Attualità
Carlo Crescente: «Il mio green pass invalido nonostante gli anticorpi altissimi»
La vicenda del "paziente 1" della Bat
Trani - sabato 4 settembre 2021
10.07
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Carlo Crescente, l'imprenditore tranese, noto alle cronache per essere il primo paziente contagiato da Covid-19 nella Bat. L'uomo fu ricoverato a fine febbraio 2020 all'ospedale di Bisceglie dove combatteva con una febbre insistente e un malessere generale, inappetenza, dolori muscolari e fortissimo mal di testa. A giugno di quest'anno ha ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer e su consiglio del proprio medico, alla luce dei risultati del test sierologico, si è ritenuto di non effettuare la seconda dose. Nel frattempo il green pass è scaduto non avendo compiuto il ciclo vaccinale.
Gentili signori,
mi chiamo Carlo Crescente e sono stato uno dei primi a contrarre il Covid a fine febbraio 2020 ed ospedalizzato a Bisceglie fino al 24 marzo 2020.
Il giorno 4 giugno del 2021 il medico di famiglia, mi ha somministrato la prima dose di vaccino Pfizer Biontech.
Successivamente, a distanza di 3 settimane circa, il 25 giugno, su consiglio medico, ho effettuato il test sierologico quantitativo (allegato), in laboratorio accreditato, che mi forniva i seguenti valori:
60.263 (UA/ml) Anti Sars CoV2 IgG (RBD-S1)
8.557 (BAU/ml) Anti Sars CoV2 IgG (RBD-S1).
Alla luce di questi valori altissimi fuori dalla norma, il medico ha ritenuto di non dovermi effettuare la 2' dose di vaccino e mi consigliava di monitorare l'andamento degli IgG.
Anche il medico di laboratorio concordava sulla pericolosità di una 2' dose e per certi versi l'inutilità, visti i valori. Considerando che milioni di persone in Italia e nel mondo hanno poco più di qualche centinaio di IgG dopo la seconda vaccinazione, con i miei valori, dovrei essere "più coperto" di gran parte della popolazione.
A questo punto nasce il problema, il mio Green Pass a partire dai primi giorni di luglio è diventato invalido, poiché non ho compiuto il ciclo vaccinale, non avendo fatto la seconda dose.
Il giorno 30 agosto, mi sono recato nuovamente al laboratorio di analisi per monitorare l'andamento degli anticorpi, e, come si evince dal referto allegato sono ancora altissimi:
50.478 (UA/ml) Anti Sars CoV2 IgG (RBD-S1)
7.167 (BAU/ml) Anti Sars CoV2 IgG (RBD-S1).
Di conseguenza, non avrebbe senso effettuare la seconda dose, per le evidenti ragioni su menzionate. Per poter viaggiare e accedere ai mezzi pubblici e locali al chiuso sono costretto a fare ripetuti tamponi.
Mi chiedo e vi chiedo se esiste la possibilità di rendere il mio Green Pass valido sulla scorta di un metodo scientifico accreditato quale il test sierologico. E' paradossale che chi ha fatto le due dosi ma ha un basso numero di anticorpi possa circolare liberamente per i prossimi 12 mesi, mentre chi come me, ha delle difese altissime, non può farlo!
Come cittadino, invece mi domando, come possa essere possibile che il mondo scientifico abbia trascurato totalmente quest'aspetto, non credo di essere l'unico.
Monitorare l'andamento degli IgG è sicuramente un metodo valido per capire chi dovrebbe sottoporsi alla seconda ed eventualmente alla terza dose, indipendentemente dall'età, piuttosto che fare vaccinazioni di massa!
Gentili signori,
mi chiamo Carlo Crescente e sono stato uno dei primi a contrarre il Covid a fine febbraio 2020 ed ospedalizzato a Bisceglie fino al 24 marzo 2020.
Il giorno 4 giugno del 2021 il medico di famiglia, mi ha somministrato la prima dose di vaccino Pfizer Biontech.
Successivamente, a distanza di 3 settimane circa, il 25 giugno, su consiglio medico, ho effettuato il test sierologico quantitativo (allegato), in laboratorio accreditato, che mi forniva i seguenti valori:
60.263 (UA/ml) Anti Sars CoV2 IgG (RBD-S1)
8.557 (BAU/ml) Anti Sars CoV2 IgG (RBD-S1).
Alla luce di questi valori altissimi fuori dalla norma, il medico ha ritenuto di non dovermi effettuare la 2' dose di vaccino e mi consigliava di monitorare l'andamento degli IgG.
Anche il medico di laboratorio concordava sulla pericolosità di una 2' dose e per certi versi l'inutilità, visti i valori. Considerando che milioni di persone in Italia e nel mondo hanno poco più di qualche centinaio di IgG dopo la seconda vaccinazione, con i miei valori, dovrei essere "più coperto" di gran parte della popolazione.
A questo punto nasce il problema, il mio Green Pass a partire dai primi giorni di luglio è diventato invalido, poiché non ho compiuto il ciclo vaccinale, non avendo fatto la seconda dose.
Il giorno 30 agosto, mi sono recato nuovamente al laboratorio di analisi per monitorare l'andamento degli anticorpi, e, come si evince dal referto allegato sono ancora altissimi:
50.478 (UA/ml) Anti Sars CoV2 IgG (RBD-S1)
7.167 (BAU/ml) Anti Sars CoV2 IgG (RBD-S1).
Di conseguenza, non avrebbe senso effettuare la seconda dose, per le evidenti ragioni su menzionate. Per poter viaggiare e accedere ai mezzi pubblici e locali al chiuso sono costretto a fare ripetuti tamponi.
Mi chiedo e vi chiedo se esiste la possibilità di rendere il mio Green Pass valido sulla scorta di un metodo scientifico accreditato quale il test sierologico. E' paradossale che chi ha fatto le due dosi ma ha un basso numero di anticorpi possa circolare liberamente per i prossimi 12 mesi, mentre chi come me, ha delle difese altissime, non può farlo!
Come cittadino, invece mi domando, come possa essere possibile che il mondo scientifico abbia trascurato totalmente quest'aspetto, non credo di essere l'unico.
Monitorare l'andamento degli IgG è sicuramente un metodo valido per capire chi dovrebbe sottoporsi alla seconda ed eventualmente alla terza dose, indipendentemente dall'età, piuttosto che fare vaccinazioni di massa!