Cronaca
Castello Svevo di Trani, tutto quello che non dovrebbe mai esserci
Palme essiccate, tubi di scarico e una discarica a cielo aperto
Trani - lunedì 28 aprile 2014
7.45
Non sarebbe sicuramente piaciuto a Federico II di Svevia lo stato attuale in cui versa il Castello di Trani. Forse mai e poi mai si sarebbe sognato che la sua prestigiosa dimora sarebbe diventata tutto fuorché un simbolo di ricchezza e floridezza.
Anche questa volta la segnalazione parte da un attento utente del forum Tranispia che nel fare un giro più attento intorno le mura si è accorto di alcune anomalie che ovviamente non possono passare inosservate. La prima riguarda il giardino, di sicuro un tempo folto, rigoglioso e molto più curato. Oggi ridotto ad un mucchio di sterpaglia, arbusti trascurati e palme che versano in uno stato al di poco salubre. Una di queste è stata già abbattuta perché preda del punteruolo rosso che, come si sa, provoca foglie secche e la loro caduta precoce.
Basta poi spostarsi sul lato posteriore delle mura, non visibili ai più, che si scorge una porta secondaria e sotto un tubo di scarico che fuoriesce (ben si nota dalla foto) rovinando l'estetica della facciata. Qualche passo più in la ed ecco di fronte lo spettacolo più osceno: il castello si trasforma in una piccola discarica a cielo aperto. La gente abbandona lì i proprio rifiuti, essendo una zona nascosta, perdendo di vista che in quel momento compie un gesto non solo contro la città ma anche verso un bene storico dell'umanità.
Di fronte questi fenomeni occorre un piano tempestivo di manutenzione, ripristino e maggiore controllo da parte degli organi competenti. Anche se in questo caso le responsabilità risultino di più difficile identificazione, trattandosi di un bene nella mani della Soprintendenza, non si può permettere che uno dei primi motivi che muove il turismo tranese rischi di cadere nel degrado quando, invece, questi pezzi di storia dovrebbero trovare miglioramenti con l'inesorabile avanzare del tempo.
Anche questa volta la segnalazione parte da un attento utente del forum Tranispia che nel fare un giro più attento intorno le mura si è accorto di alcune anomalie che ovviamente non possono passare inosservate. La prima riguarda il giardino, di sicuro un tempo folto, rigoglioso e molto più curato. Oggi ridotto ad un mucchio di sterpaglia, arbusti trascurati e palme che versano in uno stato al di poco salubre. Una di queste è stata già abbattuta perché preda del punteruolo rosso che, come si sa, provoca foglie secche e la loro caduta precoce.
Basta poi spostarsi sul lato posteriore delle mura, non visibili ai più, che si scorge una porta secondaria e sotto un tubo di scarico che fuoriesce (ben si nota dalla foto) rovinando l'estetica della facciata. Qualche passo più in la ed ecco di fronte lo spettacolo più osceno: il castello si trasforma in una piccola discarica a cielo aperto. La gente abbandona lì i proprio rifiuti, essendo una zona nascosta, perdendo di vista che in quel momento compie un gesto non solo contro la città ma anche verso un bene storico dell'umanità.
Di fronte questi fenomeni occorre un piano tempestivo di manutenzione, ripristino e maggiore controllo da parte degli organi competenti. Anche se in questo caso le responsabilità risultino di più difficile identificazione, trattandosi di un bene nella mani della Soprintendenza, non si può permettere che uno dei primi motivi che muove il turismo tranese rischi di cadere nel degrado quando, invece, questi pezzi di storia dovrebbero trovare miglioramenti con l'inesorabile avanzare del tempo.