
Politica
«Cambiamo rotta». Palumbo lancia la sua corsa a Palazzo di Città
Sei liste a sostegno del candidato sindaco del centrodestra unito
Trani - sabato 11 luglio 2020
L'unità del centrodestra: autentico mantra rimarcato a più riprese. Punto di partenza tutt'altro che scontato per la campagna elettorale di una coalizione che si è ritrovata e ricompattata sul nome e sul profilo autorevoli del giurista Filiberto Palumbo.
Venerdì 10 luglio, nel quartier generale di via delle Crociate, il candidato sindaco ha presentato ufficialmente il progetto per Trani del raggruppamento di sei liste che lo supporteranno nella competizione: i tre partiti dell'arco e altrettanti contrassegni civici di area.
Le differenze rispetto al travagliato passaggio politico del 2015 sono emerse dalle parole di coloro che sono intervenuti: dal segretario cittadino di Forza Italia Alfonso Mangione all'omologo di Fratelli d'Italia Gino Simone, dal già Sindaco di Andria ed esponente leghista Nicola Giorgino ai referenti di Trani libera (Franco Altamura), Articolo 97 (Giuseppe Curci) e Filiberto Palumbo Sindaco (Antonio Di Pinto). I simboli della coalizione, in formato adesivo, sono stati aggiunti di volta in volta sul fondale predisposto, a voler evidenziare la convergenza sulla figura di Palumbo. «Cambiamo rotta», lo slogan scelto per la campagna, è piuttosto emblematico.
«Bottaro è una parentesi. Trani è una città di centrodestra» ha tuonato il senatore Dario Damiani, mentre Raimondo Lima, segretario provinciale di Fratelli d'Italia, ha evidenziato come, dal suo punto di vista, in antitesi all'omogeneità del proprio campo, «dall'altra parte ci sia di tutto e il suo contrario».
Filiberto Palumbo, introdotto dalle note della Nona sinfonia di Beethoven, ha sottolineato la presenza nel parterre, tra gli altri, dell'ex presidente della Regione Giovanni Copertino e posto rilievo sull'affinità «fra i partiti del centrodestra che decidono insieme di sposare un'idea». Un approccio programmatico, il suo, fortemente propositivo e sintetizzato nella forte convinzione «che solo una squadra molto valida di professionisti possa affrontare un'emergenza economica come quella purtroppo alle porte».
Il rilancio occupazionale è la pietra miliare del percorso del pretendente alla carica di Sindaco: un'attenzione particolare è stata rivolta al comparto della lavorazione della pietra e all'intero indotto turistico, dalla riqualificazione di strutture per il turismo stanziale al piano coste e a un'edilizia da assecondare ma tutt'altro che selvaggia. Sicurezza, infrastrutture, vivibilità fra i capisaldi della proposta del centrodestra.
«Vivere a Trani, salotto di Puglia, è un privilegio e spero lo sia ancora per molti» ha evidenziato Filiberto Palumbo, riferendosi alla necessità di trattenere i più giovani garantendo loro un futuro e definendo fondamentale il sostegno ai candidati della coalizione alle concomitanti regionali.
La «cultura del buon padre di famiglia» declinata anche rispetto alle vicende giudiziarie che hanno inevitabilmente influito su una stagione politica ritenuta alle spalle: «La buona magistratura, ovvero la sua massima parte, ha prevalso» ha commentato Palumbo, "punta" di un centrodestra che sente di potersi giocare le sue chances di vittoria.
Venerdì 10 luglio, nel quartier generale di via delle Crociate, il candidato sindaco ha presentato ufficialmente il progetto per Trani del raggruppamento di sei liste che lo supporteranno nella competizione: i tre partiti dell'arco e altrettanti contrassegni civici di area.
Le differenze rispetto al travagliato passaggio politico del 2015 sono emerse dalle parole di coloro che sono intervenuti: dal segretario cittadino di Forza Italia Alfonso Mangione all'omologo di Fratelli d'Italia Gino Simone, dal già Sindaco di Andria ed esponente leghista Nicola Giorgino ai referenti di Trani libera (Franco Altamura), Articolo 97 (Giuseppe Curci) e Filiberto Palumbo Sindaco (Antonio Di Pinto). I simboli della coalizione, in formato adesivo, sono stati aggiunti di volta in volta sul fondale predisposto, a voler evidenziare la convergenza sulla figura di Palumbo. «Cambiamo rotta», lo slogan scelto per la campagna, è piuttosto emblematico.
«Bottaro è una parentesi. Trani è una città di centrodestra» ha tuonato il senatore Dario Damiani, mentre Raimondo Lima, segretario provinciale di Fratelli d'Italia, ha evidenziato come, dal suo punto di vista, in antitesi all'omogeneità del proprio campo, «dall'altra parte ci sia di tutto e il suo contrario».
Filiberto Palumbo, introdotto dalle note della Nona sinfonia di Beethoven, ha sottolineato la presenza nel parterre, tra gli altri, dell'ex presidente della Regione Giovanni Copertino e posto rilievo sull'affinità «fra i partiti del centrodestra che decidono insieme di sposare un'idea». Un approccio programmatico, il suo, fortemente propositivo e sintetizzato nella forte convinzione «che solo una squadra molto valida di professionisti possa affrontare un'emergenza economica come quella purtroppo alle porte».
Il rilancio occupazionale è la pietra miliare del percorso del pretendente alla carica di Sindaco: un'attenzione particolare è stata rivolta al comparto della lavorazione della pietra e all'intero indotto turistico, dalla riqualificazione di strutture per il turismo stanziale al piano coste e a un'edilizia da assecondare ma tutt'altro che selvaggia. Sicurezza, infrastrutture, vivibilità fra i capisaldi della proposta del centrodestra.
«Vivere a Trani, salotto di Puglia, è un privilegio e spero lo sia ancora per molti» ha evidenziato Filiberto Palumbo, riferendosi alla necessità di trattenere i più giovani garantendo loro un futuro e definendo fondamentale il sostegno ai candidati della coalizione alle concomitanti regionali.
La «cultura del buon padre di famiglia» declinata anche rispetto alle vicende giudiziarie che hanno inevitabilmente influito su una stagione politica ritenuta alle spalle: «La buona magistratura, ovvero la sua massima parte, ha prevalso» ha commentato Palumbo, "punta" di un centrodestra che sente di potersi giocare le sue chances di vittoria.



















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