 2010, redatto dal collegio dei revisori dei conti del Comune, in occasione della verifica di cassa effettuata presso il servizio di tesoreria gestito dalla Banca Popolare di Bari, sono emerse una serie di criticità sulle quali gli stessi revisori hanno chiesto urgenti risposte dai responsabili del settore Finanze e Tributi». A dirlo sono i consiglieri dei Verdi.
«Innanzitutto - si legge nella nota - i revisori hanno sottolineato la mancata regolarizzazione di alcune carte contabili da parte del Comune entro il termine previsto che provoca l'inattendibilità dei flussi di cassa trimestali con dirette conseguenze sulla elaborazione dei dati richiesti per la verifica del patto di stabilità. Poi c'è l'utilizzo di entrate vincolate ad una determinata destinazione per le spese correnti, che invece dovrebbero essere coperte dalle entrate ordinarie. A tutto questo si aggiunge un grande numero di pignoramenti: al 31 dicembre 2009 la cassa risultava intaccata da oltre 700mila euro di pignoramenti e questo richiede urgenti interventi soprattutto per evitare ulteriori carichi di spese contro il Comune. Infine, la mancata concordanza dei saldi di cassa tenuta dalla tesoreria del Comune al 31 dicembre 2009».
«Questo – spiega il capogruppo Michele di Gregorio - è un fatto grave che, secondo gli stessi revisori dei conti, porterebbe all'intervento eventuale della Corte dei conti». «Sin dal 30 giugno 2009 – ricorda il consigliere Francesco Laurora - è terminato il contratto di gestione del servizio di tesoreria con la Banca Popolare di Bari che attualmente viene gestito da quest'ultima in proroga. Non si è capaci di fare un bando di gara alle normali scadenze contrattuali». «Invece che proclami – concludono entrambi i consiglieri - aspettiamo di conoscere le risposte ai rilievi seri sollevati dai revisori dei conti del Comune».
«Innanzitutto - si legge nella nota - i revisori hanno sottolineato la mancata regolarizzazione di alcune carte contabili da parte del Comune entro il termine previsto che provoca l'inattendibilità dei flussi di cassa trimestali con dirette conseguenze sulla elaborazione dei dati richiesti per la verifica del patto di stabilità. Poi c'è l'utilizzo di entrate vincolate ad una determinata destinazione per le spese correnti, che invece dovrebbero essere coperte dalle entrate ordinarie. A tutto questo si aggiunge un grande numero di pignoramenti: al 31 dicembre 2009 la cassa risultava intaccata da oltre 700mila euro di pignoramenti e questo richiede urgenti interventi soprattutto per evitare ulteriori carichi di spese contro il Comune. Infine, la mancata concordanza dei saldi di cassa tenuta dalla tesoreria del Comune al 31 dicembre 2009».
«Questo – spiega il capogruppo Michele di Gregorio - è un fatto grave che, secondo gli stessi revisori dei conti, porterebbe all'intervento eventuale della Corte dei conti». «Sin dal 30 giugno 2009 – ricorda il consigliere Francesco Laurora - è terminato il contratto di gestione del servizio di tesoreria con la Banca Popolare di Bari che attualmente viene gestito da quest'ultima in proroga. Non si è capaci di fare un bando di gara alle normali scadenze contrattuali». «Invece che proclami – concludono entrambi i consiglieri - aspettiamo di conoscere le risposte ai rilievi seri sollevati dai revisori dei conti del Comune».
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