Carabinieri, sequestrata la discarica di Trani: 16 indagati
Carabinieri, sequestrata la discarica di Trani: 16 indagati
Territorio

Caso discarica, lo stop ai pozzi ultimo (?) atto della telenovela

I rischi e i danni ambientali continuano a crescere di giorno in giorno

Il divieto di utilizzo di tutti i pozzi situati nel raggio di 500 metri dalla discarica di contrada Puro Vecchio, emesso dal commissario cittadino Maria Rita Iaculli, è solo l'ultimo tassello di un puzzle molto complesso, che gioca pericolosamente con la salute del territorio di Trani e dei tranesi stessi. Il provvedimento si è reso necessario in quanto le ultime analisi hanno rilevato tracce di metalli pesanti in quantità che potrebbero risultare dannose per la salute. Sostanze velenose provenienti, con buona probabilità, dal percolato fuoriuscito dallo strappo alla guaina protettiva. Liquido che le pompe in funzione non riescono, allo stato attuale, ad assorbire in maniera ottimale. Sulla bonifica della zona della discarica, nulle o quantomeno confuse appaiono le idee di Amiu.

Sulla situazione, non sono mancati gli interventi e le iniziative degli amministratori politici locali. Come l'ordinanza per la messa in sicurezza, annunciata nella conferenza di ieri, della Provincia di Barletta-Andria-Trani. «È una situazione che stavamo monitorando da tempo - ha commentato il Presidente della Provincia Bat Spina - grazie al supporto delle strutture tecniche della Provincia, a cominciare dal'Ufficio Ambiente, Rifiuti e Bonifiche coordinato dal Dirigente Vito Bruno. Dopo una serie di approfondimenti tecnico-giuridici, valutate le analisi consegnate dall'Amiu in Conferenza di Servizi e dopo l'invito formale della Regione Puglia, abbiamo constatato che per quanto ridottosi, il fenomeno di contaminazione continuava a verificarsi. Per questo abbiamo immediatamente voluto adottare un provvedimento finalizzato alla rimozione della sostanza inquinante ed alla bonifica dell'area contaminata. Un'azione propulsiva nei confronti del Comune di Trani e della Società Amiu, da cui auspichiamo i provvedimenti necessari richiesti». Il Presidente Spina ha anche annunciato la propria volontà di volersi far promotore «affinché la Regione Puglia possa mettere a disposizione della Città di Trani le risorse economiche necessarie per tali attività, sempre nell'ottica di quel ruolo di supporto dei Comuni che la legge ha attribuito alle Province con il recente riordino».

Per le problematiche ecologiche legate alla discarica, la Procura di Trani ha già notificato 16 iscrizioni nel registro degli indagati, tutte a carico di rappresentanti istituzionali, dipendenti pubblici e dirigenti regionali. Tra i nomi figurano: Luigi Riserbato, Giuseppe De Simone, Giuseppe Tarantini, Giseppina Chiarello, Giuseppe Affatato, Antonello Ruggiero, Franco Sotero, Francesco Di Toma, Pasquale Sorrenti, Michele Zecchillo, Domenico Angiolella, Renato Monterisi, Antonello Antonicelli, Giovanni Campobasso, Giuseppe Tedeschi, Giuseppe Maestri.
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